La Virtus Lanciano al Picco per sfatare il tabù Spezia

In serie B tre sconfitte e sei pareggi: i rossoneri non hanno mai vinto con i liguri Abbassata l’età media: entreranno più soldi in cassa grazie al “minutaggio”

LANCIANO. Lo Spezia è la bestia nera del Lanciano in serie B. La Virtus infatti in 9 incontri disputati non ha mai vinto: 6 pareggi e tre sconfitte. Un motivo in più quindi per invertire la rotta e conquistare punti necessari per una classifica che con i due punti di penalità – e un altro in arrivo – è ancora critica. La banda di Maragliulo è arrivata ieri sera in Liguria senza Milinkovic, che nei giorni scorsi ha rimediato un colpo sulla coscia e Zé Eduardo, alle prese con la distorsione alla caviglia che gli dà ancora qualche problema. C’è però Di Matteo che rientra dalla squalifica in difesa. Nel pacchetto arretrato l’arrivo di Cragno – e con Boldor spesso schierato al centro – contribuisce al minutaggio che la Virtus, dopo il mercato di gennaio, può applicare appieno. La linea verdissima infatti sta diventando una fonte di reddito per la società. Che sui giovani ha sempre puntato, ma che sui giovanissimi, a gennaio, ha costruito la nuova squadra. L’età media della Virtus infatti si è abbassata di oltre un anno, passando dai 25,6 anni del 31 dicembre 2015 ai 24,1 anni di oggi. Sono partiti giocatori come Mammarella, Piccolo (ex di turno domani al Picco), Paghera, Di Cecco, Fofana che non erano da minutaggio e sono arrivati ragazzi giovanissimi; tre classe 1997 (Vitale, King e Bonazzoli), due 1996, ovvero Rocca e Di Nicola, molti 1994 e 1995. Tutti giocatori che Maragliulo sta schierando, ottenendo un doppio vantaggio: vittorie e soldi per le casse della società. Anche se, i soldi, visto che i giocatori sono in prestito non saranno molti. Il minutaggio infatti ha regole quest’anno molto ferree e complesse che premia i giocatori di proprietà e dimezza i guadagni che ci sarebbero con quelli in prestito. Per accedere ai preziosi minuti bisogna avere ragazzi di proprietà dal 1993 in su. In pratica per massimizzare i profitti, bisognerebbe avere in campo almeno 5 under 21 di proprietà per i 90 minuti di gioco per un totale di 450minuti per quasi tutte le partite. Ma è difficile, se non impossibile per quasi tutte le squadre; per la Virtus lo è ancora di più visto che di giocatori di proprietà, da minutaggio, ha Di Francesco, Boldor e Di Filipppo. Però, sabato scorso al Biondi – e domani al Picco – in campo di under ne ha schierati 4 (Cragno, Vitale, Rocca e Di Francesco) con un quinto, Bonazzoli, che è entrato nel secondo tempo. Ma il guadagno massimo c’è stato solo con Di Francesco che è di proprietà: i 90 minuti giocati vengono considerati 90 minuti pieni e valgono il 100% di un budget che deve essere ancora stabilito. Invece i giocatori in prestito dimezzano tempi e percentuali. Ad esempio Vitale, classe1997, se gioca 90 minuti gliene vengono riconosciuti 45 col minutaggio e pagati al 50% perché è in prestito. Lo stesso vale per Bonazzoli, Rocca, King, Di Nicola. Ad ogni modo solo a fine stagione si tireranno le somme. Per ora i giovani sono una risorsa. Cragno in porta ha dato sicurezza, Boldor in difesa è un baluardo, Vitale a centrocampo fa benissimo da play e da mezzala, Di Francesco ha realizzato 4 gol. Domani non dovrebbe esserci Rocca a centrocampo accanto a Vitale, ma Giandonato che ha fatto bene nei due spezzoni di partita giocati. Maragliulo deve sciogliere i dubbi sul modulo, visto che è propenso a passare dal 4-4-1-1 al 4-3-3 e in attacco con Marilungo, uno tra Ferrari (ex spezzino come Maragliulo che giocò nello Spezia nel 1993/94) e Bonazzoli se dovesse giocare con due attaccanti. Lo Spezia degli ex De Col e Piccolo, gioca con il 4-3-3 e il mister rossonero potrebbe essere indotto ad utilizzare un modulo speculare.

Teresa Di Rocco

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