CALCIO / SERIE C
Il Pescara scappa, Baldini in trasferta è già da record
Cinque gare di fila vinte lontano dall’Adriatico: è la prima volta negli ultimi 50 anni. L’anno scorso la squadra di Zeman dopo le stesse partite aveva tre punti in meno
PESCARA. Il Pescara che firma record e che fa sognare una città intera. Nove partite giocate, 23 punti conquistati su 27 disponibili, e un turno da recuperare. Soprattutto cinque vittorie consecutive in trasferta. Numeri che parlano da soli, numeri che certificano tutta la bontà del lavoro fatto dai biancazzurri guidati da Sivlio Baldini. Mai negli ultimi 50 anni il Pescara aveva fatto 5 su 5 di fila in trasferta ad inizio campionato. Stagione 1973-74 vittoria della C con Tom Rosati senza play off e con un punto di vantaggio sul Lecce, ma alla prima stagionale finì 0-0 sul campo della Turris. E addirittura dopo 9 partite furono solo tre i successi con una sconfitta e ben 5 pareggi.
Baldini e Galeone “1”. E arrivano anche paragoni importanti con la storia. Stagione 1986-87, l’anno di Galeone sulla panchina biancazzurra in serie B. A dire il vero doveva essere serie C, ma la radiazione del Palermo permise il ripescaggio degli abruzzesi. Dalla Spal arrivò il tecnico che poi scrisse un bel capitolo della storia biancazzurra e iniziò la cavalcata inaspettata e trionfale verso la serie A. Ma in quella stagione miracolosa l’inizio non fu importante come quello del Pescara di Baldini. Dopo 9 gare Galeone fu battuto da Genoa e Triestina ma un dato in comune c’è con quell’annata. Lo zero nella casella dei gol subiti. Quattro volte allora, quattro volte oggi. A dire il vero c’è un’altra grande similitudine. Zero aspettative ed estate da incubo allora, zero aspettative, contestazione e tanti problemi in estate oggi. Se poi, oggi come allora, ci sarà il lieto fine solo il tempo potrà dirlo.
Baldini e Galeone “2”. Altra puntata di “ricordi” con il profeta Galeone è nella stagione 91-92. Sempre serie B e sempre promozione in A. Con un’ulteriore similitudine. Anche allora ci fu un rinvio nelle prime 10 giornate: non si disputò il match con il Lecce e quell’avvio fu sprint ma solo all’inizio. Cinque gare con quattro successi e un pareggio ma poi ecco i due ko in trasferta a Pisa e Palermo. Il Pescara di oggi viaggia ad un ritmo superiore dopo le prime 9 gare giocate.
Baldini e Zeman. E come andò l’inizio di stagione del Pescara di Zeman? Era il Pescara di Verratti, Immobile, Insigne e Sansovini. Il Pescara che fece innamorare anche Guardiola. Ma nelle prime cinque trasferte arrivarono addirittura 3 sconfitte. Poi quel Pescara ingranò e a primavera strappava applausi a tutti. Ma nulla a che vedere con l’inizio di Silvio Baldini.
Baldini e Oddo. Nell’anno dell’ultima promozione in serie A firmata da Massimo Oddo (2015-16) l’inizio in trasferta fu pessimo. Poker subito a Livorno e non andò tanto meglio ad Ascoli qualche settimana dopo. Il primo successo in trasferta con un netto 3-0 a Trapani ad ottobre in uno stadio che poi nella finale play off fece saltare i tappi dello champagne con etichetta biancazzurra.
Gli ultimi due campionati. Alberto Colombo due anni fa fece qualcosa di molto simile rispetto a questo Pescara. Quattro vittorie consecutive in trasferta all’inizio prima del pari al Partenio contro il Giugliano. Zeman, invece, l’anno scorso dopo 9 partite aveva 20 punti (6 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta).
Lo spirito di gruppo. L’aspetto più bello di Spal-Pescara? Il gruppo. Perché quando nel secondo tempo con Lonardi oramai out tutto l’anno, Valzania ai box per precauzione e Squizzato richiamato in panchina dopo un cartellino giallo, Baldini si è ritrovato con De Marco play, Meazzi e Dagasso ai lati. E dopo qualche minuto è arrivato il vantaggio. Solo un gran gruppo può farlo.
La squadra. Oggi altra giornata di riposo, da domani di nuovo al lavoro in vista di Lucchese-Pescara (domenica ore 19.30). E tornerà a lavorare con i compagni anche Luca Valzania, che sarà titolare tra sette giorni
Enrico Giancarli