IL PASSO INDIETRO
Il Pescara tradito dagli errori difensivi
Vantaggio iniziale di Memushaj, poi il Vicenza ribalta il risultato e dedica la vittoria a Paolo Rossi. 22 gol subiti in 11 gare: nessuno peggio del Delfino
PESCARA. La partita del ricordo va al Vicenza. Che così può dedicare la vittoria al suo Paolo Rossi, nel giorno dei funerali di Pablito. Emblematico lo sguardo al cielo e il segno della croce del tecnico Mimmo Di Carlo al triplice fischio dell’arbitro. Il Pescara s’inchina, confermando però alcuni progressi evidenziati nella prima di Breda ad Ascoli. Sempre in partita i biancazzurri, fino alla fine. La quarta sconfitta interna è figlia di errori, ma la prestazione c’è, tenendo conto anche il valore di un Vicenza che dopo 21 anni si impone all’Adriatico-Cornacchia al termine di una gara godibile. La finiscono in nove i biancorossi, per via delle espulsioni di Gori e Dalmonte, ma tengono duro resistendo agli assalti del Pescara.
IL TABELLINO DELLA PARTITA PESCARA-VICENZA: 2-3
PESCARA (3-5-1-1): Fiorillo; Antei, Bocchetti, Jaroszynski; Omeonga (15’ st Ventola), Memushaj, Valdifiori (27’ st Fernandes), Maistro (34’ st Bocic), Crecco; Galano; Ceter (15’ st Capone). A disposizione: Alastra, Bellanova, Guth, Scognamiglio, Di Grazia, Diambo, Vokic, Riccardi. Allenatore: Breda.
VICENZA (4-4-2): Perina; Zonta, Padella, Cappelletti, Barlocco (40’ st Giacomelli); Guerra (31’ st Bizzotto), Cinelli, Rigoni, Dalmonte; Jallow (20’ st Gori), Meggiorini (31’ st Da Riva). A disposizione: Zecchin, Grandi, Scoppa, Tronchin, Marotta, Fantoni, Cester. Allenatore: Di Carlo.
Arbitro: Rapuano, di Rimini.
Reti: 2’ pt Memushaj, 7’ pt Meggiorini, 25’ pt Jallow, 24’ st Dalmonte, 26’ st Galano. Note: cielo coperto, terreno in buone condizioni. Espulsi al 43’ st Gori per gioco violento, al 47’ st Dalmonte per doppia ammonizione. Ammoniti Antei, Barlocco, Dalmonte, Perina. Angoli 5-1 per il Pescara. Recupero: 0’; 7’.
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