Il difensore biancazzurro Hugo Campagnaro, 39 anni

BENEVENTO-PESCARA (ORE 21)

Legrottaglie torna al 3-5-2, in difesa c’è Campagnaro 

L’allenatore: coronavirus e porte chiuse? Sarebbe stato meglio non giocare 

PESCARA. The show must go on. Niente stop, per il momento, del campionato a causa dell’emergenza coronavirus e il Pescara stasera (ore 21) si ritroverà a giocare a Benevento nel silenzio assordante del Vigorito. Stadio deserto, senza pubblico e con meno di 100 addetti ai lavori autorizzati all’ingresso nell’impianto.
Stadi vuoti. «Se hanno deciso di giocare a porte chiuse lo accetto e mi fido di chi ha preso questa decisione. Se avessi deciso io avrei bloccato il campionato per avere più tempo per riflettere». Nicola Legrottaglie dice la sua sull’emergenza legata al Covid19. L’allenatore del Pescara ieri non ha tenuto la classica conferenza stampa della vigilia, ma ha risposto alle domande dei giornalisti in videoconferenza, via Facebook. I giocatori stasera verranno controllati e le misure di sicurezza saranno molto rigide, anche se poi sarà difficile chiedere ai calciatori di rispettare le distanze di sicurezza di un metro durante la partita. In campo sudano, urlano, starnutiscono, tossiscono ed è impossibile mantenere la distanza di sicurezza.
Pescara dimezzato. I biancazzurri stasera affronteranno la capolista Benevento con quasi mezza rosa indisponibile. Oltre ai tanti lungodegenti (Tumminello, Balzano, Pucciarelli, Di Grazia, Chochev), in infermeria ci sono Del Grosso, Zappa, Kastanos, Bocic, Busellato e Elizalde. A questi bisogna aggiungere gli squalificati Drudi e Palmiero. Legrottaglie, quindi, è in piena emergenza. «Ci sono 13 giocatori che regaliamo agli avversari», dice il 43enne tecnico pugliese. «Io prendo questo momento come negativo, è un po' come il coronavirus, è arrivato quando nessuno se lo aspettava, ma ho fiducia del nostro paese e chiedo fiducia anche ai nostri tifosi».

Gli allenatori Filippo Inzaghi e Nicola Legrottaglie visti da Marco D'Agostino
Si cambia. Legrottaglie sarà costretto a cambiare di nuovo modulo, passando dal 4-3-3 al 3-5-2. In difesa Bettella, Scognamiglio e il rientrante Campagnaro, che però non gioca titolare da quattro mesi e mezzo (19 ottobre con lo Spezia). Bettella non è al top e, se non dovesse farcela, potrebbe debuttare Marafini. «Noi stiamo trovando soluzioni al nostro problema», continua l’allenatore che spera di battere il Benevento. La capolista finora ha perso una sola volta, proprio contro il Pescara, nel girone d’andata. «Il Benevento proverà a vendicarsi dell’andata, certo le condizioni non sono uguali ma spero che la mia squadra faccia una grande partita nonostante gli infortuni. Stiamo trovando l’assetto migliore, non bisognerà essere spavaldi e sprovveduti».
A centrocampo con Palmiero squalificato e Busellato out, Memushaj (al rientro dopo un turno di stop) agirà da playmaker con Melegoni e Clemenza mezze ali. I due esterni, invece, saranno di nuovo Masciangelo, a destra, e Crecco sull’altro versante. In avanti Galano ha la certezza del posto, mentre c’è un ballottaggio tra Maniero e Borrelli, con quest’ultimo in netto vantaggio.
La strategia. «Dobbiamo essere bravi a sfruttare le poche occasioni che ci concederanno i nostri avversari», spiega l’allenatore del Delfino, che oggi sarà in uno stadio vuoto che invece di solito ospita oltre 12mila spettatori. «Anche la condizione ambientale sarà diversa e potrebbe essere un’arma in più per noi che non avremo pressioni. Il Benevento senza il pubblico potrebbe perdere qualcosa, perché il pubblico aiuta la squadra. Spero che sia un vantaggio per noi. Come si ferma la capolista? Negli uno contro uno potremmo far male e prendere vantaggio, poi però il tutto si deve verificare in campo e noi ci proveremo, anche se loro non hanno grandi punti deboli vista la rosa che reputo da serie A. Più saremo alti e più saremo vicini alla porta per fare gol. Mi affido alla voglia dei miei ragazzi, dovranno onorare la maglia».
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