Russo: io e L’Aquila, amore a prima vista 

Il nuovo presidente sicuro: «Saremo competitivi». Nel mirino Belloni e Sabelli. Di Giovanni e il ds Perotti vanno al Notaresco

L’AQUILA. È l'inizio di una nuova era calcistica per L'Aquila 1927 che nella mattinata di ieri, nella sala Giancarli, ha presentato il nuovo organigramma. L'imprenditore casertano Mario Russo è stato nominato presidente di una società che resterà comunque di proprietà dei tifosi, da sempre azionisti. Tanto entusiasmo e curiosità. Emozionato sin dai primi minuti, Mario Russo ha dapprima ascoltato le parole di Goffredo Juchic e del presidente onorario Francesco Ghirelli poi ha preso la parola per spiegare le sue sensazioni. «Conosco questa realtà da tempo, non lo nego. Ho ancora impresse nella mente alcune giornate di campionato in cui la piazza aquilana ha confermato il proprio attaccamento alla squadra. Posso dire che è stato amore a prima vista, ma mai potevo immaginare di arrivare qui e trovare un'accoglienza meravigliosa che oggi mi porta ad occupare il posto più importante a livello societario. Diciamo che il mio percorso inizia nel migliore dei modi, sperando di ripagare la fiducia dei tanti amici con un percorso ricco di soddisfazioni a livello sportivo».
Mario Russo parla anche di mercato. «Ora è il momento di fare sul serio, ma, ovviamente, senza farsi prendere dalla fretta che da sempre è cattiva consigliera. Oggi ci hanno salutato due dirigenti di valore come Salvatore Di Giovanni e Simone Perotti e li ringrazio per avere avuto la loro piacevole conoscenza e la corretta interlocuzione. Il calcio, d'altronde come la vita, è fatto di visioni evidentemente differenti, ma rimangono comunque la stima e il rispetto. Hanno aiutato questa squadra a crescere e, come diceva l'ad Juchic, le porte di questo stadio rimarranno sempre aperte per loro e per chi ha fatto il bene dell'Aquila».
Per il neopresidente c'è la volontà di iniziare col piede giusto. Magari con un colpo di mercato. «Ora è il momento di formalizzare alcune conferme legate agli over, ma, nel contempo, guardiamo con attenzione all'evolversi del mercato. Ci sono tempistiche particolari e non vogliamo sbagliare le scelte che naturalmente dovranno essere avallate dal mister». Sulla casella vuota lasciata da Perotti, Russo non ha dubbi: «Il direttore sportivo è figura importante, ma , anche in questo caso, saranno vagliate più figure per cercare di individuare la migliore possibile. Il mio telefono, così come quello degli altri dirigenti, comincia a bollire per le tante telefonate ,ma capite benissimo che L'Aquila è piazza ambita. Non ci faremo trovare impreparati e ogni scelta sarà fatta pensando al bene della società».
I nomi di mercato sono spesso sempre i soliti con l'attaccante Belloni in cima alla lista dei desideri di Cappellacci: l'attaccante ex Notaresco ha un costo importante, ma ci si proverà fino alla fine. Dalle parole di Russo, poi, arrivano conferme sul nome di Sabelli, centrocampista del Grosseto. «È un nome che gira. Diciamo che L'Aquila avrà la forza di aumentare il suo appeal e di riflesso le sue potenzialità nel mercato».
Mercato che ora si concentrerà sulle conferme dei vari Brunetti (è ufficiale da ieri) e Alessandretti, mentre Bellardinelli e Origlio saranno valutati con più calma. Sembra fatta, invece, per l’arrivo del portiere classe 2006 Edoardo Marini, ex Spoltore.
Fronte Notaresco. È arrivata nel pomeriggio di ieri la lettera di Salvatore Di Giovanni ai tifosi rossoblù. «Dopo due anni bellissimi», esordisce Salvatore Di Giovanni, che in questo lasso temporale è stato copresidente e responsabile dell’area tecnica aquilana, «lascio L’Aquila 1927 per motivi personali e lavorativi. Sono stati due anni fantastici, due anni nei quali abbiamo ottenuto la vittoria del campionato di Eccellenza e poi sfiorato la promozione in serie C arrivando secondi da neopromossi in serie D, lavorando con passione e dedizione con l’obiettivo di riportare L’Aquila nel calcio che più conta. Ringrazio tutti coloro coi quali ho avuto il piacere di lavorare, tutti i dirigenti, lo staff tecnico e organizzativo, tutti i fantastici tifosi e questa splendida città che mi ha dato tante emozioni».
Lorenzo Valleriani
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