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Pogacar: il doping? Non rischio  la vita per dieci anni di successi

Tutto pronto per Il Lombardia presented by Crédit Agricole, ultima Classica Monumento dell’anno, che chiuderà la stagione dei grandi appuntamenti agonistici targati RCS Sport. 255 i km in programma...

Tutto pronto per Il Lombardia presented by Crédit Agricole, ultima Classica Monumento dell’anno, che chiuderà la stagione dei grandi appuntamenti agonistici targati RCS Sport. 255 i km in programma con partenza da Bergamo per un percorso duro e selettivo con otto ascese e un dislivello superiore ai 4700 metri.. A guidare l’elenco dei pretendenti al successo non può che essere Tadej Pogacar. Lo sloveno, vincitore delle ultime tre edizioni, arriva a Il Lombardia a seguito di una stagione trionfale. Lo sfidante principale sembra essere Remco Evenepoel, vincitore di entrambe le prove olimpiche di Parigi e terzo classificato al Tour de France. «Il ciclismo è vittima del suo passato, ma sarebbe stupido mettere a rischio la propria salute per 10 anni di carriera», ha detto Tadej Pogacar, dominatore dell'annata ciclistica, rispondendo a una domanda sui sospetti doping che lo riguardano. «Ci saranno sempre gelosie e sospetti, non posso farci nulla», ha detto ancora il campione del mondo. «Storie di dominio ce ne sono ovunque, negli affari come nello sport. Dura qualche anno, finché non arriva un nuovo talento. Se metti a rischio la tua salute per 10 anni di carriera, è come buttare via la tua vita: non voglio correre il rischio di ammalarmi».