La Val di Sangro fa festa: bentornata Eccellenza

CITTA' SANT’ANGELO. “Ce ne andiamo in Eccellenza” cantano i ragazzi della Val di Sangro nel dopo partita, all’interno di uno spogliatoio che ha tutte le sembianze di una curva piena di ultras. E come dar loro torto: ora possono, ora hanno ragione, ora hanno vinto. Il massimo campionato regionale riabbraccia i biancazzurri di uno stremato, ma soddisfattissimo Ettore Giannico: «E’ una bellissima sensazione aver riportato questa squadra così in alto. Considerando che sono anche del posto, la gioia è doppia. Questa promozione è il frutto di un lavoro iniziato lo scorso anno dove perdemmo la finale con la Torrese. Oggi credo che il risultato sia più che meritato e ce lo godiamo tutto».

Nel dopo partita, il tecnico dei biancazzurri ha voluto chiudersi, con i suoi ragazzi, all’interno dello spogliatoio «ringraziandoli per tutto l’impegno che ci hanno messo durante una stagione difficilissima».

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A fare le spese del trionfo del Sangro è il Pontevomano. Sembra che sia una maledizione sulla formazione teramana, costretta a rimandare, per il terzo anno consecutivo il primo, storico appuntamento con l’Eccellenza. Il lungo periodo di stop si è rivelato un pessimo alleato dei gialloneri, apparsi in balìa degli avversari per lunghi tratti della contesa e incapaci di abbozzare una reazione anche dopo che sono andati sotto nel punteggio. Massarotti: «Abbiamo sbagliato l’approccio e siamo andati subito in difficoltà. Sul campo si vedeva che loro avevano un ritmo diverso. Nella ripresa c’è stata una leggera supremazia territoriale dei miei, ma si è rivelata sterile. Ora ci prendiamo tutti una pausa e tra qualche giorno valuteremo il da farsi».

Ed ha ragione Massarotti: la Val di Sangro dimostra fin dalle prime battute di avere un passo diverso e già al 17’ sblocca il risultato: Di Gaetano e Fabiocchi non si capiscono, Tano recupera palla e serve Di Marco che dal limite dell’area non lascia scampo a Di Martino.

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Teramani colpiti e incapaci di reagire. Così, in chiusura di frazione sono sempre i biancazzurri ad avere la palla del raddoppio, ma il destro di Beniamino si stampa sulla traversa.

Nonostante la girandola di sostituzioni operate da Massarotti, la ripresa scorre via senza particolari sussulti, con Trivillino chiamato a svolgere un lavoro di ordinaria amministrazione. Poi, a 10’ dalla fine, Diompè, in assoluto il migliore in campo, mette il lucchetto alla partita superando il portiere teramano con un delizioso pallonetto.

Il gol dà avvio ai festeggiamenti che proseguono dentro e fuori dal campo al triplice fischio di un preciso Ursini di Pescara. Da oggi, la storia della Val di Sangro si arricchisce di un'ulteriore pagina di gloria.

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