LA CESSIONE DEL CLUB BIANCAZZURRO
Pescara, Pavanati spinge e tratta con le banche
L’imprenditore vorrebbe chiudere a breve l’acquisto della società di Sebastiani e starebbe lavorando per ottenere una fideiussione da otto milioni di euro
PESCARA. Fideiussione. La parola magica, per far decollare la trattativa tra Daniele Sebastiani e Leonardo Pavanati, è questa. Garanzie bancarie solide e immediate, solo così l’operazione per la vendita del Pescara può sbloccarsi. Nelle ultime ore ci sono stati altri contatti tra il presidente del club biancazzurro e il 58enne imprenditore milanese che sta trattando da mesi l’acquisto del Delfino. Le parti si sono sentite telefonicamente, con Pavanati che ha voluto chiarire con Sebastiani alcune dichiarazioni in merito alla trattativa. L’immobiliarista milanese non intende rilasciare interviste fino al closing e continua a lavorare per arrivare alla fumata bianca il prima possibile. Il preliminare tra le parti è stato firmato da tempo e adesso Pavanati vuole trovare l’intesa con le banche per le fideiussioni, che ammonterebbero a circa 8 milioni di euro. Ieri mattina, da quello che trapela dall’entourage dell’imprenditore, c’è stata una riunione tra l’immobiliarista milanese e un istituto di credito. Le parti stanno cercando di abbassare i costi perchè una fideiussione di svariati milioni costa circa il 5% all'anno di interessi.
Siccome non è stata ancora trovata una soluzione, una data ufficiale per mettere nero su bianco davanti al notaio non c'è. Calcolando anche il lockdown e gli uffici che sono in modalità smart working, tutto diventa più lungo e farraginoso per quanto riguarda l’aspetto procedurale a livello bancario e amministrativo.
L’acquisizione delle quote (90%) del club avverrebbe attraverso la società A&G Real Estate spa, una delle aziende di Pavanati. Società che, al momento, ha sede a Napoli, ma che potrebbe essere riportata a breve a Milano dove è nata nel 2005. Per capire la consistenza della società in questione (1,5 milioni di capitale sociale) basta analizzare i documenti storici. L’utile d’esercizio al 31 dicembre 2019 è di circa 3 milioni, in aumento rispetto ai 2,4 milioni maturati l’anno precedente. Il fatturato del 2019 è di circa 20 milioni. Il patrimonio netto, invece, è di 15 milioni.
Al contrario, i debiti ammontano a 8,5 milioni, la maggior parte dei quali verso fornitori. Numeri che sono il frutto di un’attività che svaria nel campo immobiliare, nei servizi e nella gestione degli immobili.
I documenti, inoltre, fanno emergere che la A&G Real Estate spa dal luglio scorso ha un nuovo presidente del consiglio di amministrazione che, per l’appunto, è Leonardo Pavanati. Sebastiani aspetta e non ha fretta, ma sicuramente sarà lui il presidente del Pescara dopo la pausa del campionato, quando la squadra di Oddo il 21 novembre sarà di scena a Ferrara contro la Spal. Il nome di Pavanati è oggetto di interrogativi e perplessità nel popolo biancazzurro. Di certo, non giova a suo favore, agli occhi dei tifosi, una controversia tributaria di cui è stato protagonista fino alla Cassazione. Tuttavia il presidente Sebastiani ha definito Pavanati interlocutore «serio e interessato al Pescara, ma conosce le mie condizioni».
Nelle ultime ore il manager originario di Pontedera, il figlio Fulvio e Roberto Civitarese, l’ex arbitro e mental coach che entrerebbe in società come direttore generale, sono stati presi di mira sui social e, stando a quello che trapela, avrebbero ricevuto minacce telefoniche e via WhatsApp.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Siccome non è stata ancora trovata una soluzione, una data ufficiale per mettere nero su bianco davanti al notaio non c'è. Calcolando anche il lockdown e gli uffici che sono in modalità smart working, tutto diventa più lungo e farraginoso per quanto riguarda l’aspetto procedurale a livello bancario e amministrativo.
L’acquisizione delle quote (90%) del club avverrebbe attraverso la società A&G Real Estate spa, una delle aziende di Pavanati. Società che, al momento, ha sede a Napoli, ma che potrebbe essere riportata a breve a Milano dove è nata nel 2005. Per capire la consistenza della società in questione (1,5 milioni di capitale sociale) basta analizzare i documenti storici. L’utile d’esercizio al 31 dicembre 2019 è di circa 3 milioni, in aumento rispetto ai 2,4 milioni maturati l’anno precedente. Il fatturato del 2019 è di circa 20 milioni. Il patrimonio netto, invece, è di 15 milioni.
Al contrario, i debiti ammontano a 8,5 milioni, la maggior parte dei quali verso fornitori. Numeri che sono il frutto di un’attività che svaria nel campo immobiliare, nei servizi e nella gestione degli immobili.
I documenti, inoltre, fanno emergere che la A&G Real Estate spa dal luglio scorso ha un nuovo presidente del consiglio di amministrazione che, per l’appunto, è Leonardo Pavanati. Sebastiani aspetta e non ha fretta, ma sicuramente sarà lui il presidente del Pescara dopo la pausa del campionato, quando la squadra di Oddo il 21 novembre sarà di scena a Ferrara contro la Spal. Il nome di Pavanati è oggetto di interrogativi e perplessità nel popolo biancazzurro. Di certo, non giova a suo favore, agli occhi dei tifosi, una controversia tributaria di cui è stato protagonista fino alla Cassazione. Tuttavia il presidente Sebastiani ha definito Pavanati interlocutore «serio e interessato al Pescara, ma conosce le mie condizioni».
Nelle ultime ore il manager originario di Pontedera, il figlio Fulvio e Roberto Civitarese, l’ex arbitro e mental coach che entrerebbe in società come direttore generale, sono stati presi di mira sui social e, stando a quello che trapela, avrebbero ricevuto minacce telefoniche e via WhatsApp.
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