L’Italtennis scrive la storia: alle azzurre la BJ King Cup
Dopo 11 anni le italiane vincono il trofeo grazie ai trionfi di Paolini e Bronzetti Oggi in campo la maschile nei quarti di finale di Coppa Davis contro l’Argentina
MALAGA. JL'Italia trionfa nella finale della Billie Jean King Cup a Malaga, ormai un luogo magico per il tennis azzurro, dove un altro «sogno è diventato realtà», dice la capitana Tathiana Garbin. Alla vigilia dell'esordio di Jannik Sinner e compagni nelle Finals di Coppa Davis, in campo oggi (ore 17) nei quarti contro l’Argentina, per difendere il titolo conquistato l'anno scorso, le ragazze guidate da Jasmine Paolini hanno sconfitto 2-0 in finale la Slovacchia, mettendo le mani sul trofeo già dopo i due singolari grazie ai successi di Lucia Bronzetti e della n.4 al mondo. È la quinta volta nella storia, ma l'ultima era nel 2013, che le azzurre della racchetta fanno loro il prestigioso trofeo, fino al 2019 denominato Fed Cup e poi ribattezzato in omaggio alla campionessa Usa, che ha premiato una entusiasta e commossa squadra italiana, formata anche da Sara Errani, Martina Trevisan ed Elisabetta Cocciaretto. Dopo aver avuto al meglio in semifinale sulla Polonia della n.2 al mondo Iga Swiatek, grazie al punto decisivo nel doppio di Paolini/Sara Errani, le azzurre si sono presentate da favorite all'ultimo atto e non hanno deluso le aspettative, chiudendo la sfida già dopo i due singolari. A portare a casa il primo punto è stata la riminese Bronzetti, già ottima due giorni fa contro le polacche. L'azzurra, n.78 Wta, ha ripagato in pieno la fiducia rinnovatale da Garbin mettendo sotto 6-2, 6-4 Viktoria Hruncakova (n.159), in un'ora e 20 di gioco. Nel primo set, l'azzurra ha fatto il break al terzo game e, senza mai rischiare, si è ripetuta al settimo, portandosi sul 5-2 e quini sull'1-0. Hruncakova ha provato a reagire nel secondo set, salendo da 2-2 a 4-2, ma Bronzetti ha presto ribaltando la situazione, per imporsi 6-4. «Sono fierissima di essere qui e di aver portato il primo punto - ha detto a caldo la riminese, che ha saputo ieri sera che avrebbe giocato nella finale -. Ho dormito poco e dopo un buon primo set nel secondo set lei ha spinto un pò ed io ho rallentato, anche per la tensione. Poi è andata».
Poco dopo è scesa in campo Paolini, messa di fronte alla n.1 slovacca Rebecca Sramkova (n.43 Wta). Dopo un inizio prudente, la toscana ha ingranato dal sesto gioco, facendo il break e salendo 4-2, poi ha cambiato ancora marcia per arrivare in breve al 6-2. Nel set successivo non c'è stata storia: 6-1 per l'azzurra, che ha dominato il match in 65 minuti totali, chiudendo a modo suo una stagione straordinaria. Poi è scattata la festa, con tutte le ragazze ad abbracciare Tathiana. «È incredibile finire l'anno con questa coppa, non ho parole - ha affermato Paolini prima della premiazione -. Cerco di godermi ogni momento, mi sento fortunata ad essere parte di questa squadra e portare a casa un altro trofeo. Questa settimana è stata incredibile». Una dedica speciale se l'è meritata Errani, veterana del gruppo e seconda capitana in campo: «Se posso aiutare la squadra, anche un minimo, per me è fantastico. È stato un anno incredibile, abbiamo vinto l'oro olimpico e questo titolo, è bellissimo: per me giocare per l'Italia è sempre speciale», ha concluso, prima di cantare l'inno di Mameli.
Angelo Caradonna
Poco dopo è scesa in campo Paolini, messa di fronte alla n.1 slovacca Rebecca Sramkova (n.43 Wta). Dopo un inizio prudente, la toscana ha ingranato dal sesto gioco, facendo il break e salendo 4-2, poi ha cambiato ancora marcia per arrivare in breve al 6-2. Nel set successivo non c'è stata storia: 6-1 per l'azzurra, che ha dominato il match in 65 minuti totali, chiudendo a modo suo una stagione straordinaria. Poi è scattata la festa, con tutte le ragazze ad abbracciare Tathiana. «È incredibile finire l'anno con questa coppa, non ho parole - ha affermato Paolini prima della premiazione -. Cerco di godermi ogni momento, mi sento fortunata ad essere parte di questa squadra e portare a casa un altro trofeo. Questa settimana è stata incredibile». Una dedica speciale se l'è meritata Errani, veterana del gruppo e seconda capitana in campo: «Se posso aiutare la squadra, anche un minimo, per me è fantastico. È stato un anno incredibile, abbiamo vinto l'oro olimpico e questo titolo, è bellissimo: per me giocare per l'Italia è sempre speciale», ha concluso, prima di cantare l'inno di Mameli.
Angelo Caradonna