STASERA A PERUGIA (ORE 21)
Infortuni e paure, Pillon non ci sta: «Pescara, voglio tornare in vetta»
Memushaj acciaccato e Fiorillo ko. Mancuso in dubbio per un virus ma il tecnico mostra i muscoli: «Pronti per la battaglia». Melegoni in mediana, in porta Kastrati
PESCARA. Bepi Pillon allontana la paura e il pessimismo. Rimette l’elmetto e torna in trincea. «Andiamo a Perugia per vincere e riprenderci il primo posto. Niente pessimismo dopo il pari con l’Ascoli, con una vittoria il Pescara può tornare in vetta e noi dobbiamo andare al Curi per fare una battaglia. Sì, una battaglia, perchè ci aspetta una gara difficilissima contro una squadra molto forte». Mostra i muscoli, l’allenatore biancazzurro, e sprona i suoi per la gara di stasera (ore 21) contro gli ex Verre e Melchiorri. Sarà un Delfino battagliero, ma con tanti problemi. «Memushaj non sta bene, Fiorillo e Balzano sono infortunati. Oggi (ieri, ndr) si è fermato anche Mancuso per un virus gastro-intestinale».
Insomma, un Pescara in piena emergenza.
«Al posto di Memushaj dovrebbe giocare Melegoni e Ciofani prenderà il posto di Balzano. Dopo Perugia torneremo in campo venerdì ed è giusto fare un po’ di cambi. Scognamiglio al posto di Perrotta? Ci sto pensando...». La formazione, Pillon, l’ha già studiata. Come detto, il 21enne albanese Kastrati rimpiazzerà il portiere Fiorillo, Balzano (ko per una lombalgia) lascerà il posto al terzino Ciofani, mentre Memushaj a Melegoni, che ha giocato l’ultima gara il 15 settembre a Brescia. Con lui Brugman e Machin andranno a formare il tris di centrocampo. Non solo questi, perchè mancherà anche Mirko Antonucci, fermo per una lieve distorsione al ginocchio.
Pillon, quindi, sta vagliando due soluzioni in attacco. «Mancuso non sta bene, ma, conoscendolo, farà di tutto per giocare e spero di averlo a disposizione». La sensazione, infatti, è che il capocannoniere del Pescara giochi dall’inizio. La prima soluzione pensata dal tecnico dei biancazzurri prevede la conferma del tridente formato da Marras, Monachello e Mancuso. «Potrebbe essere questa, vedremo», dice Pillon, prima di parlare del caso Monachello, abbastanza polemico domenica scorsa dopo il cambio nel derby contro l’Ascoli. «Gaetano si è scusato con me e con la squadra. Per me il caso è già chiuso. Se verrà multato? Non so se la società sta valutando tale soluzione. Per me, ripeto, il caso è chiuso perchè ha capito l’errore che ha commesso».
La sensazione, però, è che il tecnico di Preganziol scelga, a sorpresa, la soluzione offensiva con Crecco (a sinistra) con Mancuso al centro e Marras a destra. In questo caso, l’escluso sarebbe Monachello.
«Il Perugia? È una squadra propositiva. Gioca sicuramente bene. Noi per le nostre caratteristiche ci troviamo meglio contro squadre che si aprono e giocano a viso aperto. Sappiamo che vincendo agganceremmo di nuovo la vetta della classifica e, quindi, dobbiamo essere pronti per la battaglia».
E magari ritrovando un po’ di brio. «Cerchiamo di guardare il bicchiere mezzo pieno, lasciamo stare il pessimismo», sottolinea Pillon. «La squadra sta facendo bene anche se ha perso un po’ di compattezza in fase di non possesso. Non c'è una problematica di natura fisica. Si tratta solo di rispettare le distanze tra i reparti. Dobbiamo essere più ordinati, anche se nelle ultime gare abbiamo sempre creato 7-8 occasioni da gol. Se siamo secondi in classifica vuol dire che qualcosa di buono abbiamo fatto».
Testa, dunque, al Perugia di Melchiorri, attaccante inseguito in estate dai biancazzurri e che avrebbe fatto molto comodo a Pillon. «È un giocatore forte, ma sono felicissimo degli attaccanti che ho», taglia corto. «I nostri avversari sono molto bravi e, oltre a Melchiorri, attenzione anche a Vido. Noi dovremo essere bravi a fare una grande gara». Perchè il Palermo arranca e aspetta il Delfino. «E noi non ci faremo trovare impreparati», ruggisce Pillon, che non vuole fare tabelle di marcia. «Quanti punti vorrei raccogliere da qui alla fine del girone d’andata? Pensiamo al Perugia, a vincere e tornare in vetta. A me non piace fare calcoli ». L’elmetto è già in testa.
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