Il Vitale-show rilancia i biancazzurri
Entra nel finale, decide il derby e acuisce la crisi dei marsicani.
AVEZZANO. Il derby ha rilanciato il Pescara e ha affossato la Valle del Giovenco. La prima vittoria della gestione Eusebio Di Francesco ha acuito la crisi dei biancoverdi di Dario Bonetti. Stati d’animo contrastanti allo stadio Dei Marsi dove ha fatto la differenza l’uomo meno atteso, quel Simone Vitale decisivo con la sua doppietta appena entrato in campo, al 27’ della ripresa. Di testa e di sinistro, due gran gol per il terzino prima emarginato e poi finito sul mercato.
Ad Avezzano è arrivata la prima vittoria dell’anno per il Pescara, la seconda stagionale in trasferta dopo quella di Ferrara, il 25 ottobre scorso. Successo meritato, maturato nella ripresa e grazie alle sostituzioni effettuate dagli allenatori. Giusto il pari alla fine del primo tempo, derby brutto e bloccato tatticamente. Più emozionante il secondo.
All’inizio della sfida Valle del Giovenco sulla difensiva ad aspettare il Pescara nella propria metà campo e poi pronto a ripartire negli spazi. Niente di eccazionale, ma per un’ora la condotta dei marsicani si è rivelata dignitosa con alcune buone fiammate. Poi, sono crollati. Sì, perché il Pescara ha cominciato la gara ancora con un 4-2-3-1 a trazione anteriore, ma affatto incisivo. Pochi tiri in porta e ritmo blando. Poi, però, Eusebio Di Francesco, al 12’ del secondo tempo, ha tolto dal campo l’anonimo Zizzari e il deludente Ganci, inserendo Artistico e Carboni. Ovvero dando maggiore equilibrio alla squadra e allargando il gioco. Decisamente meglio i biancazzurri: hanno progressivamente preso campo, rendendosi pericolosi.
La ciliegina sulla torta al 27’, quando l’allenatore che ha preso il posto di Cuccureddu ha tolto l’esordiente Soddimo e mandato in campo Vitale, un terzino al quale è stato chiesto di fare l’ala sinistra. Nemmeno il tempo di prendere posizione in campo che il giocatore originario di Balsorano (nella Marsica) ha piazzato l’acuto vincente di testa. Una bella rivincita per chi ha vissuto ai margini questa stagione ed era sul mercato. Ma la domenica è diventata bestiale per Simone Vitale, al 34’, quando ha realizzato la doppietta personale con un tracciante di sinistro che ha mandato la palla sotto l’incrocio dei pali.
Eccolo, quindi, il Pescara che riprende la corsa. E’ salito al terzo posto in classifica, mettendosi a un punto dalla Reggiana, seconda. E se Francesco Di Gennaro non avesse fatto gol nel finale avrebbe guadagnato due punti anche sulla capolista Verona che, però, si è imposta 2-1, mantenendo quattro lunghezze di vantaggio. Chissà se è stata la svolta del campionato, sta di fatto che il Pescara si è imposto con merito, perché ha cercato con insistenza la vittoria. Primo tempo sotto ritmo con gli attaccanti prigionieri nella difesa marsicana. Nella ripresa la svolta, con Sansovini finalmente prima punta e con esterni più pimpanti e incisivi. Un altro passo avanti, fermo restando che ci sono ampi margini di miglioramento.
Alla Valle del Giovenco sono stati fatali ancora due calci da fermo. Ma la formazione di Bonetti ha manifestato grossi problemi. E se le sostituzioni hanno determinato il cambio di passo del Pescara, quelle dei biancoverdi si sono rivelate dannose nell’economia della gara. E’ stato un errore togliere gli ultimi arrivati Negro e Caccavallo, gli unici che garantivano le ripartenze. Ancora una sconfitta in casa per i marsicani. Che sono scesi al penultimo posto in classifica. Più che mai in crisi.
