Lanciano, Falcone chiede di giocare
Il ventenne esterno d’attacco vuol convincere Gautieri a dargli una maglia da titolare: «Pronto a dare il mio contributo»
LANCIANO. Dicono che l’Inter gli abbia messo gli occhi addosso, avendo chiesto informazioni al Lecce. Che, proprietario del suo cartellino, lo ha mandato a farsi le ossa a Lanciano. Nel frattempo però Luigi Falcone, 20enne attaccante esterno della Virtus, ha altre priorità, come quella di convincere il proprio allenatore a dargli una maglia da titolare. «Mi sembra ovvio voler giocare di più, ma sinora ho condiviso le scelte del mister e il modo in cui ha gestito il mio recupero. Forse anche per questo ho accettato in maniera tranquilla tribuna e panchina, cercando semmai di farmi trovare sempre pronto all’occorrenza. Il problema che ho avuto in questa fase iniziale di stagione (pubalgia, ndc), è stata una novità per me e mi ha creato non poche difficoltà. Per fortuna però è tutto superato e ora mi sento benissimo e pronto a dare il mio contributo», spiega il giovane gioiellino di Mesagne, capace di spaccare le partite sfruttando al meglio i pochi minuti a sua disposizione. «Cosa non sempre facile», confessa il diretto interessato, «perché se è vero che entrando nella parte finale del match si ha il vantaggio di affrontare avversari stanchi, sono altrettanto innegabili le difficoltà contingenti. A parte quella col Livorno, che era una gara ancora apertissima (nella quale fu proprio Falcone a offrire a Volpe l’assist del definitivo 1-1, ndc), a Vicenza eravamo tutti dietro a protezione dell’1-0, mentre col Bari sono entrato a risultato ormai acquisito». Anche sabato a Terni la solita manciata di minuti, ma con un finale ben diverso: «È andata bene, ed è una partita che non dimenticherò tanto facilmente. Al Liberati infatti ho segnato la mia prima rete in serie B. Una rete che dedico ai miei familiari e a me stesso. Perché mi ripaga dei tanti sacrifici fatti in questi anni, nella speranza che sia la prima di una lunga serie». Un gol tanto prezioso quanto stilisticamente apprezzabile, al punto da essere considerato il più bello della 16a giornata: «Mi fa piacere, anche perché è stato fortemente voluto, nel senso che sono riuscito a piazzare la palla proprio dove volevo, ovvero tra Brosco (il difensore ternano appostato sulla linea, ndc) e l’incrocio dei pali, anche se è stata fondamentale la scelta di calciare di destro, dopo averla stoppata di sinistro. Adesso però non bisogna fermarsi», conclude Luigi Falcone, «soprattutto perché alle porte c’è un'altra sfida importantissima: quella al Biondi contro il Cesena. Contro cui dobbiamo cercare di cogliere il primo successo interno della stagione».
Stefano De Cristofaro
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