CALCIO / SERIE B
Il Pescara e Pillon finiscono qui, il Verona continua a sognare la A
Decisivo il rigore di Di Carmine alla mezzora del secondo tempo. Occasioni per Mancuso e in pieno recupero di Bellini, espulso Scognamiglio. Il Delfino esce di scena nella partita di ritorno dei playoff e l'allenatore annuncia: "Termina la mia esperienza, oggi una grande delusione"
PESCARA. Il Pescara esce di scena dai playoff per la promozione in Serie A. A continuare a sognare è il Verona che vince all'Adriatico Cornacchia grazie a un rigore di Di Carmine alla mezzora della ripresa. Gli scaligeri affronteranno il Cittadella nella finale che vale il salto nella massima serie.
A fine partita il tecnico biancazzurro ha annunciato l'addio: "La mia esperienza termina qui. Mi dispiace tanto. Quella di oggi è stata una delle più grandi delusioni della mia carriera”.
Il Verona è andato in vantaggio a 17' dalla fine. Di Carmine realizza su calcio di rigore concesso dall'arbitro per fallo di Scognamiglio (ammonito) sullo stesso attaccante servito in area da Pazzini. Poco prima c'è stato un miracolo del portiere scaligero Sivestri su botta di Mancuso. In pieno recupero palla-gol per Bellini e l'espulsione di Scognamiglio per somma di ammonizioni.
Nel primo tempo, concluso sullo 0-0, c'era stato molto Verona, e poco Pescara.
Al Delfino, dopo il pareggio di mercoledì, sarebbe bastato non perdere per staccare il pass per la finale contro il Cittadella, che ieri è passato 3-0 sul campo del Benevento ribaltando l’1-2 interno dell'andata. Pillon aveva detto alla vigilia: «Non siamo capaci di gestire, dobbiamo imporre il nostro ritmo».
Ha iniziato meglio il Verona che ha assunto il controllo del gioco. Al 17' del primo tempo si è infortunato al braccio Pinto, al suo posto è entrato Del Grosso. Gol annullato agli scaligeri per fuorigioco dopo il consulto Var. Occasione per Laribi. Nel finale di primo tempo un paio di ripartenze del Pescara. In avvio di ripresa i biancazzurri sono apparsi più reattivi.
Per quanto riguarda la formazione l’allenatore dei biancazzurri aveva confermato l’undici che ha pareggiato mercoledì a Verona. Pillon aveva sciolto anche l'unico dubbio sul ballottaggio tra Giovanni Pinto e Cristiano Del Grosso a vantaggio del primo. Balzano confermato a destra, nella linea difensiva. Bettella e Scognamiglio coppia centrale. Campagnaro è entrato nel secondo tempo al posto di Sottil, con Pillon che è così passato a un conservativo 5-3-2 mentre Aglietti ha dall'altra parte fatto entrare Pazzini. A centrocampo Gaston Brugman in cabina di regia; Memushaj e il “motorino” Crecco (poi sostituito da Bellini) le due mezze ali. In attacco, Pillon aveva dato fiducia al tridente rodato con Marras, Mancuso e Sottil. Ma non è servito.
IL TABELLINO DELLA PARTITA
PESCARA ( 4-3-3 ): Fiorillo, Balzano, Bettella, Scognamiglio, Pinto (dal 17' pt Pinto); Memushaj, Brugman, Crecco (dal 29' st Bellini); Marras, Mancuso, Sottil (dal 25' st Campagnaro). A disposizione: Kastrati, Farelli, Ciofani, Gravillon, Perrotta, Bruno, Kanoutè, Antonucci, Monachello, Del Sole. All.: Bepi Pillon.
VERONA ( 4-3-3 ): Silvestri, Faraoni, Dawidowicz, Empereur, Vitale; Henderson, Gustafson, Colombatto (dal 22' st Pazzini); Matos, Di Carmine, Laribi (dall'11' st Lee) A disposizione: Ferrari, Berardi, Marrone, Munari, Balkovec, Lucas, Danzi, Tupta, Almici, Bianchetti. All.: Alfredo Aglietti.
Rete: 28' st Di Carmine (rigore).
Arbitro: Abbattista di Molfetta. Assistenti Vecchi e Fiore. Quarto uomo Illuzzi. Var : Ghersini. Assistente Var : Minelli.
Note: espulso al 45' st Scognamiglio per doppia ammonizione. Ammoniti Henderson, Del Grosso, Di Carmine e Perrotta (in panchina). Presenti circa 12mila spettatori.