Marquez è imprendibile, Iannone sul podio
Lo spagnolo domina anche in Texas, sesta vittoria di fila. Il pilota vastese è terzo dietro a Vinales
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AUSTIN (USA). Marc Marquez, ovvero l'uomo di Austin. Se non avesse già vinto tanto, basterebbe quel che ha fatto sul circuito texano del Gp delle Americhe per fargli meritare un posto tra le leggende del motociclismo: sei vittorie su sei gare lì disputate finora e sei pole conquistate, anche se le statistiche ne considerano solo cinque per la penalità che lo ha retrocesso sabato al quarto posto in griglia.
Ieri già al secondo giro è passato in testa e ha salutato tutti, godendo poi curva dopo curva una pista che ama e da cui è riamato. Gli altri non avevano chance, a meno di sorprese clamorose, che non ci sono state e così si è lottato solo per il secondo terzo posto, conquistati nell'ordine da Maverick Vinales (Yamaha) e il vastese Andrea Iannone, al primo podio con la Suzuki.
L'Italmoto ha però portato a casa altri risultati interessanti oltre a quello dell'abruzzese, come il quarto posto di Valentino Rossi e il quinto di Andrea Dovizioso, che grazie ai quei punti resta in testa alla classifica mondiale con 46 punti, uno in più di Marquez e cinque più di Vinales. Se Valentino ha faticato più del suo compagno per condurre la sua Yamaha su un circuito che non ha mai amato, Dovizioso (sempre leader del mondiale) ha tirato fuori tutto dalla sua Ducati, strappando nel finale la quinta posizione ad un Johann Zarco sempre pericoloso.
Un terzo posto più che giusto per Iannone il primo podio in Suzuki, risposta immediata a quello di Rins in Argentina, e dopo un week end costantemente a contatto con i migliori, spesso anche davanti. Ma soprattutto una gara condotta con grande mestiere e giusta dose di aggressività. Il pilota vastese in Texas è tornato. E alla grande anche. Un bel viatico per il ritorno sulle piste europee, sulle quali si deciderà il Mondiale. E per la conferma in Suzuki. Ora in Europa dove si capirà davvero da che parte spira il vento, anche se il duo Marquez-Honda ha dato ieri una notevole impressione di forza ed equilibrio. «Non avevo tanta fiducia», ha detto scherzando Marquez, «per questo ho cercato di andare subito davanti per cercare di allungare. Per fortuna ci sono riuscito». Decisamente più felice, in rapporto, Iannone, che voleva finalmente dimostrare il suo valore dopo una stagione difficile e un inizio 2018 poco fortunato. «Io ci ho sempre creduto. Ho voluto reagire e si dimostra che il lavoro viene ricompensato», ha affermato il centauro vastese. «Sono sicuro che da qui in poi saremo sempre vicini ai primi». Meno bene è andata alla seconda Ducati ufficiale, con Jorge Lorenzo solo undicesimo dopo un weekend difficile. L'Aprilia ha trovato un buon decimo posto con Aleix Espargaro.
Moto2. Festa tricolore in Moto2. Francesco Bagnaia (Kalex) trionfa negli Stati Uniti, chiudendo la gara in 39’30” 016, precedendo lo spagnolo Alec Marquez, che sabato aveva conquistato la pole position, e il portoghese Miguel Oliveira (Ktm). Ai piedi del podio, gli spagnoli Joan Mir e Iker Lecuona. Grazie alla vittoria, Bagnaia sale in testa alla classifica mondiale con 57 punti, dieci in più rispetto a Marquez e a Mattia Pasini, ieri settimo. Decima posizione per un altro italiano, Lorenzo Baldassarri.
Moto3. Dopo la pole di sbato, lo spagnolo Jorge Martin ha conquistato anche la vittoria in Texas, terza prova del mondiale classe Moto3. Il pilota della Honda, si è imposto in 39’12”869, allungando nel finale sugli italiani Enea Bastianini (Honda, +1.451), secondo, e Marco Bezzecchi (KTM, +3.518). Appena fuori dal podio altri due piloti tricolori, Andrea Migno (Ktm, +4.172), quarto, e Fabio Di Giannantonio (Honda, +4.186), quinto. In classifica, Martin è il nuovo leader con 55 punti, davanti al connazionale Aron Canet, oggi ottavo, con 48. Seguono, nell'ordine, gli italiani Bezzecchi (43), Di Giannantonio (37) e Bastianini (33).