Pescara, iscrizione ancora da completare
Tarda la certificazione dei crediti di mercato e la Caripe aspetta per il prestito pattuito
PESCARA. La settimana si chiuderà senza che il Pescara abbia la certezza di iscriversi alla prossima C1. Ci sono problemi che, incrociando le dita, possono essere definiti tecnici. Dalla Lega di Milano non sono ancora arrivate le certificazioni dei crediti di mercato vantati dal club biancazzurro e, di conseguenza, Banca Caripe non ha elargito il prestito di cui il Pescara ha assoluto bisogno per mettersi in regola con l’Erario. Il complesso iter dovrebbe essere chiuso tra domani e lunedì. Ieri, intanto, nella sede di via Mazzarino c’è stata un’importante riunione.
I componenti del collegio sindacale di Pescara Calcio - il presidente Paolone, Milia, Ambrosi e Trinetti - e gli avvocati Izzo e Graziano in rappresentanza di Max Pincione, socio di maggioranza di Pescara 70 e presidente di Pescara Calcio, sembra abbiano trovato la formula giusta per dare alla Caripe le garanzie richieste per la cessione del credito, che si aggira sui due milioni. Genericamente, si può parlare di azioni in pegno. Cosa significa? In parole povere: se il presidente non farà fronte ai suoi impegni, correrà il rischio di perdere il controllo del club.
Pincione, partito in fretta e furia per New York, ha lasciato detto che rientrerà in città prima della fine del mese. Tra una decina di giorni al massimo, questo ha promesso, invierà i primi due milioni di euro indispensabili per cominciare a fare calcio. Se non ce la farà, saranno subito evidenti gli scompensi a livello tecnico, perché i manager Iaconi e Bignone non potranno operare sul mercato. A quel punto, se il collegio sindacale delibererà un aumento di capitale, probabilmente sarà possibile l’intervento degli esterni. Morale: chi metterà i soldi, avrà il club. Già, ma chi metterà i soldi?
Per quanto riguarda il pagamento dell’Irpef e degli oneri previdenziali, requisiti indispensabili per l’ammissione ai campionati di C, il termine è già scaduto. Di conseguenza, salvo un miracolo, sui biancazzurri, come l’anno scorso, si abbatterà la penalizzazione di un punto. Prima della riunione del Consiglio federale, in programma per il 19 luglio, dovrebbe essere possibile ultimare la pratica per l’iscrizione. Andare oltre quella data darà una sola certezza: l’uscita a testa china dai campionati professionistici.
Per quanto riguarda il ritiro precampionato, è stata individuata una sede abruzzese. Anzi, una doppia sede. Si dovrebbe partire il 23 luglio per Caramanico e, dopo alcuni giorni di lavoro, andare a Castel di Sangro. Se non arriveranno i soldi promessi da Pincione, i biancazzurri si alleneranno nella pineta d’Avalos. Per quanto riguarda il mercato, l’ormai ex Olivieri (il Chievo ha acquisito la comproprietà pescarese) interessa all’Ancona, mentre Martini, che ha aperto un contenzioso per motivi economici con il sodalizio di via Mazzarino, piace a Perugia e Ascoli. Tra gli ex che potrebbero tornare al Pescara, invece, c’è sicuramente Marco Stella.
I componenti del collegio sindacale di Pescara Calcio - il presidente Paolone, Milia, Ambrosi e Trinetti - e gli avvocati Izzo e Graziano in rappresentanza di Max Pincione, socio di maggioranza di Pescara 70 e presidente di Pescara Calcio, sembra abbiano trovato la formula giusta per dare alla Caripe le garanzie richieste per la cessione del credito, che si aggira sui due milioni. Genericamente, si può parlare di azioni in pegno. Cosa significa? In parole povere: se il presidente non farà fronte ai suoi impegni, correrà il rischio di perdere il controllo del club.
Pincione, partito in fretta e furia per New York, ha lasciato detto che rientrerà in città prima della fine del mese. Tra una decina di giorni al massimo, questo ha promesso, invierà i primi due milioni di euro indispensabili per cominciare a fare calcio. Se non ce la farà, saranno subito evidenti gli scompensi a livello tecnico, perché i manager Iaconi e Bignone non potranno operare sul mercato. A quel punto, se il collegio sindacale delibererà un aumento di capitale, probabilmente sarà possibile l’intervento degli esterni. Morale: chi metterà i soldi, avrà il club. Già, ma chi metterà i soldi?
Per quanto riguarda il pagamento dell’Irpef e degli oneri previdenziali, requisiti indispensabili per l’ammissione ai campionati di C, il termine è già scaduto. Di conseguenza, salvo un miracolo, sui biancazzurri, come l’anno scorso, si abbatterà la penalizzazione di un punto. Prima della riunione del Consiglio federale, in programma per il 19 luglio, dovrebbe essere possibile ultimare la pratica per l’iscrizione. Andare oltre quella data darà una sola certezza: l’uscita a testa china dai campionati professionistici.
Per quanto riguarda il ritiro precampionato, è stata individuata una sede abruzzese. Anzi, una doppia sede. Si dovrebbe partire il 23 luglio per Caramanico e, dopo alcuni giorni di lavoro, andare a Castel di Sangro. Se non arriveranno i soldi promessi da Pincione, i biancazzurri si alleneranno nella pineta d’Avalos. Per quanto riguarda il mercato, l’ormai ex Olivieri (il Chievo ha acquisito la comproprietà pescarese) interessa all’Ancona, mentre Martini, che ha aperto un contenzioso per motivi economici con il sodalizio di via Mazzarino, piace a Perugia e Ascoli. Tra gli ex che potrebbero tornare al Pescara, invece, c’è sicuramente Marco Stella.