basket a2 silver
Metamorfosi Pitts: ora è diventato un uomo squadra
L’americano di Roseto sugli scudi. Chieti (senza Cardillo) a Ravenna contro l’ex Raschi. Si va verso una sola retrocessione
ROSETO. Damier Pitts è il playmaker della Mec Energy Roseto, che da realizzatore si sta pian piano trasformando in uomo squadra. Pitts ha iniziato il campionato a suon di canestri, portando una media di oltre 20 punti per gara, anche per supplire a qualche contingente problema in attacco che ad inizio stagione affiggeva gli Sharks. Dopo un paio di gare di appannamento, certamente dovute all’alto minutaggio cui era chiamato dalla scarsità di rotazioni, negli ultimi match l’americano è diventato qualitativamente più importante, capace magari di segnare meno canestri, ma di certo dal peso specifico più importante, come per esempio nei finali di gara dove arrivando con meno minuti giocati nelle gambe, riesce a fare la differenza: «Penso che il nostro buon momento di squadra sia dovuto al fatto che stiamo giocando bene e soprattutto insieme, sia in attacco che in difesa. La nostra chimica di squadra è davvero buona adesso», commenta Pitts, ovviamente felice di queste prestazioni.
Sicuro che segnare di meno non sia un problema? «Inutile segnare 20 punti se poi perdiamo», sorride sicuro il play biancazzurro, «sto segnando di meno in queste ultime gare, ma è solo perché sto cercando di giocare di più per la squadra, come mi chiede il coach. In questo modo, però, stiamo diventando un team migliore, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti». Sotto canestro con l’arrivo di Borra, avete una nuova opzione in attacco spalle a canestro, che a Treviglio avete sfruttato parecchio: «E’ vero, Jacopo e Bryan sono grandi e sono un’importante presenza in area, sia in attacco che in difesa, ma tutti i lunghi stanno girando bene», si frega le mani Pitts, che nelle ultime gare non per caso sta aumentando il numero degli assist smazzati. Dopo queste vittorie, e con una rotazione a 9 giocatori, gli Sharks possono pensare a qualcosa di più della salvezza? «Il nostro obiettivo è sempre lo stesso, pensiamo ad un match per volta», allarga le braccia il play che non vuole sbilanciarsi.
Proger Chieti. Trasferta difficile domani per la Proger Chieti, ormai quasi certa della salvezza. La squadra di coach Galli si presenta all'appuntamento ancora priva del capitano Marco Cardillo che dovrebbe riprendere ad allenarsi col gruppo solo da martedì. In dubbio la presenza di Palermo che in settimana ha subito una ricaduta influenzale. A parlare alla vigilia è l'ex biancorosso Andrea Raschi, giocatore visto a Chieti dal 2011 al 2014, atleta che ha lasciato un ottimo ricordo. «Affrontiamo una squadra in grande forma, che ha battuto un avversario forte come Recanati e che ha infilato una bella serie di risultati dopo avere cambiato un paio di giocatori. Per vincere dovremo dare il 101%, restando concentrati dall’inizio alla fine. Al di là di Sollazzo, che è il principale terminale offensivo della Proger, la forza di Chieti è proprio nel gruppo. Ognuno può essere protagonista e per questo motivo dovremo giocare una grande partita di squadra».
In A2 Gold dopo Forlì si ritira anche Veroli. Si va dunque verso un'unica retrocessione in serie B, probabilmente riservata all'ultima in classifica del girone Silver. Proprio il fanalino di coda Piacenza in settimana ha cambiato la guida tecnica affidando la propria panchina a coach Sodini, alla prima vera esperienza da capo allenatore.
Marco Rapone e Luca Colella
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