Il Pescara comincia a essere zemaniano
Nel primo tempo dell’amichevole vinta (3-1) contro l’Andria (serie C) sprazzi di gioco incoraggianti per fluidità della manovra e incisività
PALENA. Sprazzi di calcio zemaniano. Le gambe sono meno pesanti, gli schemi cominciano ad essere assimilati e la manovra scorre con maggiore fluidità.
Così, rispetto alle precedenti uscite, il Pescara è più pimpante e al termine di una gara piacevole batte 3-1 la Fidelis Andria, squadra di serie C guidata da Valeriano Loseto, figlio di Pasquale e nipote di Giovanni e di Onofrio Loseto, i tre fratelli baresi con un passato nelle file biancazzurre. Tocca a Zampano sbloccare il match dopo 12 minuti e al 30’ Mancuso fissa il punteggio sul 2-0 con cui si chiude la prima frazione. Il terzino segna con un tiro in diagonale che non lascia scampo al portiere pugliese Cilli, poi il raddoppio di Mancuso che strappa gli applausi dei circa 500 spettatori presenti a Palena. Coulibaly, già in forma campionato, serve un bel pallone in area all’ex attaccante della Sambenedettese che controlla e mette dentro in spaccata.
Un primo tempo convincente nel quale il gioco del Delfino mostra segnali incoraggianti. Di sicuro i calciatori dovranno migliorare l’efficacia delle scelte negli ultimi venti-trenta metri, ma il Pescara è sempre corto, aggressivo e in campo si vedono continui tagli degli esterni offensivi, inserimenti delle mezzeali e ripetute sovrapposizioni dei terzini.
In difesa Zeman schiera Pigliacelli tra i pali, Zampano e Mazzotta sulle fasce, Perrotta e Delli Carri al centro. In mediana Coulibaly imperversa da mezzala destra, Palazzi è il play maker sempre nel vivo del gioco e Valzania l’interno sinistro. L’ex Cesena e Cittadella è lucido e ordinato, ma la sensazione è che con un Pessina in più il centrocampo di Zeman sarebbe perfetto. In attacco Mancuso sugli scudi, bene anche Nicastro, mentre Cappelluzzo da centravanti non punge più di tanto. In ogni caso, allo stadio degli Angeli di Palena i tifosi apprezzano le trame dei biancazzurri e anche sugli spalti va tutto liscio.
C’era un po’ di timore alla vigilia per la possibile presenza di ultrà delle due squadre che non hanno buoni rapporti, invece non accade nulla, anche perché i supporter dell’Andria sono una decina e di certo non rappresentano la frangia calda della tifoseria. Al contrario, gli ultrà pescaresi ci sono e cantano per tutta la partita. Tirando le somme, lo schieramento di quasi cento uomini tra agenti delle forze dell’ordine e steward per garantire l’incolumità degli spettatori è sembrato esagerato, ma, visti i precedenti in Italia delle amichevoli estive, forse la scelta di eccedere con la prudenza è stata legittima. Si diceva di uno spettacolo gradevole nella prima parte della gara che inizia con lo stesso piglio anche nel secondo tempo. Stavolta, però, il merito è dell’Andria che in avvio di ripresa sorprende la rivoluzionata difesa biancazzurra (dentro Coda, Campagnaro e Biraghi al posto di Delli Carri, Perrotta e Mazzotta) infilandola tre volte in dieci minuti.
Per fortuna del Delfino i pugliesi sfruttano la sbandata solo una volta con Minicucci che al 4’ accorcia le distanze, poi sale in cattedra Fiorillo che evita il pareggio respingendo due tentativi di Barisic. Dal 1’ della seconda frazione in campo ci sono anche Memsuahj, Selasi, Latte Lath e Ganz, ma la prestazione è distante da quella impeccabile del primo tempo. Le note liete arrivano solo da Latte Lath (devastante quando accelera) e da Ganz che segna il suo primo gol con il Pescara battendo Maurantonio con un destro secco.
Poco dopo l’ex portiere del Lanciano nega all’attaccante scuola Milan la gioia della doppietta. Con il passare dei minuti i ritmi calano inevitabilmente e nel finale non accade più nulla.
Domani l’ultimo test del ritiro precampionato con la Primavera alle 17,30 a Palena.
Nuove maglie. Ieri la società ha iniziato la presentazione delle nuove maglie pubblicando su Facebook quella che verrà utilizzata nelle gare casalinghe.
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