ORA BISOGNA FAR TESORO DEGLI ERRORI

di STEFANO TAMBURINI Salire sulle nuvole e poi trovarsi all’improvviso su un prato fangoso, caduti come in mezzo a un brutto temporale. Capita: capita a chi sulle nuvole della gloria non è abituato a...

di STEFANO TAMBURINI

Salire sulle nuvole e poi trovarsi all’improvviso su un prato fangoso, caduti come in mezzo a un brutto temporale. Capita: capita a chi sulle nuvole della gloria non è abituato a viverci.

È capitato all’Italia del rugby dentro l’unico stadio, quello scozzese di Murrayfield, dove avevano già conosciuto la gioia di un successo esterno. Ci erano arrivati volando a una quota supersonica, mai raggiunta prima grazie al pomeriggio da favola con la Francia vicecampione del mondo.

Era appena domenica scorsa, era il giorno più bello della pallaovale azzurra e in così poco tempo non può cambiare il mondo. Ma è da situazioni come queste che passa la differenza fra una grande squadra e una che può diventarlo: mantenere tale intensità in due sfide così ravvicinate purtroppo non è ancora cosa per noi. Aveva messo le mani avanti, il ct Jacques Brunel, a chi faceva già ipotesi di filotto (Francia, Scozia e poi Galles) e anche qualcosa in più. Sapeva che c’era il rischio di una giornata così. Ma solo chi ha già vissuto esperienze simili sa come evitarle. L’Italia no, lo sta capendo sulla propria pelle. Il ct, dopo la batosta, ha semplicemente aggiunto: «Dobbiamo imparare dai nostri errori».

Ecco, adesso non ne va fatto un altro, quello di abbattersi. L’Italia ha già dimostrato di potersela giocare con tutte, a patto che sia una squadra. Ieri era solo una somma di singoli. E gli azzurri lo hanno compreso ancor prima di uscire dal campo, senza tirare in ballo gli errori dell’arbitro sudafricano Jaco Peyper. In uno stadio del calcio lo avrebbero assediato fin dalle prime scelte discutibili, qui no.

Qui si pensa ai propri errori, al fatto che la prova dell’uomo del match di Roma – Luciano Orquera – stavolta è stata la peggiore fra tante insufficienti.

Aver capito è già un primo passo per tornare sulle nuvole della gloria. Magari già contro il Galles.

@s_tamburini

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