CALCIO / SERIE C

Pescara primo, tutti ad Ascoli: la prevendita parte col botto

L’effetto Baldini funziona: gli ultrà si preparano per la trasferta di domenica all’inizio. Con i marchigiani è quasi un derby

PESCARA. Lunedì sera, fuori dallo stadio Adriatico-Cornacchia, al termine della partita vinta con il Carpi, il leitmotiv era: «Adesso si va tutti ad Ascoli». Anche sui social rimbalza l’invito ad “invadere” la città marchigiana. Una sorta di rivalsa nei confronti della squadra allenata da Ledesma, subentrato da poco all’ex Juventus Carrera, che galleggia a metà classifica, con la volontà di riaccendere i fasti di una vecchia rivalità sportiva e di campanile. E quindi, domenica ci sarà la spedizione dei mille verso Ascoli Piceno.

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Entusiasmo alle stelle. Ad assistere all'incontro contro il Carpi, non una di quelle gare che ti spingono fuori di casa il lunedì sera, c’erano quasi cinquemila spettatori che hanno gioito per la seconda vittoria consecutiva e per il primato solitario in classifica.
Silvio Baldini, uomo di buoni sentimenti e ottimo comunicatore, ha saputo usare le parole giuste per risvegliare il tifoso pescarese, senz'altro esigente, ma pronto ad esaltarsi quando ascolta parole come: “magia”, “sogno”, “obiettivo serie A”. Il tecnico toscano nelle conferenze stampa pre gara ha adottato spesso la strategia di distogliere l’attenzione da sé dando meriti agli altri. Un atteggiamento che ricorda il protagonista del film Ecce Bombo di Nanni Moretti: «Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?».

Le trasferte e l’entusiasmo. Finora, nelle gare giocate in trasferta in questo campionato, il Pescara ha avuto al seguito sempre un buon numero di tifosi: a Terni alla prima giornata erano in 539, a Rimini 747 e, giovedì scorso, sono partiti per Chiavari 108 tifosi.

I biglietti. Il Gos della questura di Ascoli Piceno ha ratificato l’indicazione dell’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive che restringe l’ingresso allo stadio per i residenti nella provincia di Pescara e nei comuni di Francavilla al Mare, San Giovanni Teatino, Isernia, Silvi, Atri, Pineto e Chieti solo nel settore ospiti per chi ha in tasca la fidelity card. Quindi, la società Ascoli Calcio ha annunciato l’apertura della vendita dei biglietti per assistere ad Ascoli-Pescara in programma domenica alle ore 19.30, dal pomeriggio di ieri. Sono disponibili 565 biglietti (500 già venduti fino a ieri sera) nel settore ospiti ma, vista la grande attesa, le richieste potrebbero riguardare anche altri settori dallo stadio Cino e Lillo Del Duca da parte di tifosi del Pescara residenti nelle vicine località della provincia di Teramo e non solo.

La fidelity card. È la novità di questa trasferta per i tifosi del Pescara ma non una novità assoluta per le società professionistiche. La card, oltre ad offrire vantaggi nei negozi convenzionati, dà la possibilità di assistere alle partite in trasferta quando l’Osservatorio impone prescrizioni come la vendita limitata al settore ospiti e subordinata al possesso della tessera che viene emessa dopo la verifica di alcuni requisiti quali l’assenza di Daspo, di condanne anche non definitive per reati legati alle manifestazioni sportive e di misure di prevenzione.
Negli ultimi giorni sono state rilasciate circa 600 tessere “Pescara Calcio Card” ed altre sono in fase di registrazione con qualche piccolo rallentamento del sistema di controllo nazionale Vro (verifica requisiti ostativi), viste le tante istanze inserite negli ultimi giorni sulla piattaforma Ciaoticket.

Gli ultimi precedenti. L’ultima gara giocata ad Ascoli risale al 4 dicembre 2020 con i biancazzurri allenati da Roberto Breda che si imposero 2-0 con i gol di Galano e Ceter. Si era in piena pandemia e senza pubblico. Al termine di quel campionato il Pescara retrocesse in Serie C. L’anno precedente, con 600 tifosi pescaresi sugli spalti, finì sempre 2-0 per il Pescara (6 ottobre 2019) con gol di Galano e Busellato. In panchina sedeva Luciano Zauri.
Ettore Cappetti
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