«Lavoriamo bene, la classifica è bugiarda»

Il tecnico Bitetto: «Il Giulianova dei giovani finora ha sbagliato poche partite».

GIULIANOVA. Contro il Portogruaro, ospite domenica al Fadini, mancherà il solo Lieti, squalificato. Torna disponibile anche l’attaccante Melchiorri. Oggi pomeriggio (alle ore 14.30) il tecnico Bitetto proverà la formazione nell’amichevole di San Nicolò.
Il Giulianova si vede costretto a vincere contro l’insidiosa Portogruaro, squadra contro la quale Bitetto fece il suo esordio due anni fa: «E’ una squadra temibile, specie in trasferta, mostra dei buoni valori tecnici. D’altro canto, noi non possiamo fare altro che giocare la nostra partita alla ricerca della vittoria, come ogni domenica. Abbiamo sbagliato poche partite, per il resto siamo riusciti a giocare alla pari con tutti.

La classifica è deficitaria rispetto al lavoro svolto dai ragazzi». Il Giulianova è tornato in zona play out nonostante i 23 punti ottenuti: «Il nostro girone è composto da squadre sulla carta più forti di noi. Nelle restanti partite, l’esperienza diviene determinante, ma i miei ragazzi, se pure giovani, hanno del talento e meritano fiducia. Non sono giovani presi a caso e mandati allo sbaraglio, li conoscevamo, possono giocare in questa categoria».

Dal mercato di gennaio sono arrivati l’attaccante desiderato (Maritato) e due centrocampisti a completare la rosa (Di Nardo e Gubinelli): «Abbiamo completato l’organico seguendo il nostro progetto iniziale, che è quello di puntare sui giovani e valorizzarli, lo stesso che ha permesso al presidente D’Agostino di salvare il club, perchè da solo, altrimenti, sarebbe molto difficile gestire economicamente una società di calcio. Brava la società e bravi noi ad aver salvato questo patrimonio da un probabile, fino a un anno fa, fallimento. Sapevamo di incontrare delle difficoltà, ma siamo in grado di affrontarle».

4-3-3 o 3-5-2?: «Mi tengo entrambe le opzioni. Prima eravamo una sorpresa con i tre attaccanti e la velocità, ora bisogna anche saper essere tatticamente cauti, senza tuttavia rinunciare ad attaccare. Anche a Pescara siamo riusciti a creare pericoli, con Censori, ma anche 2-3 situazioni molto pericolose non sfruttate».