La società rifà i calcoli e accerta che la Tercas non potrà mai arrivare ultima

La matematica aiuta il Teramo: è salvezza

La società rifà i calcoli e accerta che la Tercas non potrà mai arrivare ultima

TERAMO. La salvezza c’è. Non cercatela sul campo dove la Banca Tercas Teramo, sconfitta a Cremona, ha fornito domenica pomeriggio una delle sue peggiori esibizioni. Cercatela imvece, come ha fatto la società biancorossa nel lungo viaggio di ritorno dalla città lombarda, nel groviglio di incroci, parità, precedenze in caso di arrivo a pari punti, quoziente canestri e tutti gli altri calcoli necessari per stilare la graduatoria al termine della stagione regolare.

Cercatela lì e la troverete. E così proprio nel giorno in cui le ha prese di santa ragione al PalaRadi, il Teramo può festeggiare la sua settima salvezza consecutiva in serie A. La notizia l’ha data la stessa società biancorossa aggiornando a tarda ora, sul poprio sito, il resoconto della partita di Cremona che inizialmente non aveva riferimenti alla salvezza. Ci sono voluti lunghi calcoli per accertare che, nonostante la batosta, il Teramo si poteva considerare in serie A anche per la prossima stagione.

Questo perché, spiegano sempre dalla società, l’attuale classifica e gli incroci delle due ultime due gare di campionato escludono l’arrivo del Teramo in ultima posizione a pari punti con una sola squadra, anche se dovesse perdere entrambe le partite ancora in calendario (sabato in casa con Treviso e il 16 maggio a Montegranaro). Un eventuale arrivo a 20 punti avverrebbe con tre o più squadre: in tal caso, considerando scontri diretti, classifica avulsa, differenza canestri e quant’altro, il Teramo non sarebbe mai ultimo.

Miracoli della matematica e dei regolamenti. Certo, sarebbe stato più entusiasamante conquistarsela sul campo (comunque il Teramo fa ancora in tempo se vince almeno una delle ultime due partite), ma la salvezza è arrivata ed è questo quello che conta.

Una soddisfazione che traspare chiara dalle parole del presidente Carlo Antonetti: «E’ stato un campionato difficile, sofferto, ma dobbiamo essere contenti per aver raggiunto quello che era il nostro obiettivo primario. Un risultato che tutti dobbiamo apprezzare, al di là delle ambizioni che si potevano avere. La permanenza in serie A è qualcosa di straordinario per una società come la nostra. E’ un obiettivo di grande importanza e sette anni in A sono tantissimi. Un risultato raggiunto con la difficoltà di un campionato con un equilibrio pazzesco, dove tutto può sempre succedere. I bilanci li faremo alla fine, ma intanto dobbiamo essere molto contenti perché abbiamo raggiunto l’obiettivo primario».

Raggiunto, sì, ma dopo un partita da dimenticare, soprattutto sotto il profilo del carattere. «Mi aspettavo una gara diversa», commenta Antonetti, «noi non abbiamo mai reagito nel modo giusto per cercare di vincerla. Obiettivamente era difficile, perchè loro lottavano per salvarsi e sono in gran forma, ma da parte nostra ci doveva essere un’attenzione, una determinazione che non ci sono state. Non siamo riusciti a fare la partita che volevamo e dovevamo fare: una difficoltà che purtroppo durante l’anno ci ha accompagnato spesso». Rimproveri da fare? «Aspettiamo la fine del campionato. Mancano due partite e dobbiamo avere la forza e la voglia di vincerle per ottenere il piazzamento migliore: se non sarà l’ottavo posto, dovrà essere il nono».

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