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CALCIO SERIE B
Memushaj: obiettivo promozione
«Volevo tornare qui e ci sono riuscito, mi piacerebbe diventare una bandiera»
PALENA. «Volevo tornare qui a tutti i costi e ci sono riuscito». Missione compiuta per Ledian Memushaj, rientrato al Delfino dopo una stagione tribolata in serie A, a Benevento. «L’anno scorso sono andato via perché con Zeman non mi sentivo più un giocatore importante e sono andato in A», racconta il centrocampista albanese, che per tre stagioni è stato il capitano dei biancazzurri. «La fascia non mi interessa. E’ Brugman il mio capitano e spero che rimanga qui con noi perché è un giocatore fortissimo». Ha firmato un contratto di 4 anni: in pratica, quasi sicuramente chiuderà la carriera in riva all’Adriatico. «Mi piacerebbe diventare una bandiera del Pescara. Obiettivo serie A? Certo, quale dovrebbe essere? Io voglio tornarci e sono convinto che faremo un grande campionato. Non vedo squadre “ammazza” campionato, finora». Memushaj era stato ceduto l’anno scorso al Benevento per circa 700.000 euro e ora il Pescara lo ha rilevato a titolo definitivo accollandosi l’oneroso il contratto (poco meno di un milione di euro per i prossimi due anni) spalmandolo fino al 2022.
Un epilogo che Ledian ha voluto fortemente. Tornare in Abruzzo era la sua priorità. «L’anno scorso, a gennaio, il presidente Sebastiani mi aveva contattato per sapere se da parte mia c’era la disponibilità a tornare subito a Pescara. Io ho dato l’assenso, ma il Benevento e De Zerbi non mi hanno lasciato partire. Per De Zerbi ero indispensabile, ma non mi ha dato spazio e non mi ha quasi più parlato durante i mesi seguenti al mercato invernale». Ora finalmente a casa, perché Ledian in Abruzzo ha trovato l’ambiente ideale per esprimersi al meglio e si sente coccolato. «Sono reduce da un piccolo intervento alla caviglia, ma sono pronto per tornare in campo e dare tutto per il Pescara. Qui sto bene e ho sempre sperato di tornarci un giorno», ha detto la mezzala di Valona, che sarà una pedina inamovibile del centrocampo che ha in mente Bepi Pillon, insieme a Machin e Brugman. Oggi la squadra sosterrà il primo allenamento sul manto erboso del campo sportivo di Palena, tirato a lucido per il ritiro dei biancazzurri. Due sedute al giorno, una al mattino (alle 10) e, l’altra, nel pomeriggio (ore 17). Il primo test ci sarà domenica, alle 17, probabilmente contro la il Delfino Flacco Porto (Eccellenza). (l.d.m.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Un epilogo che Ledian ha voluto fortemente. Tornare in Abruzzo era la sua priorità. «L’anno scorso, a gennaio, il presidente Sebastiani mi aveva contattato per sapere se da parte mia c’era la disponibilità a tornare subito a Pescara. Io ho dato l’assenso, ma il Benevento e De Zerbi non mi hanno lasciato partire. Per De Zerbi ero indispensabile, ma non mi ha dato spazio e non mi ha quasi più parlato durante i mesi seguenti al mercato invernale». Ora finalmente a casa, perché Ledian in Abruzzo ha trovato l’ambiente ideale per esprimersi al meglio e si sente coccolato. «Sono reduce da un piccolo intervento alla caviglia, ma sono pronto per tornare in campo e dare tutto per il Pescara. Qui sto bene e ho sempre sperato di tornarci un giorno», ha detto la mezzala di Valona, che sarà una pedina inamovibile del centrocampo che ha in mente Bepi Pillon, insieme a Machin e Brugman. Oggi la squadra sosterrà il primo allenamento sul manto erboso del campo sportivo di Palena, tirato a lucido per il ritiro dei biancazzurri. Due sedute al giorno, una al mattino (alle 10) e, l’altra, nel pomeriggio (ore 17). Il primo test ci sarà domenica, alle 17, probabilmente contro la il Delfino Flacco Porto (Eccellenza). (l.d.m.)
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