Scontri tra i tifosi fuori dallo stadio prima di Latina-Pescara

L’intervento delle forze dell’ordine evita il peggio Il portiere Fiorillo: «Contento per me, deluso per il risultato»

LATINA. Lo stadio Francioni era blindato più di tre ore prima dall’inizio della partita. Addirittura, anche gli addetti ai lavori, giornalisti compresi, hanno avuto qualche problema a raggiungere l’impianto di Latina per l’imponente servizio d’ordine. Il tutto perché la partita con il Pescara era stata etichettata “ad alto rischio”. Alla fine, però, le due tifoserie sono venute a contatto e solo il pronto intervento di Polizia e Carabinieri ha evitato il peggio. Nessun ferito, nessun arresto o fermo, ma probabilmente arriverà qualche denuncia.

La partita, dal punto di vista dell'ordine pubblico, ha messo in allerta le forze dell’ordine alla luce delle scaramucce tra le due tifoserie verificatesi in occasione della gara d’andata. La maggior parte dei tifosi biancazzurri (un centinaio) è stata «intercettata lungo i percorsi che conducono allo stadio e convogliati all'interno del settore ospiti. Un'altra piccola frangia di tifosi del Pescara invece a bordo di autoveicoli privati ha cercato il contatto con la tifoseria locale», hanno fatto sapere dalla Questura di Latina. «Il tempestivo intervento di due operatori della Digos», che hanno riportato anche lievi contusioni, «ha consentito l'immediata azione del Reparto Mobile che, utilizzando anche lacrimogeni, è riuscito ad evitare conseguenze ben più gravi». Alcuni tifosi di entrambe le tifoserie sono stati accompagnati in Questura, che adesso dovrà valutare i successivi provvedimenti da prendere.

I tifosi del Pescara presenti all’interno dello stadio in segno di solidarietà nei confronti di quel gruppo coinvolto negli scontri, ha abbandonato il settore ospiti alla fine del primo tempo, mentre altri sono rimasti all’interno dello stadio, ma in silenzio.

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