Impresa Tercas, Roma affondata

La Lottomatica resiste un tempo, poi non c’è più storia e Teramo dilaga.

ROMA. Sinfonia biancorossa. Teramo stravince 80-61 al Palalottomatica e ottiene la quinta vittoria consecutiva tra campionato ed Eurocup. La squadra abruzzese supera una Lottomatica Roma in stato confusionale e temporaneamente affidata a Gennaro Di Carlo dopo le dimissioni di Nando Gentile (in arrivo pare essere Matteo Boniciolli). Il risultato finale certifica una superiorità costante degli abruzzesi seguiti nella capitale da duecento tifosi entusiasti che alla fine hanno acclamato la squadra e, soprattutto, coach Andrea Capobianco, l’artefice di un’impresa che riporta Teramo agli straordinari livelli dello scorso campionato. Inizio a ritmo relativamente basso.

Poeta guida Teramo con tranquillità e senza mai forzare il ritmo. La fase d’avvio però è all’insegna dell’equilibrio. Roma passa davanti 10-9 al 4’45. Si procede punto a punto, con Teramo che non riesce a sfruttare alcune opportunità per far allungare e la Lottomatica che grazie a De la Fuente si porta sul 13-10. Poi è Poeta con un gioco da tre punti a riprendere i capitolini.

Le due squadre restano attaccate con i padroni di casa sempre in vantaggio e Teramo sempre brava a rintuzzarne le iniziative sino al 17-17 sul quale sembra doversi chiudere il parziale. Poi un canestro da tre sulla sirena firmato da Vitali permette a Roma di chiudere 20-17.
Nel secondo quarto si vede un Teramo più attento in difesa, anche grazie ai molti errori avversari, e un po’ più preciso in attacco. Roma mantiene il più tre grazie a una tripla di Jaaber (25-22), poi comincia inesorabile il ritorno di Teramo, che con Hoover, Young e Jurak si porta 29-27. Sul 29-29 un grande Poeta piazza un mortifero colpo da tre da ben oltre l’arco prima di incappare nel secondo fallo che lo costringe a uscire. Ma Teramo è ormai lanciata.

In contropiede Young fa 34-30 e nonostante il 34-32 di De la Fuente, prima Marino, poi Hoover firmano il massimo vantaggio abruzzese (+8) all’intervallo lungo: 42-34.
Nel terzo parziale, Roma prova a tornare in gara, ma Stanescu è grande nel siglare i due punti che la ricacciano indietro dopo un parziale di 4-0. Jones, rientrato con due falli a carico, firma i cinque punti che segnano il solco forse decisivo. Stanescu completa l’opera con un canestro da tre che porta gli abruzzesi sul 51-39.

La capacità di Teramo è nel trovare delle valide alternative al tiro. Se sbaglia Stanescu, c’è Hoover. Se quest’ultimo gira a vuoto, c’è Poeta. Così, nonostante in quattro (Poeta, Amoroso, Stanescu e Jones) si ritrovino con tre falli a circa 15’ dalla fine, Teramo tiene approfittando anche di una «Lottomatica frastornata», come l’ha definita nel dopo gara coach Gennaro Di Carlo.

Insomma la Tercas avanza senza problemi e grazie a canestro di Hoover da tre chiude anche la penultima frazione sul 60-46, massimo vantaggio per gli ospiti. Gli ultimi 10’, di fatto non hanno storia, anche perché Roma ha perso Jaaber (distorsione alla caviglia destra) a 45 secondi dalla fine del terzo quarto.
De la Fuente, Hutson e Winston provano a tenere in partita la squadra di casa, ma Teramo difende e riparte spezzando il ritmo degli avversari. Diener piazza la tripla del 67-53, poi Amoroso porta a +18 gli ospiti tra le urla gioiose dei tifosi. Orami c’è poco da fare e Poeta firma l’80-61 finale.

IL TABELLINO

ROMA: 61 -   TERAMO: 80
  • LOTTOMATICA ROMA: Giachetti 2, Jaaber 3, Hutson 10, Tourè, Winston 21, Gigli ne, Tonolli 3, Crosariol 3, De La Fuente 13, Minard, Di Pasquale ne, Vitali 6. All.: Di Carlo.

  • BANCA TERCAS TERAMO: Jones 5, Poeta 16, Amoroso 7, Diener 12, Stanescu 5, Hoover 13, Valentino ne, Marino 6, Young 8, Lulli ne, Cerella, Jurak 8. All.: Capobianco.

    ARBITRI: Sahin, Chiari e Lanzarini.
    NOTE: parziali 20-17, 34-42, 48-63. Spettatori circa 3.800. Tiri liberi: Roma 9/15, Teramo 14/22. Tiri da due: Roma 14/33, Teramo 15/25. Tiri da tre: Roma 8/23, Teramo 12/21. Uscito per cinque falli Vitali (Roma).