Potenza-Giulianova all’insegna degli assenti

Capuano: nemmeno il Real Madrid avrebbe scampo al Viviani

Potenza-Giulianova all’insegna degli assenti. Tanti su entrambi i fronti. Uno scontro salvezza acceso dalle dichiarazioni dei due allenatori, alla vigilia. «Con tutto il rispetto per il Giulianova», ha detto Eziolino Capuano da Potenza, «domani (oggi, ndr) neanche il Real Madrid potrebbe avere scampo al Viviani. Solo il risultato pieno ci potrà rimettere in sesto, visto che siamo stati abbandonati da tutti. Dobbiamo attaccare tutti gli spazi, non ci deve essere partita». Ecco, invece, Leonardo Bitetto che non ha perso il senso della misura: «Freddo e maltempo faranno sì che si giochi una partita del tutto particolare, sarà una battaglia calcistica. E con queste premesse ho intenzione di cambiare la formazione. Faremo una partita diversa dalle altre; ho un’idea in mente, deciderò nell’immediata vigilia».

Si parlava delle assenze: sul fronte giallorosso da segnalare quelle di Alessio Campagnacci e di Federico Melchiorri che non sono nemmeno partiti; più nutrito l’elenco degli indisponibili dei rossoblù: si va dai fuori rosa Gragnaniello, Anderson, Polani e Langella (in panchina per fare numero) agli influenzati (Nappello e Giannusa), passando per gli infortunati (Aquino e Berardi). I lucani non vincono da un mese, dal 22 novembre scorso, 2-1 al Rimini. Il Giulianova è reduce dal passo falso di Rimini e scende in Basilicata con l’imperativo di non perdere per mantenere le distanze dal Potenza e il vantaggio negli scontri diretti maturato grazie all’1-0 dell’andata. Probabilmente, Bitetto sceglierà la difesa a cinque per proteggere la porta difesa da Dazzi. Gioca Del Grande, dovrebbe farcela anche Croce che ieri ha saltato la rifinitura perché raffreddato. L’unico dubbio è legato alle punte, una o due. Probabile ballottaggio per una maglia tra Dezi e Carbonaro.

L’inchiesta. A Potenza si parla di calcio, ma non solo. Tiene banco l’inchiesta della procura antimafia su criminalità organizzata e calcio. Il tribunale del Riesame ha confermato la validità dell’impianto accusatorio e ha mantenuto le misure restrittive decise dal gip a fine novembre per i principali indagati. Tra questi anche il presidente del Potenza Giuseppe Postiglione (in carcere) e il ds della Pro Vasto Luca Evangelisti (ai domiciliari nell’abitazione di San Benedetto del Tronto). Le indagini vanno avanti e le misure cautelari possono essere rimosse previo il parere della Procura che, però vuole sentire la voce degli indagati, tutti zitti finora. E a tal prosposito stanno lavorando gli avvocati. Si rincorrono le voci di interrogatori già avvenuti o programmati. Ma non ci sono conferme ufficiali.

«C’è chi pensa che Evangelisti possa fare chissà quali rivelazioni. Invece, non è così. Ci sono pochi elementi a suo carico. E mi fa specie pensare che la sua libertà possa essere legata alle eventuali dichiarazioni. Non conosce nessuno di quei personaggi che possono essere nella mente della Procura. Nomi di fantasia Evangelisti non ne farà», ha detto l’avvocato del ds vastese, Libera D’Amelio.
La Procura vuole sapere chi ha dato ad Evangelisti i 150mila euro consegnati al presidente Postiglione per Potenza-Salernitana 0-1 di due anni fa. E poi come faceva a conoscere i risultati delle gare che consigliava agli uomini di Postiglione per giocare nelle agenzie di scommesse. A breve sono attesi degli sviluppi.