Scelte sbagliate e limiti la Sieco non ha i mezzi per un torneo di vertice

ORTONA. Tre sconfitte nelle prime cinque partite, roba che a Ortona non ricordano da anni. Roba che ha mandato in depressione un ambiente abituato ai fasti della passata stagione (primo posto al...

ORTONA. Tre sconfitte nelle prime cinque partite, roba che a Ortona non ricordano da anni. Roba che ha mandato in depressione un ambiente abituato ai fasti della passata stagione (primo posto al termine della regular season). La prima fase del campionato ha sentenziato che è impossibile ripetere certe gesta. Non solo perché gente del calibro di Michalovic, Cisolla e De Paola è finita altrove; non solo perché il campionato appare maggiormente competitivo. Piuttosto perché questa Sieco Impavida ha limiti caratteriali. E’ fragile emotivamente. Alla prima difficoltà si sfalda, non riesce a reagire. E le attese (“siamo da primi quattro posti”) si sono trasformate in un peso difficile da sostenere. Dopo stagioni entusiasmanti e sempre in crescendo, quindi la Sieco Impavida rischia di fare un passo indietro. Alla luce di quanto fatto vedere, pensare ai primi quattro posti è azzardato.

Più verosimilmente la squadra di Lanci dovrà ridimensionare l’obiettivo, ovvero lottare per entrare nei primi otto al termine del girone d’andata in modo tale da partecipare alla coppa Italia di A2. E’ questa l’amara realtà. Non è la sola, perché certe scelte si stanno rivelando poco lungimiranti. Scelte di mercato, ovviamente. Nunzio Lanci preferisce parlare dell’aspetto psicologico. «Purtroppo, la squadra avverte il peso della pressione che non riesce a reggere», sostiene l’allenatore ortonese. Che oggi riparte, con la squadra, nella preparazione di un altro match sulla carta appare proibitivo, contro quel Vibo Valentia degli ex De Paola e Michalovic, che domenica (ore 18) sarà di scena a Ortona. Il passo falso con Sora sul piano psicologico è destinato a lasciare qualche strascico, toccherà al gruppo compattarsi per cercare di reagire, evitando di fare brutte figure.

Altro argomento è l’anticipo a mezzogiorno. Una novità proposta dalla Lega volley sonoramente bocciata dalla risposta del pubblico. Va detto che le società non prendono soldi per cambiare le proprie abitudini. Anzi, visto che i tifosi non rispondono ci rimettono al botteghino. Domenica a Ortona, alle 12, sugli spalti del palasport c’era la metà del pubblico (4-500 spettatori) che segue abitualmente la squadra. Ed era un match di cartello quello con Sora!

La governance della pallavolo ha fatto un altro buco nell’acqua, l’ennesimo nel corso degli anni. La Lega volley ha dimostrato di non capire le abitudini del pubblico della pallavolo. Una scelta scellerata. E la Sieco Impavida all’interno della Lega è rappresentata, questo è il problema...

La nomina. A Bologna, ieri, il ds della Sieco Massimo D’Onofrio è stato eletto vice presidente di Lega in quota A2.

Il posticipo. Il Club Italia è stato battuto in casa 2-3 da Reggio Emilia: 24-26, 25-12, 21-25, 26-24 e 12-15.

@roccocoletti1

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