Pescara-Milan, Zeman le prova tutte: cambio per disperazione

All’Adriatico, con 21mila spettatori, arriva l’ex Lapadula. Il boemo lancia il baby Coulibaly titolare «Montella mi piace, ma io voglio la salvezza. Il nostro rendimento? Pensavo di incidere di più»

PESCARA. Zeman+Milan= spettacolo. Quando le sue squadre vedono rosso (nero) si esaltano. Raffiche di gol nei confronti: ben 71 in 21 gare. Anche oggi pomeriggio, alle 15, il Pescara spera che accada la stessa cosa. «Il Milan mi porta bene? Ma no, dai, quelle erano altre situazioni...». Sorride, sornione, però sa bene che i numeri sono quelli e il Diavolo non è al sicuro quando il boemo lo riceve a casa sua. «Montella? Lo feci comprare a Franco Sensi, purtroppo poi non ebbi l'opportunità di allenarlo alla Roma. Mi piace il suo Milan perché ha un atteggiamento molto offensivo».

Il tecnico di Praga è in svantaggio nel bilancio complessivo delle 21 sfide contro il Diavolo (5 successi, 7 pareggi e 9 sconfitte), ma nel computo delle partite in cui le sue squadre hanno giocato tra le mura amiche il ruolino è a favore del boemo. In 12 partite, Zeman ne ha vinte cinque, altrettanti sono stati i pareggi e solo due le sconfitte.

Il primo è stato un ko tremendo per l'attuale tecnico biancazzurro: quando sedeva sulla panchina del Foggia venne travolto dai rossoneri di Capello: il match che si disputò il 24 maggio del 1992 finì 2-8. I tempi sono cambiati , ma Zeman gioca sempre all’attacco. «Proveremo a batterlo», continua “Sdengo”, parlando del Milan. «Credo ancora nella salvezza». La permanenza in serie A è pura utopia, però il Delfino vorrebbe far inciampare l’ex Lapadula, che oggi torna per la prima volta da avversario nel suo vecchio stadio, con quasi 21mila spettatori. «Lapadula è un giocatore che può giocare il mio calcio», dice il boemo, pronto a varare un Pescara diverso e con una novità. Oggi pomeriggio, infatti, si vedranno in campo tutti insieme e dal 1’ Bahebeck, Campagnaro e Coulibaly.

Partiamo da quest’ultimo, che contro il Milan farà l’esordio da titolare. Appena 18enne, ma con un futuro importante davanti. Con lui a centrocampo, Memushaj mezz’ala sinistra e l’ex Muntari in cabina di regia. In difesa ci sarà il rientro di Campagnaro, dopo oltre 3 mesi d’assenza per infortunio. L’argentino comporrà la coppia centrale con Bovo, Zampano e Crescenzi (favorito su Biraghi) sulle fasce. In attacco finalmente ci sarà Bahebeck, dopo due mesi dall’ultima gara da titolare. Il francese del Psg al centro del tridente supportato da Caprari e Benali. «Campagnaro e Bahebeck hanno giocato poco e in settimana ho lavorato con loro. Sceglierò la formazione domani (oggi, ndr). È più per disperazione che dovrò cambiare qualcosa. Coulibaly? Siamo in tanti a centrocampo, ma lui non sarebbe una sorpresa perché fa parte della rosa. Al di là di chi giocherà, spero che i ragazzi riescano a trovare ancora maggiori motivazioni sapendo che avremo di fronte un avversario blasonato come il Milan. Stiamo parlando di una squadra con buoni giocatori che gioca bene, ma forse concede qualcosa dietro».

Zeman spera nella vittoria, visto che l’unico acuto della sua gestione risale alla gara d’esordio contro il Genoa. Ammette le difficoltà che sta avendo nella sua seconda esperienza a Pescara. Dopo il clamoroso successo (5-0) al debutto con il Genoa la squadra ha inanellato quattro sconfitte consecutive. «Pensavo di incidere di più», dice il boemo, «ma sono mancate le basi tattiche perché questa formazione è abituata a giocare in un modo diverso. Abbiamo sfruttato la sosta per lavorare fisicamente e tatticamente; vedremo quali saranno i frutti. Spero che i ragazzi trovino gli stimoli giusti con un avversario prestigioso». E ancora: «I miei hanno esperienza, però giocano troppo in modo individuale. Ad Avezzano giovedì ho provato alcune cose, ma tatticamente siamo ancora in ritardo». Le prove sono state fatte, ora via il sipario; il Diavolo ha già letto i precedenti contro il boemo...

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