PALLA AL CENTRO
Juve protagonista nel bene e nel male
Nel bene e nel male è sempre Juventus. La classifica diceva che quello con il Sassuolo era uno scontro diretto e la capolista l’ha vinto spiccando il volo. Sono arrivati anche i primi gol di Cristiano Ronaldo. Tutto bene, ma il pomeriggio dell’Allianz Stadium è stato macchiato dallo sputo in faccia del brasiliano Douglas Costa al pescarese del Sassuolo Federico Di Francesco. Qualsiasi sia il motivo all’origine è un gesto ingiustificabile. Senza se e senza ma. Un episodio inqualificabile che finisce per distogliere l’attenzione da una Juventus che in appena quattro gare è riuscita a mettere in chiaro le ambizioni e a tracciare un solco dalle rivali ancora in rodaggio. Proprio alla vigilia della partenza del torneo che è diventato un obiettivo prioritario, vale a dire la Champions. La sensazione è che la squadra di Allegri non sia ancora al top della condizione e che l’integrazione di Ronaldo possa regalare margini di miglioramento. La Juventus va, perché, tra l’altro, ha una rosa più profonda dalla quale attingere, invece le rivali balbettano. Alcune appaiono già lontane, in primis l’Inter che sembrava la candidata più autorevole al ruolo di anti-Juve. In questo avvio - nonostante un buon precampionato - ha mostrato di non avere un gioco efficace. Al di là di alcuni episodi sfavorevoli. Tocca a Spalletti uscire dal tunnel, i mezzi tecnici ci sono. Non attraversa un buon momento nemmeno Eusebio Di Francesco che ha tra le mani una Roma incostante, ancora da amalgamare. L’Inter e la Roma sono due squadre che hanno cambiato abbastanza in estate e, razionalmente, qualche problema di assemblaggio ci può stare. Lo stesso Milan, nonostante si sia sbloccato Higuain, non decolla. Detto ciò, c’è la Champions che incombe. E dopo il flop della Nazionale potrebbe essere un’occasione di riscatto per il calcio italiano. Un riscatto che si misurerà anche dal numero di club qualificati alla seconda fase. Infine, il fronte Figc e il caos campionati. Chi pensava di aver toccato il fondo con la mancata qualificazione ai Mondiali e l’arrivo del commissario si è dovuto ricredere perché la premiata ditta Malagò&Fabbricini, assistita da Claudio Lotito, sta rivalutando Tavecchio e tutti i protagonisti degli ultimi anni della politica federale. Alla grande.
@roccocoletti1.
©RIPRODUZIONE RISERVATA