L'ex biancazzurro Matteo Brunori, 27 anni, ora al Palermo

CALCIO SERIE C

Plusvalenze Pescara, 11 affari sotto accusa

I nomi, le operazioni e le valutazioni nel mirino della procura Figc

PESCARA. Emergono alcuni contenuti dell'inchiesta sulle plusvalenze cosiddette fittizie a carico del Pescara. Sono 11 le società di A, B e C nel mirino della procura federale che ha chiuso l'inchiesta sportiva sulla scorta delle carte pervenute dalle varie Procure che indagano sul fronte penale. La procura della Figc nella chiusura delle indagini ha formulato gravi accuse a carico del Pescara che, al pari degli altri club, farà pervenire a breve una memoria difensiva. Se non sarà abbastanza convincente sarà chiesto il deferimento e quindi ci sarà un processo.

L'accusa è grave perché la procura federale arriva a ipotizzare che senza quelle operazioni di mercato sotto accusa il Pescara non avrebbe ottenuto l'iscrizione al campionato di serie B della stagione 2020-2021, quella della retrocessione dalla serie B alla C. Tant'è che nel mirino non c'è solo il presidente Sebastiani, ma anche Gabriele Bankowski e Roberto Druda, gli altri componenti del consiglio di amministrazione del Delfino che hanno approvato i bilanci dell'epoca. La difesa affidata all'avvocato Flavia Tortorella dovrà smontare il teorema che mette all'indice undici operazioni di mercato «in cui», si legge nelle carte dell'avviso di chiusura delle indagini, «vengono indicati un corrispettivo superiore al reale, in attuazione di un unico disegno finalizzato a commettere condotte illecite». Secondo la Procura federale sono stati alterati «il bilancio d'esercizio al 30 giugno 2019 e al 30 giugno 2020, la relazione semestrale al 31 dicembre 2019 e 31 dicembre 2020 e la situazione trimestrale al 31 marzo 2019, 31 marzo 2020 e 31 marzo 2021 della società, ove sono contabilizzate plusvalenze fittizie per complessivi 8.765.000 euro e immobilizzazioni immateriali di valore superiore al massimo consentito dalle norme che regolano i bilanci delle società di capitali per complessivi 6.536.000; condotte finalizzate a far apparire risultati economici superiori al reale e un patrimonio netto superiore a quello esistente».

Tutto questo secondo l'accusa. Il Pescara ora metterà nero su bianco le proprie ragioni per smontare il teorema. Il rischio è quello di una multa o di una penalizzazione, anche se l'accusa potrebbe anche chiedere l'esclusione dal campionato in virtù del fatto che senza queste presunte plusvalenze fittizie il club non avrebbe ottenuto l'iscrizione.Ma quali sono le operazioni nel mirino? Alcune in entrata e altre in uscita.

Secondo la Procura federale le plusvalenze fittizie riguardano Paolo Napoletano (oggi in forza alla Primavera biancazzurra), dal Pescara al Parma per un milione il 31 dicembre 2019; Cristian Galano (oggi al Bari in serie C), dal Parma al Pescara per due milioni di euro il 29 giugno 2019; Fabian Pavone (oggi alla Turris in C), dal Pescara al Parma per 1,8 milioni il 29 giugno 2019; Alessandro Martella (oggi al Tsarsko Selo Sofia in Bulgaria), dal Pescara al Parma per 500mila euro il 29 giugno 2019; Matteo Luigi Brunori (al Palermo in C), dal Parma al Pescara per un milione il primo agosto 2020; Marco D'Aloia (oggi al Latina in C), dal Parma al Pescara per 2,8 milioni di euro il 31 gennaio 2020; Simone Madonna (oggi alla Primavera biancazzurra), dal Parma al Pescara per un milione il 31 gennaio 2020; Davide Cipolletti (oggi al Tsarsko Selo Sofia in Bulgaria), dal Pescara al Parma per 1,2 milioni il 31 gennaio 2020; Stefano Palmucci (oggi al Tsarko Selo Sofia in Bulgaria), dal Pescara al Parma per tre milioni il 31 gennaio 2020; Edoardo Masciangelo (oggi al Benevento in B), dalla Juventus al Pescara per 2,3 milioni il 24 gennaio 2020; Matteo Luigi Brunori, dal Pescara alla Juventus per 2,850 milioni di euro il 24 gennaio 2020.

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