Pescara a pranzo, sveglia alle 7 e ricca colazione
Squadra in campo alle 12.30 e il boemo cambia le abitudini dei biancazzurri prima della partita
PESCARA. Il lunch match (la partita alle ore 12,30) è diventato un appuntamento fisso del campionato italiano. Un evento mutuato dalla Premier League che ha fruttato enormi risorse alla Lega inglese grazie alla vendita dei diritti televisivi all'estero fidelizzando milioni di tifosi. Il Pescara, scendendo in campo a quell'ora, dovrà riformulare le abitudini della giornata-tipo a livello alimentare, ma non solo. Ad esempio, rispetto ad una partita “classica” in programma alle ore 15, la sveglia viene anticipata alle 7. Entro le 7,30, Brugman e soci devono aver consumato la colazione a base di cornetti integrali con marmellate biologiche, fette biscottate, biscotti dietetici, yogurt, cereali e miele.
Tuttavia, c'è anche chi non sente il bisogno di mangiare. Nessun problema, il primo pasto del giorno è facoltativo, al contrario del secondo. Alle 9,30, infatti, la comitiva diretta da Zeman si riunisce di nuovo a tavola per immagazzinare le energie necessarie per coprire i novanta e più minuti di partita. La dieta è a cura dello staff sanitario biancazzurro diretto dal professore Vincenzo Salini e l’organizzazione minuziosa della vigilia è affidata al team manager Andrea Gessa. Domattina, all’hotel Dragonara, sui tavoli per la colazione ci saranno alimenti molto leggeri, per il pranzo (alle 9,30), invece, le cose cambieranno. Si potrà optare per il riso o la pasta in bianco, altri sceglieranno la bresaola, il prosciutto crudo, parmigiano, oppure le carni bianche con verdura fresca. Alcuni calciatori, data l’ora, vorrebbero rinunciare anche al brunch. Ma, visto che per forza bisogna consumare qualcosa, decidono comunque di assicurare al proprio organismo il corretto apporto di calorie con toast, frutta fresca, spremute d'arancia, succhi di frutta e qualche fetta di crostata. Bandito il burro e le bibite zuccherate. Insomma, ognuno sceglie in base alle caratteristiche del proprio fisico. In ogni caso, prima di una partita, l'ideale è assorbire un mix di proteine, carboidrati, fibre, grassi di qualità, vitamine e minerali.
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tuttavia, c'è anche chi non sente il bisogno di mangiare. Nessun problema, il primo pasto del giorno è facoltativo, al contrario del secondo. Alle 9,30, infatti, la comitiva diretta da Zeman si riunisce di nuovo a tavola per immagazzinare le energie necessarie per coprire i novanta e più minuti di partita. La dieta è a cura dello staff sanitario biancazzurro diretto dal professore Vincenzo Salini e l’organizzazione minuziosa della vigilia è affidata al team manager Andrea Gessa. Domattina, all’hotel Dragonara, sui tavoli per la colazione ci saranno alimenti molto leggeri, per il pranzo (alle 9,30), invece, le cose cambieranno. Si potrà optare per il riso o la pasta in bianco, altri sceglieranno la bresaola, il prosciutto crudo, parmigiano, oppure le carni bianche con verdura fresca. Alcuni calciatori, data l’ora, vorrebbero rinunciare anche al brunch. Ma, visto che per forza bisogna consumare qualcosa, decidono comunque di assicurare al proprio organismo il corretto apporto di calorie con toast, frutta fresca, spremute d'arancia, succhi di frutta e qualche fetta di crostata. Bandito il burro e le bibite zuccherate. Insomma, ognuno sceglie in base alle caratteristiche del proprio fisico. In ogni caso, prima di una partita, l'ideale è assorbire un mix di proteine, carboidrati, fibre, grassi di qualità, vitamine e minerali.
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