PARIGI
La gioia di Simone Barlaam, recordman alle Paraolimpiadi con le origini a Penne
Oro e record mondiale nei 50 mt stile libero: "Dedico la medaglia alla mia famiglia e a tutte le persone che sono qui a vedermi, dopo li cercherò uno a uno per abbracciarli"
PESCARA. C'è un po' d'Abruzzo nei successi alle Paraolimpiadi di Parigi di Simone Barlaam. L’azzurro del nuoto ha vinto nei 50 metri stile libero maschili categoria S9 siglando anche il nuovo record del mondo, in 23.90 da lui detenuto a Tokyo 2020. Simone è nato a Milano il 12 luglio 2000, ma ha un forte legame con Penne e l’Abruzzo: suo padre Riccardo è pennese doc e lui spesso e volentieri torna a Penne a trovare sua nonna e i parenti.
In tenera età ha subito diverse operazioni per riuscire a placare i fastidi derivanti da un osso della gamba destra indebolito da un’infezione. Un calvario che, suo malgrado, lo ha reso più forte, non diverso ma «unico», come ama lui definirsi.
"Per me era questo il modo giusto - ha detto subito dopo l'oro olimpico e il primato mondiale - , fare questo record qui, così, davanti alla mia famiglia, a tutte le persone che sono venute a vedermi, a questo pubblico. L’atmosfera è completamente diversa ovviamente rispetto a tre anni fa, è incredibile. Adesso mi godrò questa premiazione e poi testa alle altre gare". "Questa Paralimpiade è iniziata molto meglio del passato. Questa ovviamente era una gara a cui tenevo molto e speravo di farla così. È stato veramente incredibile", ha aggiunto Barlaam. "Dedico questa medaglia a tutta la mia famiglia e a tutte le persone che sono qui a vedermi, in questo palazzetto, dopo li cercherò uno a uno per abbracciarli", ha concluso l’azzurro.