Lukaku/Martinez, coppia d'attacco dell'Inter

PALLA AL CENTRO

Le scelte, i rimpianti e l'exploit nerazzurro

Probabilmente, pesa più il colpo della Juventus, a Bergamo, che quello dell’Inter, a Torino, per il valore dell’avversario. Di certo, è stato più netto e nitido il successo nerazzurro. Il braccio di ferro prosegue. Entrambe le rivali scudetto hanno pagato dazio con gli infortuni di Douglas Costa e Barella. Ma la Juventus prima in classifica non è una sorpresa, probabilmente lo è il fatto che è ancora imbattuta, ma la capolista è comunque in scia con quanto fatto negli ultimi otto anni. Chi sta andando oltre le aspettative è l’Inter ad appena un punto dalla vetta. Il tandem Lautaro Martinez-Lukaku è assortito e affiatato. Lascia il segno alla minima occasione. E così facendo maschera anche quella ristrettezza nelle rotazioni che tanto angustia Antonio Conte. Sì, perché i tifosi nerazzurri si chiedono: fino a quando l’Inter avrà la forza per reggere il ritmo imposto dalla Juventus? Sì, perché è opinione di tutti che quella di Sarri sia una rosa più profonda e ricca di qualità. Però, riflettendo sulle recriminazioni di Antonio Conte una considerazione va fatta: negli ultimi tre anni nell’Inter sono passati giocatori del calibro di Nicolò Zaniolo (nella Primavera), Radja Nainggolan, Mauro Icardi e Gabigol, una meteora capocannoniere del campionato brasiliano e della Coppa Libertadores, che altrove stanno facendo faville dopo essere stati bocciati dal management nerazzurro. Tre di questi quattro giocatori, addirittura, sono ancora di proprietà dell’Inter. E quindi ancora un patrimonio del club. Nainggolan gioca nel Cagliari con gran parte dello stipendio pagato dal presidente Zhang; Icardi è stato letteralmente cacciato e a Parigi sta segnando con la stessa puntualità di quando era in nerazzurro; il brasiliano Gabigol, invece, sabato sera, a Lima, ha segnato la doppietta con cui il Flamengo ha ribaltato il River Plate nella finale della Libertadores. Questo per dire che comunque l’Inter di investimenti ne ha fatti in questi anni, ma a volte non sono state confortate da scelte azzeccate. E quattro giocatori di quel calibro – non propriamente gli stessi – oggi farebbero molto comodo ad Antonio Conte nella corsa allo scudetto e alla Champions. Per far rifiatare Martinez e Lukaku e per alzare il tasso tecnico dell’Inter. A proposito di valutazioni e indirizzi aziendali si consuma di giorno in giorno l’implosione del Napoli. Aurelio De Laurentiis insegue l’orgoglio del padrone, impone multe e invoca misure drastiche al Collegio Arbitrale verso quei giocatori ai quali poi chiede risultati sul campo. Magari pensa anche ad altre misure punitive. Ma l’ammutinamento dopo l’ordine di andare in ritiro non è solo colpa della squadra, ma figlia di un rapporto logoro con De Laurentiis. Lui stesso ha forzato la mano chiedendo un ritiro sul quale nessuno era d’accordo. E così il Napoli si sta incartando su se stesso, rischiando di depauperare il patrimonio dei giocatori e di vedere sfumare definitivamente la zona Champions che a bilancio vale circa 70 milioni di euro. Di questo passo si va incontro a un ridimensionamento.
@roccocoletti1. ©RIPRODUZIONE RISERVATA