Prima divisione, L’Aquila trionfo a Lecce
Sblocca De Sousa. Sigillo di Infantino su rigore, poi Miccoli
LECCE. Vittoria storica per L’Aquila che si impone perentoriamente sul campo del Lecce. Con un gol per tempo (De Sousa e rigore di Infantino) i rossoblù regalano ai tifosi giunti nel Salento la prima gioia stagionale. Pagliari mostra coraggio nelle scelte, affronta il match a viso aperto e con quel pizzico di spavalderia che non guasta. A tal proposito apporta alcune varianti rispetto alla gara di esordio terminata a reti bianche con il Prato e opta per un più spregiudicato, almeno in apparenza, 4-3-3, collaudato nell’amichevole con il Castello 2000 disputata giovedì scorso. Carcione, che alla pari di Ciotola ha scontato la squalifica, si dispone come vertice basso in mediana per dettare la manovra e rintuzzare le offensive centrali dei salentini. Al suo fianco agiscono Del Pinto e Corapi. In avanti le maggiori novità con De Sousa (autore di 4 reti nell’amichevole infrasettimanale) al centro del tridente completato da Frediani e dall’ex leccese Vittorio Triarico. Per quest’ultimo, cresciuto nel vivaio giallorosso, si tratta di un ritorno al «Via del Mare»anche se nel Salento non ha dimostrato tutto il suo valore nonostante le 6 presenze maturate in serie B. Nella linea a 4 difensiva l’unica variante rispetto a sette giorni fa è la presenza di Gizzi al posto di Scrugli, poi Pomante, Zaffagnini e Dallamano a fare da scudo al portiere Testa. L’ultimo innesto Ferrante si accomoda in panchina.
Moriero, invece, conferma il 4-4-2 collaudato nel ritiro precampionato e degli acquisti giunti in settimana solo Ferreira Pinto parte titolare al posto di Melara, tra i rincalzi finiscono sia Sales che Parfait. In prima linea i salentini oltre a Fabrizio Miccoli si affidano al figlio d’arte Zigoni. L'avvio di gara è piuttosto compassato. L’Aquila si dimostra attenta e appena possibile prova a pungere con conclusioni dalla distanza (Carcione al 3’ e Corapi al 16’). Lento e prevedibile il Lecce grazie all’ottima organizzazione aquilana che in fase di non possesso tramuta il 4-3-3 in una sorta di 4-5-1. Moriero cambia spesso gli esterni, mentre Miccoli si ritrova spesso imbottigliato (Gizzi al 31’ gli sradica la sfera a pochi passi dalla porta). Al 38’ L’Aquila passa in vantaggio con la perla di De Sousa: l’ex attaccante del Chieti riceve la sfera, controlla e scarica in porta un sinistro velenosissimo che non lascia scampo a Perucchini per la gioia dei supporter aquilani al seguito. Il Lecce sbanda, lo stadio non gradisce e il primo tempo va in archivio con il vantaggio degli uomini di Giovanni Pagliari, risultato estremamente meritato.
In avvio di ripresa Carcione sfiora subito il raddoppio con un pallonetto che termina di poco alto (Perucchini fuori causa). Si ricorre ai cambi: Moriero inserisce Doumbia e Parfait mentre Pagliari avvicenda Gizzi, Triarico e De Sousa con Scrugli, Ciotola e Infantino. Del Pinto al 20’ sfiora il raddoppio ma spedisce alto con Perucchini fuori causa. La ciliegina sulla torta al 37’: Ciotola si invola e Sales lo stende. Rigore che Infantino trasforma con freddezza. Con l’inutile gol di Miccoli allo scadere cala il sipario per il primo successo storico dell’Aquila festeggiata dai Red Blue Eagles (applausi anche dal pubblico leccese per gli abruzzesi).
Giancarlo Castrignanò