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Il Teramo fa ricorso, ma prima deve difendere la Lega Pro

Il Diavolo chiederà la B e lo stop delle gare dell’Ascoli. Entro il 23 settembre il terzo grado davanti al Coni

Tutti contro tutti: anche al Coni. Fioccano i ricorsi per cercare di rimuovere le certezze della corte d’appello federale sui processi sportivi dell’estate. In particolare per Savona-Teramo. Il Diavolo rischia di finire in D ma farà anch’esso reclamo per cercare di riprendersi la B conquistata sul campo. La Lega Pro, ieri, ha preso atto della decisione del Collegio di garanzia del Coni e ha sospeso le gare del Teramo e del Savona fino al 23 settembre. Quindi, Ancona-Teramo, prevista per quel giorno, subirà un altro slittamento. In stand by anche le gare del Forlì in serie D. Il Forlì, assistito dall’avvocato Lubrano, ha quindi provocato un altro (piccolo) terremoto: il club romagnolo chiede la riforma della sentenza della corte federale d’appello e il ritorno in serie D di Savona e Teramo così come da verdetto del tribunale nazionale federale. E ieri al ricorso del Forlì ha aderito anche il Gubbio che è la prima delle squadre retrocesse ad aver diritto del ripescaggio in Lega Pro. Il Forlì per tornare per riprendersi il palcoscenico dei professionisti ha bisogno di mandare in D Teramo e Savona, mentre al Gubbio basta che vada giù una delle due. Sospese le gare di Teramo, Savona e Forlì (ha già giocato la prima giornata in serie D), non quelle del Gubbio che quindi continuerà a giocare nonostante sia la prima candidata a tornare in Lega Pro nel caso di riforma delle sentenze di Savona-Teramo.

Le controparti hanno tempo dieci giorni per presentare le memorie e, quindi, tra il 21 e il 23 il presidente del Collegio del Coni, Franco Frattini, convocherà l’udienza per discutere il ricorso del Forlì che punta alla retrocessione del Teramo e del Savona in serie D. Il Coni non valuterà nel merito, ma esaminerà gli aspetti procedurali e di legittimità.

Un po’ tutti hanno intenzione di proporre ricorso. Anche quei club che, in un primo momento, sono andati al Coni senza motivazioni e si sono visti rigettare l’istanza. Tra questi il Teramo che tra lunedì e mercoledì invierà il suo ricorso contro la sentenza di secondo grado. Lo ha annunciato l’avvocato Vincenzo Cerulli Irelli che ha aggiunto: «Chiederemo anche che vengano sospese le partite dell’Ascoli in serie B». I bianconeri hanno già giocato ieri a Lanciano e la loro ammissione con decreto del presidente della Figc non è stato impugnato. Quindi, sarà pressoché impossibile togliere la serie B all’Ascoli.

Il Teramo mira alla serie B, ma, più realisticamente, punta a uno sconto della penalizzazione in Lega Pro che è di sei punti.

Ma prima di attaccare, dovrà difendersi per salvare quella Lega Pro riconquistata grazie al giudizio di secondo grado. Il ricorso del Forlì si fa forza delle motivazioni della corte presieduta da Gerardo Mastrandrea. Le ritiene severe e, quindi, non in linea con lo spessore delle sanzioni. Con una motivazione così blindata i romagnoli puntano al massimo della pena, ovvero la retrocessione all’ultimo posto in classifica. E quindi tra i dilettanti.

La società ha annunciato per domani pomeriggio alle 15 una conferenza stampa «esaustiva» all’Hotel Sporting.

Luciano Campitelli è costretto a lottare su più fronti. Magari domani annuncerà Giuseppe D’Aniello, dirigente ex Varese (ripartito dall’Eccellenza dopo la retrocessione del maggio scorso), che nelle scorse settimane ha difeso strenuamente il patron e il Teramo sulle televisioni private nazionali. L’imprenditore di Canzano sta lavorando alla rescissione del contratto con il ds Di Giuseppe sollecitata dai tifosi della curva nei giorni scorsi. Mica facile rompere con il dirigente con cui Campitelli ha condiviso gioie e dolori degli ultimi anni!

E poi c’è il mercato. Vincenzo Vivarini ha presentato la lista della spesa e aspetta di essere accontentato. La trattativa con il Pescara per Vitturini, Monni e Paolucci, che sembrava definita, è ancora il stand by. Problemi ancora da risolvere, specialmente per Paolucci.

@roccocoletti1

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