CALCIO / SERIE C
Il Pescara a caccia del tris senza la Curva nord
Biancazzurri in campo all'Adriatico domani alle 16,15 contro l'Olbia
PESCARA. Difesa e attacco blindati dopo le ultime due vittorie. Centrocampo coi cerotti e da ridisegnare. Il Pescara arriva così alla vigilia della sfida casalinga contro l’Olbia (domani 9 dicembre ore 16.15) dell’ex Dessena e dell'ennesimo tour de force della stagione. Nei prossimi otto giorni, si giocano di nuovo tre partite ravvicinate: all'Adriatico contro i sardi, poi in trasferta a Catania mercoledì sera per i quarti di Coppa Italia (20,30) e domenica 17 in trasferta al Del Conero contro l'Ancona. Emergenza a centrocampo.
L’infortunio muscolare di ieri mattina subito da Simone Franchini (verrà rivalutato oggi per un problema al flessore della coscia sinistra) rende ancora più complicate le scelte di Zeman, che già deve far fronte alla squalifica per una giornata di Squizzato. Se per il ruolo di play, il tecnico sembra intenzionato ad affidare ad Aloi le chiavi della squadra, con Dagasso pronto a subentrare in caso di necessità, per il posto da mezzala che avrebbe dovuto occupare l’ex Padova è in preallarme Tunjov, in panchina nelle ultime due uscite vinte dal Delfino. L’altra maglia sarà del 2004 De Marco, in costante crescita.
In difesa e in attacco non sono previsti cambi. Zeman sembra aver trovato l’assetto più affidabile nei due reparti. Dietro, nonostante Pierno abbia scontato la squalifica a Pontedera, sulla destra in questo momento il posto è di Floriani, uno dei migliori delle ultime partite (Latina- Entella-Pontedera). Al centro, conferma per Pellacani (che ha ereditato da Brosco anche la fascia di capitano) in coppia con Mesik, mentre a sinistra tocca a Milani. E tra i pali, naturalmente, a Plizzari. Un blocco collaudato che, in questo momento, dà ampie garanzie fisiche e tecniche.
Certezze anche dal tridente, dove i conti iniziano a tornare grazie alla goleada di Pontedera che ha risollevato lo score dell'attacco zemaniano: sono 25 i gol firmati dai giocatori del reparto avanzato finora in stagione sui 38 totali (29 in 16 turni di campionato, 9 in 3 turni di Coppa). Merola ha ritrovato anche la via del gol a Pontedera e adesso è ancora più inamovibile (per l'ex Foggia sono 5 in stagione, 4 in campionato e 1 in Coppa). Al centro, il ruolo di centravanti titolare è ormai assegnato: sarà Cuppone, reduce da una prodezza da bomber di razza nel recupero di martedì scorso. Con 7 gol segnati tra campionato (5 in 15 presenze) e Coppa (2 in 3 presenze), il salentino adesso è il miglior realizzatore della squadra: i numeri lo promuovono e chiudono il lungo ballottaggio degli ultimi mesi con i colleghi di reparto Tommasini (al terzo centro in stagione) e Vergani (un gol finora). A sinistra, prosegue la perfetta alternanza tra Cangiano e Accornero, con l’ex Bologna (5 reti anche per lui finora tra campionato e Coppa) al momento favorito rispetto al gioiellino 2004 del Genoa (4 gol finora).
Nell’Olbia che ha pareggiato in casa col Rimini nel match di recupero della 14esima giornata, sarà probabilmente ancora ai margini, per infortunio muscolare, il centravanti Nanni (nazionale di San Marino). Non sta benissimo, ma risponderà presente, Ragatzu (breve esperienza nel Lanciano in B 10 anni fa): un problema alla caviglia sta condizionando l’attaccante sardo da qualche settimana.
Tra i sardi un ex, Daniele Dessena, e anche un giovane abruzzese: il talento Nicolò Cavuoti, classe 2003, di Vasto. Trequartista di qualità, mancino, in prestito dal Cagliari che lo ha acquistato dalla Vastese nella sessione di mercato invernale della stagione 2019/20. In serie D, ad appena 16 anni, Cavuoti si era già messo in evidenza collezionando ben 20 presenze con la Vastese.
Orlando D'Angelo