Pescara linea verde, ecco i baby di Zauri
In attesa dell’ufficialità del tecnico, tanti talenti pronti al debutto
PESCARA. Sulle orme di Verratti, Inglese, Capuano e Torreira. Luciano Zauri è il nuovo allenatore del Pescara ed entro poche ore il club ufficializzerà il nome del 41enne tecnico marsicano, che, dopo un grande campionato Primavera, raccoglierà l’eredità pesante di Bepi Pillon. Il presidente Sebastiani ha scelto, insieme al ds Bocchetti e al direttore dell’area tecnico Repetto, un profilo che dovrà lavorare con i giovani e il nome di Zauri risponde alla perfezione all’identikit tracciato dalla società.
L’allenatore anche ieri ha incontrato la dirigenza biancazzurra per costruire il Delfino del futuro. Progetto che ruoterà parecchio attorno ai giovani ed ecco che dalla Primavera, con Zauri, potrebbero salire quattro millennials di grande prospettiva. L’attaccante Gennaro Borrelli, il difensore Andrea Marafini, il centrocampista Marco Camilleri e l’esterno offensivo Fabian Pavone compongono il poker “linea verde” che Zauri potrebbe valutare per il prossimo campionato. Borrelli è l’uomo di punta della Primavera grazie anche ai 18 gol segnati in campionato. Scovato da Tonino Di Battista, Borrelli arriva in Abruzzo quando ha 14 anni. Gioca nella San Sebastiano Mazzeo di Napoli e gli bastano dieci minuti nel provino per convincere i tecnici biancazzurri. Si ispira al romanista Edin Dzeko e da bambino ammirava Luca Toni. Fisico da granatiere (è alto 194 centimetri), Gennaro è bravo nel gioco aereo e possiede una discreta tecnica.
Occhio ad Andrea Marafini, romano doc, difensore centrale, destro naturale e molto bravo in fase di impostazione. Dopo essere cresciuto in diverse scuole calcio, passa alla Lazio all’età di 10 anni e, vissute le esperienze con i Giovanissimi nazionali e gli Esordienti, passa al Pescara nel 2014. Possente, abile nel gioco aereo e diligente a livello tattico, è cresciuto tantissimo sotto la guida di Zauri, che adesso potrebbe aggregarlo alla prima squadra. L’altro 2000 parecchio interessante è Marco Camilleri, sicilino di 19anni, che, come Borrelli e Marafini, ha già assaggiato l’anno scorso l’aria della B collezionando qualche convocazione del Pescara di Pillon. Playmaker arrivato due anni fa a titolo definitivo dalla Juventus, il 19enne siciliano è un destro naturale, gioca con grande facilità ed efficacia anche con il piede sinistro. Come caratteristiche assomiglia a Gaston Brugman, ma deve crescere parecchio sotto il profilo della disciplina tattica. Il poker dei giovanissimi biancazzurri si chiude con l’unico abruzzese, Fabian Pavone. Nato e cresciuto a Silvi, Pavone è un esterno offensivo abilissimo nell’uno contro uno. Intraprendente e imprevedibile, studia Mertens del Napoli e nel campionato Primavera ha realizzato 8 gol. Deve lavorare a livello fisico, ma ha colpi importanti e ricorda molto le giocate di Matteo Politano, un sinistro che gioca a destra a piede invertito. Oltre a questi quattro 2000, bisogna considerare il terzino Alessandro Martella e, soprattutto, il difensore uruguagio Edgar Elizalde. Il sudamericano sta disputando il Mondiale under 20 in Polonia e, se dovesse rimanere in biancazzurro, questo sarà l’anno della definitiva esplosione. Potrà essere lui la vera sorpresa della stagione insieme a Davide Bettella, che con Pillon ha dimostrato di avere la stoffa del grande difensore. Zauri farà della valutazione, ma il parco millennials è molto interessante. Tutti hanno la grande chance, sognando di diventare come alcuni loro predecessori. Saranno famosi come Verrati e Torreira? Parola al campo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’allenatore anche ieri ha incontrato la dirigenza biancazzurra per costruire il Delfino del futuro. Progetto che ruoterà parecchio attorno ai giovani ed ecco che dalla Primavera, con Zauri, potrebbero salire quattro millennials di grande prospettiva. L’attaccante Gennaro Borrelli, il difensore Andrea Marafini, il centrocampista Marco Camilleri e l’esterno offensivo Fabian Pavone compongono il poker “linea verde” che Zauri potrebbe valutare per il prossimo campionato. Borrelli è l’uomo di punta della Primavera grazie anche ai 18 gol segnati in campionato. Scovato da Tonino Di Battista, Borrelli arriva in Abruzzo quando ha 14 anni. Gioca nella San Sebastiano Mazzeo di Napoli e gli bastano dieci minuti nel provino per convincere i tecnici biancazzurri. Si ispira al romanista Edin Dzeko e da bambino ammirava Luca Toni. Fisico da granatiere (è alto 194 centimetri), Gennaro è bravo nel gioco aereo e possiede una discreta tecnica.
Occhio ad Andrea Marafini, romano doc, difensore centrale, destro naturale e molto bravo in fase di impostazione. Dopo essere cresciuto in diverse scuole calcio, passa alla Lazio all’età di 10 anni e, vissute le esperienze con i Giovanissimi nazionali e gli Esordienti, passa al Pescara nel 2014. Possente, abile nel gioco aereo e diligente a livello tattico, è cresciuto tantissimo sotto la guida di Zauri, che adesso potrebbe aggregarlo alla prima squadra. L’altro 2000 parecchio interessante è Marco Camilleri, sicilino di 19anni, che, come Borrelli e Marafini, ha già assaggiato l’anno scorso l’aria della B collezionando qualche convocazione del Pescara di Pillon. Playmaker arrivato due anni fa a titolo definitivo dalla Juventus, il 19enne siciliano è un destro naturale, gioca con grande facilità ed efficacia anche con il piede sinistro. Come caratteristiche assomiglia a Gaston Brugman, ma deve crescere parecchio sotto il profilo della disciplina tattica. Il poker dei giovanissimi biancazzurri si chiude con l’unico abruzzese, Fabian Pavone. Nato e cresciuto a Silvi, Pavone è un esterno offensivo abilissimo nell’uno contro uno. Intraprendente e imprevedibile, studia Mertens del Napoli e nel campionato Primavera ha realizzato 8 gol. Deve lavorare a livello fisico, ma ha colpi importanti e ricorda molto le giocate di Matteo Politano, un sinistro che gioca a destra a piede invertito. Oltre a questi quattro 2000, bisogna considerare il terzino Alessandro Martella e, soprattutto, il difensore uruguagio Edgar Elizalde. Il sudamericano sta disputando il Mondiale under 20 in Polonia e, se dovesse rimanere in biancazzurro, questo sarà l’anno della definitiva esplosione. Potrà essere lui la vera sorpresa della stagione insieme a Davide Bettella, che con Pillon ha dimostrato di avere la stoffa del grande difensore. Zauri farà della valutazione, ma il parco millennials è molto interessante. Tutti hanno la grande chance, sognando di diventare come alcuni loro predecessori. Saranno famosi come Verrati e Torreira? Parola al campo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA