Il pescarese Federico Di Francesco del Bologna autore della seconda rete contro il Pescara

Il Pescara perde ancora, i giocatori chiedono scusa a tifosi e società

Finisce 3-1 per il Bologna la trasferta della squadra biancazzurra. Le scuse di Bruno e Memushaj. Zeman: «Squadra demotivata»

BOLOGNA. Nel giorno dell'80° anniversario della conquista da parte del Bologna della Coppa delle Esposizioni - il primo trofeo vinto da una squadra italiana all'estero, esposto al Dall'Ara -, un Bologna tutt'altro che brillante fatica a superare in casa il Pescara. I padroni di casa partono bene e colpiscono alla prima occasione: all'8' un rinvio sciagurato di Fiorillo viene intercettato sulla trequarti da Di Francesco, cross immediato dell'esterno per Destro che batte di testa il portiere pescarese, siglando il suo decimo gol stagionale. Nell'uscita Fiorillo ha colpito al volto l'attaccante rossoblù, che ha proseguito l'incontro con una fasciatura. Al 15' tentativo di risposta degli uomini di Zeman, con Bahebeck che intercetta un disimpegno di Mbaye, ma la sua conclusione termina sull'esterno senza impensierire Mirante. Quando la partita sembra ristagnare, a metà del primo tempo gli abruzzesi segnano il pari: cross basso di Mitrita che trova pronto Bahebeck alla battuta rasoterra su cui Mirante non può opporsi. Il Bologna si rifà sotto alla mezzora, con un tiro non irresistibile di Verdi da fuori area su cui però Fiorillo deve intervenire in tuffo. Finale di tempo con un po' di emozioni: il Bologna va due volte a segno, con Destro e Taider, sempre serviti da Krejci, ma in entrambe le occasioni i gol vengono annullati per fuorigioco.

La ripresa si apre sulla falsariga del primo tempo, col Bologna che trova il gol del vantaggio dopo tre minuti: Krejci serve di tacco Torosidis, il tiro del greco è deviato ma la palla si solleva, per essere poi colpita al volo di esterno destro da Di Francesco, che insacca senza che Fiorillo possa far nulla. Zeman prova a inserire forze fresche, con Milicevic e Muric che prendono il posto di Coulibaly e Mitrita, ma il Pescara produce solo un assolo di Caprari, murato dalla difesa rossoblù, e un pericoloso tiro di Bahebeck al limite dell'area di porta, fermato però dalla bandierina del guardalinee per fuorigioco. Al 24' squillo del Pescara: fuga di Caprari sulla fascia sinistra, servizio per Biraghi il cui destro costringe Mirante al primo intervento della partita. Due minuti dopo risponde il Bologna: angolo di Verdi e testa di Mbaye, con la palla che va non troppo oltre la traversa. Nel finale spazio fra gli abruzzesi anche per l'ex Gilardino: nell'ultimo quarto d'ora il Pescara si riversa nella metà campo avversaria, ma il Bologna stringe i denti e colpisce al 45' con Destro che, servito da Okwonkwo, mette il sigillo alla vittoria siglando l'undicesimo gol stagionale. Finisce 3-1, con il Pescara fermo a 14 punti, ultimo in classifica.

Le scuse ai tifosi. Il Pescara chiede scusa ai tifosi e alla società dopo una retrocessione con numeri da brividi. Quattordici punti in 38 giornate, con una sola vittoria sul campo. Al 91' del ko di Bologna, nella mixed zona dello stadio Dall'Ara si è presentato Alessandro Bruno (non schierato in campo da Zeman) che ha parlato a nome della squadra e dei compagni: «Sono venuto io perchè sono uno dei più esperti. Porto il pensiero dei ragazzi anche perché è difficile parlare in questi momenti. Una vittoria a tavolino una sul campo, nove pareggi e poi solo sconfitte. Chiediamo scusa ai tifosi che ci hanno sempre seguito. Anche noi abbiamo responsabilità e non ci possiamo nascondere. Abbiamo deluso le aspettative e la società che ha creduto in noi fortemente. Ci sta a retrocedere, ma noi siamo retrocessi in una brutta maniera. I numeri non si nascondono. Abbiamo fatto un campioanto disastroso, raccogliendo non poco, ma pochissimo. Possiamo solo chiedere scusa. Futuro? Quest'anno ha lasciato solo macerie». Anche il capitano Ledian Memushaj non si è nascosto: «Ci tenevamo a chiedere scusa a tutti i tifosi perché siamo stati disastrosi. C'è poco da salvare, bisogna solo ripartire e provare a risalire immediatamente in Serie A. Già dall'inizio ci sono stati tanti errori da parte nostra».

Zeman: una squadra demotivata. «La partita di oggi non dà nessuna nuova indicazione perchè purtroppo siamo sempre allo stesso punto. La squadra è demotivata e manca di convinzione. Purtroppo, manca anche la voglia di fare qualcosa in più o di provare la giocata o il passo in più che potrebbe dare qualcosa di diverso alle nostre partite». Così il tecnico del Pescara, Zdenek Zeman, intervenuto ai microfoni di 90’ Zona Mista, su Rai2, dopo la sconfitta rimediata contro il Bologna per 3-1.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

BOLOGNA 3 - PESCARA 1

BOLOGNA (4-2-3-1): Mirante; Mbaye, Maietta (12’ st Krafth), Helander, Torosidis; Taider, Donsah (29’ st Pulgar); Di Francesco, Verdi, Krejci, Destro. In panchina: Da Costa, Sarr, Oikonomou, Sadiq, Petkovic, Rizzo, Okwonkwo, Tabacchi. Allenatore: Donadoni.

PESCARA (4-3-3): Fiorillo; Zampano, Fornasier, Bovo, Biraghi, Coulibaly (8’ st Milicevic), Brugman, Memushaj, Mitrita (8’ st Muric), Bahebeck (28’ st Gilardino), Caprari. In panchina: Bizzarri, Crescenzi, Bruno, Verre, Kastanos, Muntari, Cerri, Coda, Cubas. Allenatore: Zeman.

ARBITRO: Di Martino di Teramo. RETI: 7’ pt Destro, 24’ pt Bahebeck; 3’ st Di Francesco, 46’ st Destro. NOTE: pomeriggio primaverile, terreno in buone condizioni, spettatori 15.000. Ammoniti: Bovo, Coulibaly, Donsah. Angoli: 9-5 per il Bologna. Recupero: 2’; 6’.