Il Pescara conquistaun punto d'oro a Taranto
TARANTO. L’era Soglia comincia con un pareggio: 1-1 a Taranto. Il posticipo della 7ª giornata della C1-B conferma il carattere del Pescara: il risultato positivo viene agguantato a poco dallo scadere e una manciata di minuti dopo lo svantaggio.
Se si aggiunge che, sempre nel secondo tempo, Indiveri neutralizza un calcio di rigore di Cutolo, ecco che si può parlare di piccola impresa dei biancazzurri. Non era facile tenere su la testa dopo il tremendo 1-3 subìto all’Adriatico contro l’Ancona.
All’orizzonte ci sono due partite casalinghe consecutive, contro Arezzo e Perugia... La prima notturna stagionale dei biancazzurri, la prima partita con i nuovi proprietari, la famiglia Soglia, rappresentata in tribuna da Francesco, il fratello del neo presidente Gerardo.
E’ tutto troppo importante per fallire l’obiettivo di un risultato positivo e i biancazzurri non deludono le aspettative. L’allenatore Lerda, che è squalificato come il suo vice Manari, affronta la partita con un nuovo modulo (il 4-5-1 al posto del 4-4-2) e un debuttante, Conti (che prende il posto di Fortunato). Lo spirito è quello giusto: la squadra gioca e non rinuncia a cercare soluzioni offensive neppure dopo un paio di grossi spaventi dovuti ai tiri di Cutolo e Marsili.
In avanti si sente l’assenza dell’argentino Alfageme, infortunato. Lo rimpiazza il giovane Luca Di Matteo, il cui talento è spesso soffocato da un estenuante lavoro di copertura lunga la fascia destra. Il Taranto, per contro, è falcidiato dalla assenze. Cammarata, Dionigi, Migliaccio, Caccavallo e Mancini, quattro pezzi da novanta, sono in tribuna. Cari, ex allenatore del Teramo, utilizza il 4-3-2-1 (e poi il 4-2-3-1).
All’intervallo si arriva con il risultato inchiodato sullo 0-0. Gli jonici spingono di più, in ossequio al fattore campo. Il Pescara è bravo nel palleggio, compatto e deciso nell’interdizione, ma prevedibile e senza forza quando si avventura dalle parti di Barasso. Lerda corre ai ripari ripresentando Packer al posto di Micco.
Lo schieramento, così, diventa più offensivo, tanto da produrre subito un’occasione importante, sciupata dallo stesso Packer. Il momento clou della partita arriva pochi minuti dopo, quando Indiveri neutralizza un calcio di rigore di Cutolo, scaturito da un fallo di mano commesso dal terzino Diliso. Sciupato il bonus, i rossoblù cadono in trance. Lerda ne approfitta per puntellare la squadra: fuori di Diliso, dentro Zappacosta.
Il neoentrato va a centrocampo, al posto di Felci, che scala a terzino destro. Dal quarto d’ora in poi, le squadre si allungano anche per effetto dell’ingresso di nuovi giocatori. Cari getta nella mischia Cejas (Marsili), Pellecchia (De Falco) e Sciaudone (Zito). I gol sono due lampi. Prima quello scatenato da De Liguori e, poi, quello di Sansovini, l’unica versa arma offensiva del Pescara di inizio stagione.
LE PAGELLE
INDIVERI 7 - Si presenta con una bella parata su Marsili. Grandissimo, quando neutralizza il rigore di Cutolo. Subisce gol da De Liguori, ma non ha grandi colpe. Bravo nelle uscite.
DILISO 5 - L’istinto e il brio di Zito gli creano qualche imbarazzo. Il resto lo fa da sè, procacciando un rigore al Taranto. (16’ st ZAPPACOSTA 6) - Non si fa intimidire dalla bolgia del centrocampo.
ROMITO 6.5 - Monta la guardia su Ascenzi. Si esprime su standard più che sufficienti.
CONTI 6 - Al debutto. Nel finale del primo tempo, perde un pallone e rischia di inguaiare il Pescara. (34’ st POMANTE 6.5) - Mette lo zampino nel pareggio di Sansovini.
VITALE 6.5 - A tu per tu con De Falco, altro giovane di belle promesse. Fa più che bene. Suo il corner, nei minuti finali, dal quale scaturisce il pareggio.
L. DI MATTEO 6 - E’ costretto a un pesante lavoro di contenimento lungo la fascia destra. Qualche spunto apprezzabile nel corso della ripresa.
FELCI 6.5 - Mezza partita da centrocampista e mezza da terzino destro al posto di Di Liso.
CARACCIOLO 6 - Non è certo uno che scappa davanti alle responsabilità: porta palla e contrasta. Più quantità che qualità, ma va bene lo stesso.
FERRARESI 6 - Lavoro oscuro, ma comunque prezioso nell’economia del gioco pescarese.
MICCO 6 - Tanta corsa, bravo nel gestire il pallone. (1’ st PACKER 6) - Ha subito un’occasione d’oro, ma non ha fortuna.
