Lanciano, un tonfo che fa male
Rossoneri battuti dal Marcianise, addio play off e ora occhio alla salvezza
LANCIANO. Altro che play off. Dopo l’ennesima sconfitta casalinga (la sesta in stagione, dopo quelle precedentemente patite per mano di Verona, Portogruaro, Ternana, Reggiana e Cosenza), la Virtus tutta, squadra, dirigenza e tifosi, farà bene a guardarsi le spalle cercando, nelle sei restanti gare, di tenersi a distanza dal quint’ultimo posto, occupato dal Foggia, con 31 punti all’attivo.
Quattro in meno rispetto ai frentani, incapaci di riscattare al Biondi il primo ko esterno della stagione. Eppure l’avversario, contrariamente ai precedenti, non era di quelli irresistibili. Contro un Real Marcianise deciso a strappare il punticino, la squadra dello squalificato Pagliari (sostituito in panchina dal vice Di Fabio, mentre per analogo motivo al posto del tecnico campano Boccolini c’era Montefusco) si è fatta notare solo in avvio con Colussi, il cui colpo di testa a portiere battuto veniva salvato sulla linea da una provvidenziale respinta di petto di Alfano.
Erano passati appena 11’ e le cose sembravano mettersi bene, anche alla luce dell’atteggiamento estremamente rinunciatario degli ospiti, che sino alla fine continueranno a spezzettare il gioco ricorrendo a tutti gli stratagemmi del caso (svenimenti al primo contatto avversario, rimesse in gioco lentissime, ecc...), agevolati tra l’altro da un arbitraggio assai tollerante da questo punto di vista.
Tutte cose, sia ben chiaro, che non giustificano la scialba prestazione offerta da Di Cecco e soci, capaci di rialzare la testa solo dopo l’inutile gol della bandiera, siglato su rigore, e ad una manciata di minuti dal termine, dal neo entrato Masini. Per il resto, buio assoluto: continui fraseggi a centrocampo, tanto possesso palla ma nemmeno lo straccio di una conclusione nella porta avversaria.
L’esatto opposto della squadra campana, che sia pur in maniera casuale, ha avuto il merito di concretizzare al meglio le poche palle gol costruite, segnando, una dietro l’altra, due reti di ottima fattura.
La prima, arrivata al 25’ del primo tempo, addirittura da centrocampo, con un calibrato pallonetto di Romano da centrocampo che coglieva fuori dai pali Aridità. Nemmeno il tempo di riordinare le idee, ecco arrivare il raddoppio, firmato da Manco, a conclusione di una splendida triangolazione volante con Galizia.
E la Virtus? Resta a guardare, tra i fischi di un pubblico sempre meno numeroso (appena 191 i paganti di ieri, record negativo stagionale) e che si è fatto sentire solo per i cori ironici rivolti ai suoi (ex a questo punto) beniamini.
Nemmeno i cambi, due dei quali effettuati all’inizio della ripresa, sortiscono gli effetti sperati. Idem il ritorno sulla fascia di sinistra di Sansone, in giornata no, al pari di quasi tutta la squadra.
Il Real Marcianise non corre alcun rischio, limitandosi a controllare l’incontro, senza però rinunciare alla sua stucchevole melina.
Un atteggiamento, questo, che gli consente comunque di portare a casa il risultato pieno e, con esso, gli applausi della tifoseria frentana. Esattamente com’era accaduto, in passato, al termine delle sfide con Verona, Portogruaro, Reggiana e Valle del Giovenco.
Quattro in meno rispetto ai frentani, incapaci di riscattare al Biondi il primo ko esterno della stagione. Eppure l’avversario, contrariamente ai precedenti, non era di quelli irresistibili. Contro un Real Marcianise deciso a strappare il punticino, la squadra dello squalificato Pagliari (sostituito in panchina dal vice Di Fabio, mentre per analogo motivo al posto del tecnico campano Boccolini c’era Montefusco) si è fatta notare solo in avvio con Colussi, il cui colpo di testa a portiere battuto veniva salvato sulla linea da una provvidenziale respinta di petto di Alfano.
Erano passati appena 11’ e le cose sembravano mettersi bene, anche alla luce dell’atteggiamento estremamente rinunciatario degli ospiti, che sino alla fine continueranno a spezzettare il gioco ricorrendo a tutti gli stratagemmi del caso (svenimenti al primo contatto avversario, rimesse in gioco lentissime, ecc...), agevolati tra l’altro da un arbitraggio assai tollerante da questo punto di vista.
Tutte cose, sia ben chiaro, che non giustificano la scialba prestazione offerta da Di Cecco e soci, capaci di rialzare la testa solo dopo l’inutile gol della bandiera, siglato su rigore, e ad una manciata di minuti dal termine, dal neo entrato Masini. Per il resto, buio assoluto: continui fraseggi a centrocampo, tanto possesso palla ma nemmeno lo straccio di una conclusione nella porta avversaria.
L’esatto opposto della squadra campana, che sia pur in maniera casuale, ha avuto il merito di concretizzare al meglio le poche palle gol costruite, segnando, una dietro l’altra, due reti di ottima fattura.
La prima, arrivata al 25’ del primo tempo, addirittura da centrocampo, con un calibrato pallonetto di Romano da centrocampo che coglieva fuori dai pali Aridità. Nemmeno il tempo di riordinare le idee, ecco arrivare il raddoppio, firmato da Manco, a conclusione di una splendida triangolazione volante con Galizia.
E la Virtus? Resta a guardare, tra i fischi di un pubblico sempre meno numeroso (appena 191 i paganti di ieri, record negativo stagionale) e che si è fatto sentire solo per i cori ironici rivolti ai suoi (ex a questo punto) beniamini.
Nemmeno i cambi, due dei quali effettuati all’inizio della ripresa, sortiscono gli effetti sperati. Idem il ritorno sulla fascia di sinistra di Sansone, in giornata no, al pari di quasi tutta la squadra.
Il Real Marcianise non corre alcun rischio, limitandosi a controllare l’incontro, senza però rinunciare alla sua stucchevole melina.
Un atteggiamento, questo, che gli consente comunque di portare a casa il risultato pieno e, con esso, gli applausi della tifoseria frentana. Esattamente com’era accaduto, in passato, al termine delle sfide con Verona, Portogruaro, Reggiana e Valle del Giovenco.
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IL TABELLINO
VIRTUS LANCIANO: 1 - REAL MARCIANISE: 2
VIRTUS LANCIANO: 1 - REAL MARCIANISE: 2
VIRTUS LANCIANO (4-3-3): Aridità; Colombaretti, Antonioli, Oshadogan, Mammarella; Di Cecco, Amenta (1’ st Turchi), Sacilotto (19’ st Aquilanti); Sansone, Colussi, Improta (1’ st Masini). A disposizione: Bellucci, Coppini, Moi, Sinigaglia. Allenatore: Di Fabio. REAL MARCIANISE (4-4-2): Fumagalli; Ciano, Filosa (7’ st D’Apice), Porpora, Tomi; Manco, D’Ambrosio, Alfano, Romano; Galizia (36’ st Tedesco), Poziello (30’ st Della Ventura). A disposizione: Mezzacapo, Di Napoli, Alvino Montanari. Allenatore: Montefusco. ARBITRO: Borracci di San Benedetto del Tronto. RETI: 25’ pt Romano, 27’ pt Manco, 43’ st (rig.) Masini. NOTE: spettatori presenti sugli spalti 700 circa; ammoniti Di Cecco, Amenta, Tedesco; angoli 13-0 per la Virtus; recupero pt 1’; st 5’. |