A 6 GIORNATE DALLA FINE
Pescara, ora serve concretezza
Problemi in zona gol, un punto in tre gare e i biancazzurri sono ai margini della zona play out
PESCARA. Cresce la paura in casa Pescara. In pochi si aspettavano di vederlo così vicino al baratro. La vittoria con la Juve Stabia aveva illuso la squadra di essere a un passo dal traguardo, invece il misero punto raggranellato nelle successive tre partite ha rimesso tutto in discussione. Ora, a sei giornate dalla fine della stagione regolare, i biancazzurri hanno sole tre lunghezze di vantaggio sulla zona play out e venerdì sera torneranno in campo all’Adriatico contro il Perugia che li precede di un punto. A seguire, trasferta a Venezia (lunedì prossimo), Frosinone in casa, Trapani fuori, Livorno tra le mura amiche e l’ultimo turno al Bentegodi contro il Chievo (31 luglio). Per ipotecare la permanenza in serie B servono sei-sette punti e, soprattutto, maggiore cattiveria agonistica. La prestazione dignitosa di Cremona non può essere sufficiente per alleviare le ferite dell’ennesima sconfitta in trasferta, la sesta consecutiva, l’undicesima in sedici match totali. Adesso conta la sostanza, meno fronzoli e più concretezza, altrimenti si rischia di impaludarsi. Anche dalla società l’ultima esibizione non è stata molto apprezzata. Vero è che sarebbe stato più giusto tornare dallo Zini con un risultato positivo grazie alla crescita mostrata nella ripresa, ma l’interpretazione generale non ha convinto appieno i dirigenti, a cominciare dal numero uno del club.
Sebastiani-Legrottaglie. Lettura del match di Cremona tutt’altro che condivisa tra il presidente e l’allenatore del Delfino. Legrottaglie aveva parlato di «gara da stravincere, la migliore dopo il lockdown», invece Sebastiani ha definito la partita «fotocopia di quella di Pisa», il suo commento a Rete 8, «facciamo tanto possesso palla fine a se stesso. Poi se ti capitano due occasioni e non le capitalizzi vieni punito, anche se la Cremonese non ci è stata superiore e la squadra ha disputato un secondo tempo positivo. Se continuiamo a trotterellare sul pallone facciamo fatica, bisogna giocare più in verticale. Galano? Dargli la palla sui piedi ha poco senso, dovrebbe essere servito più verso la porta avversaria, va messo nelle condizioni di incidere». Insomma, opinioni contrastanti, ma se sui gusti non c’è disputa, qui si tratta di risultati e i numeri sono impietosi.
Calo evidente. Venti punti nelle prime tredici giornate del girone di andata, tredici in altrettanti confronti in quello di ritorno. Il saldo negativo (-7) evidenzia la flessione dei biancazzurri che rispetto al giro di boa hanno perso quattro posizioni in classifica e adesso si trovano a pochi passi dai play out. A metà stagione il Pescara guidato da Luciano Zauri occupava il nono posto a quota 26, ora è scivolato in tredicesima posizione con 39 punti.
Notiziario. Ieri la squadra ha svolto una seduta di scarico e stamani proseguirà la preparazione in vista del match di venerdì (ore 21). Contro il Perugia non ci sarà Scognamiglio a causa della squalifica. Il centrale difensivo campano verrà sostituito da Drudi che tornerà dal 1’ accanto a Bettella. Legrottaglie riavrà a disposizione Bocic che partirà dalla panchina. La novità più significativa dovrebbe essere rappresentata dal rientro nell'undici titolare di Palmiero. Il playmaker napoletano ha smaltito il problema al ginocchio ed è pronto a riprendersi il posto a distanza di oltre quattro mesi (ultimo match giocato lo scorso 4 marzo a La Spezia).
Perugia nei guai. Legrottaglie non se la passa benissimo, ma di certo Serse Cosmi non sta meglio. Il tecnico degli umbri, che ha guidato il Delfino da febbraio a giugno 2014, si presenterà all’Adriatico-Cornacchia in piena emergenza. Sicuri assenti gli squalificati Sgarbi (tre giornate), Falzerano (due) e Di Chiara che dovrà scontare il secondo turno di stop. Inoltre, tra gli infortunati Falcinelli, Vicario, Gyomber, Falasco e Angella, solo quest’ultimo ha qualche chance di recupero.
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