Il gol su azione è rimasto un ricordo. La squadra non ha gioco, questa è la verità.
Impostare una partita sulla difensiva, chiudendo gli spazi, è un conto, cercare di imporre il proprio gioco è un altro. E la Valle del Giovenco, ultimamente, ha dimostrato di essere quantomeno in confusione, la stessa dalla quale sta cercando di uscire il Pescara.
Ad Avezzano è arrivata la prima vittoria dell’anno per il Pescara, la seconda stagionale in trasferta dopo quella di Ferrara, il 25 ottobre scorso. Successo meritato, maturato nella ripresa e grazie alle sostituzioni effettuate dagli allenatori. Giusto il pari alla fine del primo tempo, derby brutto e bloccato tatticamente. Più emozionante il secondo.
All’inizio della sfida Valle del Giovenco sulla difensiva ad aspettare il Pescara nella propria metà campo e poi pronto a ripartire negli spazi. Niente di eccazionale, ma per un’ora la condotta dei marsicani si è rivelata dignitosa con alcune buone fiammate. Poi, sono crollati. Sì, perché il Pescara ha cominciato la gara ancora con un 4-2-3-1 a trazione anteriore, ma affatto incisivo. Pochi tiri in porta e ritmo blando. Poi, però, Eusebio Di Francesco, al 12’ del secondo tempo, ha tolto dal campo l’anonimo Zizzari e il deludente Ganci, inserendo Artistico e Carboni. Ovvero dando maggiore equilibrio alla squadra e allargando il gioco. Decisamente meglio i biancazzurri: hanno progressivamente preso campo, rendendosi pericolosi.
La ciliegina sulla torta al 27’, quando l’allenatore che ha preso il posto di Cuccureddu ha tolto l’esordiente Soddimo e mandato in campo Vitale, un terzino al quale è stato chiesto di fare l’ala sinistra. Nemmeno il tempo di prendere posizione in campo che il giocatore originario di Balsorano (nella Marsica) ha piazzato l’acuto vincente di testa. Una bella rivincita per chi ha vissuto ai margini questa stagione ed era sul mercato. Ma la domenica è diventata bestiale per Simone Vitale, al 34’, quando ha realizzato la doppietta personale con un tracciante di sinistro che ha mandato la palla sotto l’incrocio dei pali.
Eccolo, quindi, il Pescara che riprende la corsa. E’ salito al terzo posto in classifica, mettendosi a un punto dalla Reggiana, seconda. E se Francesco Di Gennaro non avesse fatto gol nel finale avrebbe guadagnato due punti anche sulla capolista Verona che, però, si è imposta 2-1, mantenendo quattro lunghezze di vantaggio. Chissà se è stata la svolta del campionato, sta di fatto che il Pescara si è imposto con merito, perché ha cercato con insistenza la vittoria. Primo tempo sotto ritmo con gli attaccanti prigionieri nella difesa marsicana. Nella ripresa la svolta, con Sansovini finalmente prima punta e con esterni più pimpanti e incisivi. Un altro passo avanti, fermo restando che ci sono ampi margini di miglioramento.
Alla Valle del Giovenco sono stati fatali ancora due calci da fermo. Ma la formazione di Bonetti ha manifestato grossi problemi. E se le sostituzioni hanno determinato il cambio di passo del Pescara, quelle dei biancoverdi si sono rivelate dannose nell’economia della gara. E’ stato un errore togliere gli ultimi arrivati Negro e Caccavallo, gli unici che garantivano le ripartenze. Ancora una sconfitta in casa per i marsicani. Che sono scesi al penultimo posto in classifica. Più che mai in crisi.
Il gol su azione è rimasto un ricordo. La squadra non ha gioco, questa è la verità.
Impostare una partita sulla difensiva, chiudendo gli spazi, è un conto, cercare di imporre il proprio gioco è un altro. E la Valle del Giovenco, ultimamente, ha dimostrato di essere quantomeno in confusione, la stessa dalla quale sta cercando di uscire il Pescara.