L’Aran Pineto dura poco non basta Hernandez troppo forte Macerata

ARAN PINETO: 0 -   LUBE MACERATA: 3
  • ARAN PINETO: Ronaldo, Hernandez 8, Ravellino 1, Sborgia 3, Ereu 10, Gradinarov 3, Lampariello (libero); Perez Moreno, Di Franco, Perazzolo 1, Roberts 3, Modica ne. Allenatore: Fant.

  • LUBE MACERATA: Vemiglio 4, Omrcen 20, Lebl 4, Podrascanin 8, Cisolla 10, Martino 10, Smerilli (libero); Raymaekers 3, Paparoni ne, Bartoletti ne, Dentinho ne, Monopoli ne. All: De Giorgi.

    ARBITRI: Piersanti di Perugia e Pessolano di Montecorvino Pugliano.
    NOTE: 20-23 in 23’, 13-25 in 21’ e 17-25 in 22’. Battute sbagliate: Pineto 11, Macerata 13; muri vincenti: 3 Pineto e 8 Macerata. Spettatori 500 circa.

    ROSETO. Una passeggiata o poco più. Macerata ha vinto facilmente a Roseto. L’ha fatto imponendo la legge del più forte, quella che, tra l’altro, non prevede cali di tensione sul campo del fanalino di coda del campionato di A1. E così per l’Aran Pineto non c’è stato nulla da fare: seconda sconfitta di fila, dopo quella di Vibo Valentia. Altro che stanchezza: sarà stata anche la quinta gara in 13 giorni per i biancorossi di De Giorgi, ma non hanno lasciato nemmeno le briciole per strada. Netto il divario di valori tecnici e fisici in mezzo al campo. Altro che impresa, non c’è stata partita.

    L’Aran ha retto un po’ all’inizio, poi è crollata sotto i colpi di Macerata, specialmente quelli partiti da una battuta che ha messo in crisi la ricezione di Pineto. 3-0 e tutti a casa: quarta vittoria di fila per Macerata che ha consolidato il quarto posto in classifica, l’Aran può concentrarsi sulla sfida salvezza di sabato 2 gennaio, sempre a Roseto, contro la Yoga Forlì, approfittando del turno di riposo previsto dal calendario per domenica.

    Nell’occasione ci sarà bisogno di una prestazione di carattere per non abbandonare le chance di restare in A1. Fa ben sperare che Forlì non ha in squadra i fenomeni visti all’opera ieri sera al Palamaggetti: da Omrcen (di gran lunga il migliore in campo) a Vermiglio fino al libero Smerilli. Tanto forti i marchigiani che l’ex Dentinho, uno dei protagonisti della salvezza della passata stagione, è rimasto in panchina fino alla fine.
    Avvio di gara equilibrato. Addirittura, Aran in vantaggio per 3-1 e poi sotto 3-5 sulla serie in battuta di Igor Omrcen; ancora Pineto fino all’8-7. Da lì in poi Macerata ha accelerato, grazie anche agli errori di Gradinarov. Prima 10-16 e poi 11-18 fino al 20-25 con l’ultimo punto su errore in battuta del bulgaro.

    Nel secondo set si capisce subito che l’Aran non potrà reggere il confronto. Subito 2-10 con due punti del palleggiatore Valerio Vermiglio e con il croato Omrcen scatenato al servizio. Sull’11-21 ecco Perazzolo al posto del cubano Hernandez, in difficoltà sui palloni “sporchi” serviti da Ronaldo. Niente da fare: 13-25, un parziale da dimenticare con la Lube Macerata pressoché perfetta e Pineto in crisi in ricezione.
    Nel terzo set l’australiano Natan Roberts al posto di Gradinarov e Perazzolo opposto in luogo di Hernandez nel sestetto iniziale. Aran più combattiva, capace di ricevere meglio e, di conseguenza, di stare in partita dignitosamente. Addirittura di battersela punto a punto (9-10 e 10-12). Poi, chiaramente, a Macerata è bastato forzare un po’ i tempi per spuntarla e per l’Aran è stata notte fonda.

    «No, la squadra non mi è piaciuta», il pensiero di Roberto Fant, tecnico dei gialloblù di casa, «la prestazione è stata negativa. Certo, i punti per la salvezza non possiamo conquistarli contro Macerata, ma giocare bene aiuta a far lievitare la consapevolezza nei propri mezzi. Dobbiamo lavorare molto».
    Anche perché, nei bassifondi della classifica, l’Andreoli Latina ha vinto a Taranto, acuendo la crisi della Prisma di Paolo Montagnani (divorzio in vista?) e superando Forlì, sceso al penultimo posto.