SERIE C
No a trasferta e maxischermo, rabbia e amarezza per i tifosi del Pescara
Vietati l'esodo a Foggia e la proiezione allo stadio. Domani i supporter si raduneranno sotto l'albergo per incitare la squadra prima della partenza
PESCARA - Divieto di trasferta e no ai maxi schermi, vigilia di rabbia e amarezza tra i tifosi del Pescara. Domani sera (ore 20.30) allo stadio Zaccheria i biancazzurri sfideranno il Foggia senza poter contare sull’apporto dei propri sostenitori. L’ira dei supporters era già esplosa sui social due giorni fa quando il Gos (Gruppo operativo sicurezza), organo che si occupa della gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica degli incontri di calcio, aveva vietato la trasferta ai residenti nella regione Abruzzo. E ieri il malcontento ha raggiunto livelli più alti, visto che almeno per ora è andato a vuoto il tentativo della società di fare installare i maxi schermi allo stadio per consentire ai tifosi di seguire insieme la gara. Si era pensato di far pagare una cifra modica per l’acquisto del biglietto e destinare il ricavato alle zone alluvionate, ma le difficoltà nel trovare l’intesa con la Lega Pro (ha già ceduto i diritti tv a Sky e Rai) per il momento ha fatto saltare l’ipotesi. Così, ieri i gruppi della curva Nord hanno diffuso un durissimo comunicato attaccando le istituzioni. «Ogni tifoso prima di essere tale è un libero cittadino con il sacrosanto diritto di viaggiare e di assistere ad una partita di calcio», si legge su un estratto, «non possiamo assolutamente accettare che politici e responsabili dell'ordine pubblico… preferiscono negare i più basilari diritti piuttosto che prendersi le loro responsabilità… Il calcio ha bisogno di passione, calore, tifo, rivalità e sfottò, e non di voi. Avevamo chiesto di poter tifare tutti insieme nel piazzale dell'antistadio davanti a un maxi schermo. Ma la Lega di C ha negato la diretta… Ma se pensate di fermarci vi sbagliate di grosso... non ci fate stare con la squadra dentro gli stadi? E allora ci stringeremo a loro quando domenica mattina partiranno per un'altra battaglia. L'appuntamento è alle ore 9 all'EKK Hotel, tutti con sciarpe e bandiere».