La Sieco è fragile, Sora passa a Ortona
Circa 500 spettatori per l’anticipo di mezzogiorno contro la capolista: il pubblico biancazzurro boccia l’iniziativa della Lega
INVIATO A ORTONA. Pronostico rispettato a Ortona: la capolista Sora batte 3-1 la Sieco Impavida e resta a punteggio pieno al comando del campionato di serie A2 di pallavolo maschile. Netta la differenza di valori tra le due squadre, sul piano del gioco e fisico. Si tratta della prima sconfitta casalinga per la Sieco Impavida, la seconda di fila. Appena cinque punti in graduatoria dopo altrettante partite, niente a che vedere con il cammino della passata stagione. E’ proprio questo il punto: la partita di ieri ha detto che la squadra di Nunzio Lanci non ha i mezzi per lottare per i primi posti. La fragilità caratteriale è evidente: alla prima difficoltà il sestetto ortonese si sfalda. Non è ancora squadra, un’amara constatazione che va fatta tanto è palese. Sora conferma di possedere le carte in regola per ambire alla Superlega; l’orizzonte di Ortona, invece, non è quello che tutti sperano, ovvero i primi quattro posti. Altra considerazione: l’anticipo di mezzogiorno non alletta i tifosi. Ce n’erano circa 500 ieri al palazzetto di Ortona per il primo appuntamento casalingo all’ora di pranzo. Una sonora bocciatura per la novità promossa dalla Lega. Il pubblico di Ortona nella passata stagione superava stabilmente le mille unità, ieri nemmeno la metà, senza contare la rappresentanza arrivata da Sora. La partita alle 12 di domenica è un pugno nello stomaco degli appassionati della pallavolo, ma d’altronde chi governa questa disciplina sportiva da tempo non ne azzecca una.
Tornando alla partita, preceduta da un minuto di silenzio in memoria del compianto giornalista Adelio Pistelli, Sora fa il bello e il cattivo tempo. L’approccio della Sieco Impavida è da dimenticare, in pratica non regge l’urto della capolista che esibisce un Fabroni in grande spolvero, un Rosso implacabile e un Hoogendoorn in salute. La battuta dei ciociari manda in tilt la ricezione degli ortonesi e il 20-25 dà la misura dell’andamento della partita, il cui copione non cambia nel secondo parziale. Fragile equilibrio iniziale e poi Sora che prende il largo. Non brilla la stella di Fiore, il grande ex a tratti beccato dal suo ex pubblico. La reazione della Sieco Impavida si manifesta con l’ingresso in campo di Pietro Di Meo al posto dello spento Paoletti. L’opposto di Sulmona porta un po’ di vivacità, ma non basta, perché Ortona è fragile e nella fase cruciale del set si lascia andare. Sora abbassa l’intensità del gioco e la Sieco Impavida ne approfitta nel terzo set (25-20) in cui dà il massimo e si illude di poter riequilibrare la partita. Un’illusione appunto, perché Sora si rimbocca le maniche, pigia il piede sull’acceleratore e mette a nudo le lacune caratteriali, oltre che tecniche, dei padroni di casa. Il pubblico di fede ortonese getta la spugna, al palasport si sentono solo le voci dei ciociari: “Sora, Sora!!” oppure “salutate la capolista”. Finisce 25-20, un parziale che sugella il 3-1 in favore della prima della classe. Domenica (alle 18) arriverà Vibo Valentia, altra candidata al grande salto.
@roccocoletti1
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