PALLA AL CENTRO
Le milanesi danno brio alla corsa Champions
Cadono le milanesi. E la lotta per la Champions ritrova la Lazio protagonista a pieno titolo. I biancocelesti, dovendo recuperare la gara con l’Udinese, sono potenzialmente al quarto posto al fianco del Milan. Al Meazza hanno vinto contro un’Inter spuntata e dilaniata dalle polemiche legate al caso Icardi. Le milanesi restano favorite nella corsa al terzo e quarto posto, ma si stanno complicando la vita da sole.
Nel vedere Roma-Napoli viene da chiedersi come abbia fatto Eusebio Di Francesco a tenere i giallorossi a meno tre dalla zona Champions fino all’esonero. La squadra, infatti, con l’avvento di Ranieri in panchina, è peggiorata anziché migliorare. Una vittoria (contro l’Empoli che poi ha cambiato allenatore) e due sconfitte per il tecnico testaccino. Adesso che non c’è più Di Francesco, emergono altre spiegazioni sulla crisi giallorossa: problema atletico e tanti infortuni. Prima era colpa di Di Francesco, ora si cercano altre motivazioni. Certo, poi pensi a Schick pagato 42 milioni uscire tra i fischi e capisci che c’è dell’altro, in primis le gravi responsabilità della società. Totti, al momento del cambio in panchina, aveva garantito per Ranieri. Ieri ha detto che se in futuro avrà voce in capitolo nelle scelte cambieranno tante cose. Prima di tutto servirà una rifondazione, a partire dal portiere. Intanto, dagli Usa sono arrivate le parole del presidente James Pallotta. Un tempo diceva: «Sono disgustato», cercando di pungere Di Francesco. Ora lo spartito è cambiato: «I giocatori mostrino di avere le palle», dice. Nel frattempo, però, la Champions e i suoi milioni stanno sfumando all’orizzonte. Fuoco sotto la cenere in casa Milan: venerdì Gattuso ha lanciato una frase sibillina. «Tra due mesi parlo io...». In pratica ha fatto capire che la frattura con Leonardo è insanabile. I due si sono ritrovati insieme nel Milan dopo che alcuni anni fa hanno litigato. La sensazione è che, comunque vada a finire, al termine della stagione le strade si separeranno. Non c’è feeling. La dirigenza è convinta che la qualificazione Champions sia un atto dovuto dopo i tanti milioni spesi; Gattuso non è dello stesso avviso. E in estate, a meno di sorprese, anche l’ultimo residuo della gestione Fassone&Mirabelli sarà spazzato via.
@roccocoletti1.
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