PESCARA-CHIEVO
Oddo: «Voglio partire forte, Galano è il nostro simbolo»
L’allenatore prepara il debutto: «Manca ancora qualcosa, ma la società sa cosa fare». Sebastiani: «Fernandes ottimo acquisto, Bocchetti mi ricorda l’affare Campagnaro»
PESCARA. Aspetta i rinforzi, prepara il debutto di domani all’Adriatico con il Chievo ed esalta le qualità di Galano. Massimo Oddo non vede l’ora di iniziare. L’allenatore del Pescara ha voglia di riscatto dopo l’ultima stagione negativa con il Perugia - retrocesso al termine dei play out proprio contro i biancazzurri - e vuole una partenza a tutto gas dalla sua squadra. «Stiamo completando la rosa», spiega Oddo, «manca ancora qualcosa, ma nel frattempo stiamo lavorando tanto con i giocatori che abbiamo. La squadra è pronta, sta bene e vogliamo subito partire forte».
Oggi arriva Asencio, ora Oddo aspetta Bocchetti, Vokic, Fernandes e Antei. «Del mercato si occupa la società», dice il tecnico pescarese, «io vado in panchina e devo mettere in campo i giocatori che ho a disposizione. Sono soddisfatto della squadra che ho, poi è chiaro che la società sa quello che manca, ma ho piena fiducia nei dirigenti e sono convinto che sapranno completare l’organico».
Oddo dribbla il discorso mercato ed esalta Cristian Galano, protagonista nella passata stagione dove ha realizzato 14 reti, sfiorando di un soffio il record personale (15 con il Bari nel 2017-2018). «Galano è un simbolo del Pescara», conclude l’allenatore biancazzurro, «ha qualità importanti che possono essere esaltate ancora di più avvicinandolo alla porta». Quanto alla probabile formazione, 4-3-2-1 con Fiorillo tra i pali; Bellanova, Drudi, Scognamiglio e uno tra Jaroszynski e Masciangelo a sinistra; centrocampo con Busellato, Valdifiori, Omeonga; Galano e Riccardi alle spalle di Ceter.
Parla Sebastiani. Se Oddo non si sbilancia, il presidente Daniele Sebastiani conferma gli ingaggi imminenti del difensore Salvatore Bocchetti dal Verona, del trequartista Dejan Vokic dal Benevento e del centrocampista Leandro Fernandes dalla Juventus. «Bocchetti? Se riusciamo a prenderlo, sarà un bell’acquisto», risponde Sebastiani. «È un tesseramento che paragono a quello di Campagnaro con la differenza che, dal punto di visto fisico, Bocchetti non ha problemi. Vokic dovrebbe essere il vice Galano e aspettiamo anche Fernandes che può essere una valida alternativa a Valdifiori. Con la Juventus abbiamo ottimi rapporti, c’è la possibilità di portarlo qui». Per il reparto arretrato, oltre a Bocchetti, è in arrivo anche Antei dal Benevento. «È un giocatore che, se sta bene, non ha nulla a che fare con questa categoria. Il ragazzo è già tornato in gruppo col Benevento ed è sulla via del recupero totale, quindi per la fine di ottobre penso possa essere in campo». Asencio è atteso per oggi al Poggio. «Era importante mettere un’altra pedina davanti oltre a Ceter. Giocando con una sola punta, siamo coperti in attacco».
Sebastiani toglie dal mercato Elizalde («Resterà a Pescara»), non scioglie i dubbi sul futuro di Ventola («Sono decisioni tecniche che spettano al mister») e va controcorrente sulla riapertura parziale degli stadi fino a un massimo di mille spettatori. «Questa apertura così non è positiva. Si parla di mille ingressi su inviti, quindi riservati agli sponsor. Mi metto nei panni di chi ama il Pescara e deve restare a casa. È assurdo non ospitare almeno gli abbonati in uno stadio come il nostro che ha 20mila posti».
Il nuovo sponsor. Da domani e per tutta la stagione, sulle maglie biancazzurre campeggerà la scritta Contrader. Ieri, all’Ekk hotel di Città Sant’Angelo, è stata presentata la partnership con l’azienda beneventana che opera nel campo della tecnologia. Una collaborazione che va oltre la semplice sponsorizzazione. «Siamo i primi in Italia a fare una cosa del genere», spiega Sabatino Autorino, presidente di Contrader. «Siamo specializzati in tecnologie che ci permettono di studiare a fondo tutte le caratteristiche di ciascun calciatore. Attraverso dei sensori posizionati nelle divise, nei guanti e nelle fasce muscolari, saremo capaci di valutare le caratteristiche fisiche, tattiche, ma anche psicologiche di ciascun soggetto. Sarà come se ci fosse un singolo osservatore tutti i giorni per ciascun atleta. In questo modo saremo in grado di prevedere gli infortuni, di stabilire quando è meglio far stare un giocatore a riposo, o anche il contrario». «È un progetto pluriennale che ci darà una grossa mano per monitorare l’area tecnica e far crescere i giocatori», dice Sebastiani.
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