Siviglia Wear Teramo, porta aperta al genietto Grundy
Basket A1. Antonetti e Marruganti, occhio alla Summer League. Meneghin all’Armani
TERAMO. Aspettando Anthony Grundy, il Siviglia Wear Teramo sta elaborando una strategia di intervento su un mercato che si presenta carico di difficoltà. Oggi, il presidente Antonetti e il diesse Marruganti sono a Jesolo, dove prende il via la “Summer League” targata Uleb. Magari, in quel ricco contenitore c’è anche qualcosa di utile per i biancorossi. Il mercato della serie A1 procede a ritmo lentissimo. E se sono quasi ferme le grandi - che risentono dello strapotere economico dei club spagnoli, greci, russi e, addirittura, turchi - come potrebbe correre il Teramo?
In linea di massima, al Siviglia occorrono sei elementi: un vice play, una guardia (Grundy è in cima alla lista), un’ala piccola (Janicenoks è tornato alla Fortitudo), un centro (al posto di Martinez) e i cambi per gli esterni. Per quanto riguarda l’ala forte, sotto contratto c’è Hurd, ma non vanno escluse delle novità. Sul capitolo vice play, bisogna fare questo ragionamento: la società e il tecnico puntano su Poeta, la grande rivelazione dell’anno scorso, e non gli creeranno imbarazzi mettendogli vicino un possibile titolare. L’ideale sarebbe un giocatore italiano esperto e consapevole del ruolo chiamato a recitare. In giro, sia chiaro, ora non si vede uno con queste peculiarità. Per quanto riguarda gli esterni, la (scontata) conferma di Lulli è di certo un buon punto di partenza.
Il rientro di Iannilli da Veroli, dove ha vinto il campionato, probabilmente sarà solo l’anticamera di una nuova partenza. Il 23enne centro potrebbe aver bisogno di una stagione in A2 per maturare al punto giusto. Sempre che non convinca subito il coach Bianchi. In attesa delle novità in casa Siviglia Wear, a Milano si registra un doppio colpo: l’Armani Jeans ha ingaggiato il coach Zare Markovski e, in qualità di consulente per l’Europa, Dino Meneghin, che nell’Olimpia ha vissuto 10 anni da autentico protagonista. Markovsky ha firmato un biennale. La Benetton Treviso, invece, ha ingaggiato (contratto biennale) il play maker statunitense Lionel Chalmers, quest’anno miglior giocatore della Legadue a Sassari con 26.3 punti di media a partita, con il 58% da due, il 38% da tre, 78% ai liberi, con 3.6 assist e 1.8 recuperi. (m.c.)
In linea di massima, al Siviglia occorrono sei elementi: un vice play, una guardia (Grundy è in cima alla lista), un’ala piccola (Janicenoks è tornato alla Fortitudo), un centro (al posto di Martinez) e i cambi per gli esterni. Per quanto riguarda l’ala forte, sotto contratto c’è Hurd, ma non vanno escluse delle novità. Sul capitolo vice play, bisogna fare questo ragionamento: la società e il tecnico puntano su Poeta, la grande rivelazione dell’anno scorso, e non gli creeranno imbarazzi mettendogli vicino un possibile titolare. L’ideale sarebbe un giocatore italiano esperto e consapevole del ruolo chiamato a recitare. In giro, sia chiaro, ora non si vede uno con queste peculiarità. Per quanto riguarda gli esterni, la (scontata) conferma di Lulli è di certo un buon punto di partenza.
Il rientro di Iannilli da Veroli, dove ha vinto il campionato, probabilmente sarà solo l’anticamera di una nuova partenza. Il 23enne centro potrebbe aver bisogno di una stagione in A2 per maturare al punto giusto. Sempre che non convinca subito il coach Bianchi. In attesa delle novità in casa Siviglia Wear, a Milano si registra un doppio colpo: l’Armani Jeans ha ingaggiato il coach Zare Markovski e, in qualità di consulente per l’Europa, Dino Meneghin, che nell’Olimpia ha vissuto 10 anni da autentico protagonista. Markovsky ha firmato un biennale. La Benetton Treviso, invece, ha ingaggiato (contratto biennale) il play maker statunitense Lionel Chalmers, quest’anno miglior giocatore della Legadue a Sassari con 26.3 punti di media a partita, con il 58% da due, il 38% da tre, 78% ai liberi, con 3.6 assist e 1.8 recuperi. (m.c.)