Rodomonti tallona De Berardinis
Vittoria di tappa per l’ex arbitro e direttore sportivo
TERAMO. Decolla il sondaggio lanciato dal Centro per dare la possibilità ai lettori di dire la loro sulla denominazione del nuovo stadio e la destinazione dell’area del vecchio. Nell’ultima settimana (la prima rilevazione è stata pubblicata sabato 16 giugno) sono arrivate 484 schede. Il totale, dunque, raggiunge quota 869. Per quanto riguarda il nome del nuovo stadio, in vetta resta saldamente Giuliano De Berardinis, il calciatore con la storia più importante in biancorosso.
La vittoria parziale di tappa, però, va a Carmine Rodomonti, altro personaggio storico del calcio cittadino prima come arbitro e poi come dirigente: per lui sono arrivati in una settimana 155 voti (127 quelli di De Berardinis), che lo hanno portato al secondo posto, cioè due posizioni sopra la quarta, dove aveva chiuso la prima rilevazione. Cambio della guardia anche tra gli altri due di vetta: a Costante Bernardini, singolare figura di atleta polivalente, sono stati dati 71 voti, che non gli bastano per difendere la terza piazza dal sorpasso di Guido Palucci, portiere del Teramo e partigiano fucilato dai tedeschi, che in una settimana ne ha presi 85.
Staccatissimi tutti gli altri: si è quasi esaurito l’attestato di stima a Romy Malavolta, che è vivente e dunque non potrebbe avere intitolazioni. Continua ad arrivare qualche voto anche per Tonino Valbruni, pure lui vivo e vegeto (18 voti totali). Una piccola fetta di lettori, infine, vorrebbe perpetuare la definizione storica di stadio Comunale (16) e qualcuno pensa al grande cantautore Ivan Graziani (13). Spunta, tornando ai personaggi storici, il calciatore Dino Lanciaprima, che tocca gli 8 voti. Quanto alla destinazione dell’area del vecchio Comunale, qui c’è il sorpasso dei fautori del verde su quelli del teatro. In tanti continuano a volerci dei parcheggi.
La vittoria parziale di tappa, però, va a Carmine Rodomonti, altro personaggio storico del calcio cittadino prima come arbitro e poi come dirigente: per lui sono arrivati in una settimana 155 voti (127 quelli di De Berardinis), che lo hanno portato al secondo posto, cioè due posizioni sopra la quarta, dove aveva chiuso la prima rilevazione. Cambio della guardia anche tra gli altri due di vetta: a Costante Bernardini, singolare figura di atleta polivalente, sono stati dati 71 voti, che non gli bastano per difendere la terza piazza dal sorpasso di Guido Palucci, portiere del Teramo e partigiano fucilato dai tedeschi, che in una settimana ne ha presi 85.
Staccatissimi tutti gli altri: si è quasi esaurito l’attestato di stima a Romy Malavolta, che è vivente e dunque non potrebbe avere intitolazioni. Continua ad arrivare qualche voto anche per Tonino Valbruni, pure lui vivo e vegeto (18 voti totali). Una piccola fetta di lettori, infine, vorrebbe perpetuare la definizione storica di stadio Comunale (16) e qualcuno pensa al grande cantautore Ivan Graziani (13). Spunta, tornando ai personaggi storici, il calciatore Dino Lanciaprima, che tocca gli 8 voti. Quanto alla destinazione dell’area del vecchio Comunale, qui c’è il sorpasso dei fautori del verde su quelli del teatro. In tanti continuano a volerci dei parcheggi.