SANSOVINI 7 - Il gol del pareggio. E’ il quarto centro consecutivo per l’attaccante. Costretto a fare reparto da solo.
Se si aggiunge che, sempre nel secondo tempo, Indiveri neutralizza un calcio di rigore di Cutolo, ecco che si può parlare di piccola impresa dei biancazzurri. Non era facile tenere su la testa dopo il tremendo 1-3 subìto all’Adriatico contro l’Ancona.
All’orizzonte ci sono due partite casalinghe consecutive, contro Arezzo e Perugia... La prima notturna stagionale dei biancazzurri, la prima partita con i nuovi proprietari, la famiglia Soglia, rappresentata in tribuna da Francesco, il fratello del neo presidente Gerardo.
E’ tutto troppo importante per fallire l’obiettivo di un risultato positivo e i biancazzurri non deludono le aspettative. L’allenatore Lerda, che è squalificato come il suo vice Manari, affronta la partita con un nuovo modulo (il 4-5-1 al posto del 4-4-2) e un debuttante, Conti (che prende il posto di Fortunato). Lo spirito è quello giusto: la squadra gioca e non rinuncia a cercare soluzioni offensive neppure dopo un paio di grossi spaventi dovuti ai tiri di Cutolo e Marsili.
In avanti si sente l’assenza dell’argentino Alfageme, infortunato. Lo rimpiazza il giovane Luca Di Matteo, il cui talento è spesso soffocato da un estenuante lavoro di copertura lunga la fascia destra. Il Taranto, per contro, è falcidiato dalla assenze. Cammarata, Dionigi, Migliaccio, Caccavallo e Mancini, quattro pezzi da novanta, sono in tribuna. Cari, ex allenatore del Teramo, utilizza il 4-3-2-1 (e poi il 4-2-3-1).
All’intervallo si arriva con il risultato inchiodato sullo 0-0. Gli jonici spingono di più, in ossequio al fattore campo. Il Pescara è bravo nel palleggio, compatto e deciso nell’interdizione, ma prevedibile e senza forza quando si avventura dalle parti di Barasso. Lerda corre ai ripari ripresentando Packer al posto di Micco.
Lo schieramento, così, diventa più offensivo, tanto da produrre subito un’occasione importante, sciupata dallo stesso Packer. Il momento clou della partita arriva pochi minuti dopo, quando Indiveri neutralizza un calcio di rigore di Cutolo, scaturito da un fallo di mano commesso dal terzino Diliso. Sciupato il bonus, i rossoblù cadono in trance. Lerda ne approfitta per puntellare la squadra: fuori di Diliso, dentro Zappacosta.
Il neoentrato va a centrocampo, al posto di Felci, che scala a terzino destro. Dal quarto d’ora in poi, le squadre si allungano anche per effetto dell’ingresso di nuovi giocatori. Cari getta nella mischia Cejas (Marsili), Pellecchia (De Falco) e Sciaudone (Zito). I gol sono due lampi. Prima quello scatenato da De Liguori e, poi, quello di Sansovini, l’unica versa arma offensiva del Pescara di inizio stagione.
LE PAGELLE
INDIVERI 7 - Si presenta con una bella parata su Marsili. Grandissimo, quando neutralizza il rigore di Cutolo. Subisce gol da De Liguori, ma non ha grandi colpe. Bravo nelle uscite.
DILISO 5 - L’istinto e il brio di Zito gli creano qualche imbarazzo. Il resto lo fa da sè, procacciando un rigore al Taranto. (16’ st ZAPPACOSTA 6) - Non si fa intimidire dalla bolgia del centrocampo.
ROMITO 6.5 - Monta la guardia su Ascenzi. Si esprime su standard più che sufficienti.
CONTI 6 - Al debutto. Nel finale del primo tempo, perde un pallone e rischia di inguaiare il Pescara. (34’ st POMANTE 6.5) - Mette lo zampino nel pareggio di Sansovini.
VITALE 6.5 - A tu per tu con De Falco, altro giovane di belle promesse. Fa più che bene. Suo il corner, nei minuti finali, dal quale scaturisce il pareggio.
L. DI MATTEO 6 - E’ costretto a un pesante lavoro di contenimento lungo la fascia destra. Qualche spunto apprezzabile nel corso della ripresa.
FELCI 6.5 - Mezza partita da centrocampista e mezza da terzino destro al posto di Di Liso.
CARACCIOLO 6 - Non è certo uno che scappa davanti alle responsabilità: porta palla e contrasta. Più quantità che qualità, ma va bene lo stesso.
FERRARESI 6 - Lavoro oscuro, ma comunque prezioso nell’economia del gioco pescarese.
MICCO 6 - Tanta corsa, bravo nel gestire il pallone. (1’ st PACKER 6) - Ha subito un’occasione d’oro, ma non ha fortuna.
SANSOVINI 7 - Il gol del pareggio. E’ il quarto centro consecutivo per l’attaccante. Costretto a fare reparto da solo.