L’Aran Pineto riprende da Cuneo
Esordio in panchina per il tecnico Font.
PESCARA. Non è certo a Cuneo, stasera, che l’Aran deve cercare i punti per continuare a sperare nella salvezza. Il gap tecnico a favore della Bre Banca Lannutti, quarta in classifica con 21 punti, non autorizza sogni di gloria. Men che meno a un sestetto che non ha mai vinto. Ma la 12ª giornata di serie A1 di volley è stata ravvivata dal cambio dell’allenatore sulla panchina dell’Aran. Alla vigilia, via Alessandro Brutti, squadra affidata a Roberto Fant, classe 1966, ex secondo a Roma e a Piacenza, torinese di nascita. Anche lui alla prima esperienza in A1. Un fulmine a ciel sereno visto che Ronaldo e campagni sono reduci da 10 sconfitte in altrettante partite e che finora l’allenatore non era mai stato messo in discussione. Il tecnico marchigiano si è dimesso, ma la dinamica della giornata di martedì fa pensare che siano state indotte da certi comportamenti. Ecco, quindi, che anche una partita sulla carta proibitiva assume un valore probante per capire come la squadra reagirà.
Roberto Fant ha avuto appena il tempo di conoscere i giocatori e i dirigent e poi mettersi in viaggio per Cuneo. Questa sera pronostico chiuso contro Grbic, Mastrangelo, Wijsmans e compagni. Ancora più chiuso quello di domenica a Trento contro i campioni del mondo dell’Itas Trentino. Ma queste due gare nel giro di quattro giorni serviranno a preparare quella che può essere considerata l’ultima spiagga: domenica 6 dicembre (ore 15,45, diretta televisiva su Rai Sport Più) contro Loreto, al PalaMaggetti di Roseto. Per sperare di evitare le ultime due posizioni in classifica che portano alla retrocessione, l’Aran dovrà battere i marchigiani. E per riuscirci si avvarrà anche del 39enne opposto cubano Hernandez, che potrebbe giocare qualche scampolo di gara tra stasera e domenica. Il cubano dal giorno del suo arrivo si sta allenando per la sfida contro Loreto.
La società, inoltre, ha smentito di voler cedere il centrale Massimiliano Di Franco alla Prisma Taranto dell’ex Montagnani che all’ex di Forlì e Modena un pensierino l’ha fatto. Dal canto suo, Roberto Fant è sembrato fiducioso: ha visto l’Aran giocare e spera di poter invertire la rotta. La speranza è che il cambio dell’allenatore produca una scossa alla squadra che ha deluso un po’ le attese sotto il profilo caratteriale. Appena un punto conquistato e 5 set vinti, il fanalino di coda del campionato di A1 di pallavolo spera di poter voltare pagina. Magari non da Cuneo o da Trento. Ma da queste due trasferte tutti si aspettano qualche segnale incoraggiante.
Roberto Fant ha avuto appena il tempo di conoscere i giocatori e i dirigent e poi mettersi in viaggio per Cuneo. Questa sera pronostico chiuso contro Grbic, Mastrangelo, Wijsmans e compagni. Ancora più chiuso quello di domenica a Trento contro i campioni del mondo dell’Itas Trentino. Ma queste due gare nel giro di quattro giorni serviranno a preparare quella che può essere considerata l’ultima spiagga: domenica 6 dicembre (ore 15,45, diretta televisiva su Rai Sport Più) contro Loreto, al PalaMaggetti di Roseto. Per sperare di evitare le ultime due posizioni in classifica che portano alla retrocessione, l’Aran dovrà battere i marchigiani. E per riuscirci si avvarrà anche del 39enne opposto cubano Hernandez, che potrebbe giocare qualche scampolo di gara tra stasera e domenica. Il cubano dal giorno del suo arrivo si sta allenando per la sfida contro Loreto.
La società, inoltre, ha smentito di voler cedere il centrale Massimiliano Di Franco alla Prisma Taranto dell’ex Montagnani che all’ex di Forlì e Modena un pensierino l’ha fatto. Dal canto suo, Roberto Fant è sembrato fiducioso: ha visto l’Aran giocare e spera di poter invertire la rotta. La speranza è che il cambio dell’allenatore produca una scossa alla squadra che ha deluso un po’ le attese sotto il profilo caratteriale. Appena un punto conquistato e 5 set vinti, il fanalino di coda del campionato di A1 di pallavolo spera di poter voltare pagina. Magari non da Cuneo o da Trento. Ma da queste due trasferte tutti si aspettano qualche segnale incoraggiante.