VERSO LA SFIDA CON IL FROSINONE
Pescara senza tregua: si fa male anche Galano
La punta in dubbio per domani. Sebastiani: «Giù le mani da Oddo
PESCARA . La maledizione degli attaccanti non dà tregua al Pescara. Dopo gli infortuni di Raul Asencio e Damir Ceter, il sortilegio colpisce Cristian Galano che rischia di saltare la gara di domani all’Adriatico (ore 16) con il Frosinone. Nel corso dell’allenamento di ieri il fantasista biancazzurro ha accusato un risentimento al flessore e ha immediatamente interrotto la seduta. Le sue condizioni saranno valutate questa mattina e solo in extremis si deciderà se schierarlo o meno nella delicata sfida con l’undici ciociaro guidato da Alessandro Nesta, ex compagno di squadra di Massimo Oddo nel Milan e in Nazionale.
Solo poche ore prima dell’ennesimo imprevisto, il presidente del Delfino Daniele Sebastiani aveva parlato del pessimo avvio di campionato e delle pesanti defezioni. «Sembra una maledizione, oltre ai due attaccanti Asencio e Ceter, prima della gara di Venezia si è fatto male anche Maistro che aveva iniziato benissimo la stagione e il suo forfait ci ha ulteriormente penalizzato», le parole di Sebastiani a margine della presentazione del nuovo sponsor, l’Industria vernici e colori (Ivc) di San Giovanni Teatino di proprietà della famiglia Di Donato che da domani apparirà sulla manica della maglia.
«In ogni caso», ha aggiunto il patron, «le assenze non devono essere un alibi, dobbiamo guardiamo avanti con ottimismo remando verso la stessa direzione. Spero che ci siano segnali di risveglio, in questa fase stiamo raccogliendo molto meno rispetto a quanto ci aspettavamo. Ritorno sul mercato? No, non prenderemo uno svincolato. A gennaio, se ci sarà la necessità, proveremo a ingaggiare qualcuno che possa darci una mano». Un punto in 4 partite, peggior difesa della serie B e il ko di Venezia difficile da digerire. Si sapeva di dover soffrire in avvio di campionato, ma non in modo così esagerato. Per il momento il presidente resta tranquillo, conferma la totale fiducia nei confronti del tecnico e si augura di non rivedere l’atteggiamento mostrato dai biancazzurri al Penzo.
«La squadra non ha accennato una reazione e questo non mi è piaciuto. Inoltre, quando ci sono delle difficoltà oggettive bisogna cercare di limitare i danni. Un conto è perdere 1-0, un altro è tornare a casa con 4 reti sul groppone. Su questo io e Oddo siamo in perfetta sintonia. A proposito, sulle voci riguardante il nostro allenatore, vorrei precisare che Massimo non si tocca e non è affatto in discussione». A breve potrebbe esserci qualche variazione a livello tattico. «Il modulo lo sceglie il tecnico, è un ambito di sua competenza, spetta a lui trovare il sistema di gioco migliore. Avevamo preventivato una partenza a rilento, visto che abbiamo terminato per ultimi la stagione e iniziato la preparazione dopo tutte le altre squadre. Ora servono unità di intenti e, come dicono a Napoli, molta ‘cazzimma’». Chiusura sulla trattativa per la cessione della società. «Sento tante chiacchiere in giro, prima il nome di Pessina, poi quello della famiglia Della Valle e ora gli arabi. Ribadisco solo ciò che ho detto nei giorni scorsi, sono anni che lavoro per rendere più forte il Pescara e continuerò a farlo. Non c’è nessuna deadline, questa società per fortuna può andare avanti tranquillamente con le proprie gambe anche se non arriva il magnate di turno».
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