Il Teramo spreca tutto nel finale
Partita sempre in equilibrio, la sconfitta matura negli ultimi due minuti
FERRARA. La Banca Tercas Teramo non ce l’ha fatta ad espugnare Ferrara. Al PalaSegest, la compagine teramana è arrivata priva di un giocatore davvero importante come Amoroso e, nonostante le ottime prestazioni di Diener, Poeta, Jones e del baby Polonara, non ce l’ha fatta. Il Club ha portato a casa la partita grazie soprattutto a Jackson, autentico tuttofare bianconero. Jackson ha messo a segno canestri decisivi, al pari di Grundy, Sangarè e Nnamaka, autore della bomba che, di fatto, ha chiuso a favore della Carife la gara. Avvio all’insegna dell’equilibrio, con la Banca Tercas che non entra in campo come dovrebbe e potrebbe. Così Ferrara, grazie ad una partenza sprint dell’ex Grundy (decisivo anche nel gioco in post basso contro Poeta), ben supportato da Sangarè, si porta, al 9’, in vantaggio 27-20 (break di 10-0 dopo il +3 Teramo, 17-20). In avvio di seconda frazione il Club cerca di scappare: cominciano a salire in cattedra Jackson e Salvi (31-24 al 12’). Poeta commette il terzo fallo, ma la bomba di Jones riporta a -2 i biancorossi (33-31 al 15’).
Jackson mai è domo, m anon lo sonso neanche Jones, Hoover e un super Diener. All’intervallo lungo è di nuovo parità a quota 44. Comincia come meglio non poteva il secondo tempo della Banca Tercas, con Hoover autentico mattatore (47-50 al 23’). Grundy si è stirato, ma resta in campo stoicamente. Così il vantaggio di Teramo non dura moltissimo, anche perché Jackson e Salvi, con una bomba, chiudono il controbreak di 9-0 per la Carife in 2’: al 25’ è 56-50 a favore dei bianconeri. Da un break ad un altro, questa volta firmato Banca Tercas. Dal 25’ al 30’ autentici mattatori sono, manco a dirlo, Diener, ben supportato da baby Polonara, e Jones: al 29’ è 59-67 (parziale di 3-17 per Teramo in 4 minuti).
Il match si decide nell’ultimo quarto, che comincia con Poeta mattatore. Alcune entrate spaccadifesa del play campano portano la squadra di coach Capobianco avanti 64-71 al 31’. L’ennesimo break della gara premia questa volta i colori bianconeri: Luke Jackson dimostra di essere un grande campione e in 3 minuti arriva la la nuova parità a quota 73. Diener da una parte, Jackson dall’altra: per diversi minuti segnano solamente loro, prima che anche Poeta e Grundy ritornino a sbloccarsi (77-79 Teramo al 36’). Nnamaka e due liberi di Grundy riportano avanti Ferrara, in un finale all’insegna della palpitazione (81-79 al 38’). Decisiva nell’economia del successo bianconero la tripla di Nnamaka dell’84-81 ed i liberi a bersaglio di Sangarè (86-81 al 39’). Nel finale è la Carife ad essere più lucida della Banca Tercas: Grundy arpiona il rimbalzo della staffa per il successo finale.
Jackson mai è domo, m anon lo sonso neanche Jones, Hoover e un super Diener. All’intervallo lungo è di nuovo parità a quota 44. Comincia come meglio non poteva il secondo tempo della Banca Tercas, con Hoover autentico mattatore (47-50 al 23’). Grundy si è stirato, ma resta in campo stoicamente. Così il vantaggio di Teramo non dura moltissimo, anche perché Jackson e Salvi, con una bomba, chiudono il controbreak di 9-0 per la Carife in 2’: al 25’ è 56-50 a favore dei bianconeri. Da un break ad un altro, questa volta firmato Banca Tercas. Dal 25’ al 30’ autentici mattatori sono, manco a dirlo, Diener, ben supportato da baby Polonara, e Jones: al 29’ è 59-67 (parziale di 3-17 per Teramo in 4 minuti).
Il match si decide nell’ultimo quarto, che comincia con Poeta mattatore. Alcune entrate spaccadifesa del play campano portano la squadra di coach Capobianco avanti 64-71 al 31’. L’ennesimo break della gara premia questa volta i colori bianconeri: Luke Jackson dimostra di essere un grande campione e in 3 minuti arriva la la nuova parità a quota 73. Diener da una parte, Jackson dall’altra: per diversi minuti segnano solamente loro, prima che anche Poeta e Grundy ritornino a sbloccarsi (77-79 Teramo al 36’). Nnamaka e due liberi di Grundy riportano avanti Ferrara, in un finale all’insegna della palpitazione (81-79 al 38’). Decisiva nell’economia del successo bianconero la tripla di Nnamaka dell’84-81 ed i liberi a bersaglio di Sangarè (86-81 al 39’). Nel finale è la Carife ad essere più lucida della Banca Tercas: Grundy arpiona il rimbalzo della staffa per il successo finale.